venerdì 16 gennaio 2009

Domande ricorrenti

È un periodo strano,
mi trovo a riflettere alla una di notte su fatti che mi stanno accadendo in questi giorni.

Fino a che punto l'amicizia tra 2 ragazzi è considerata “sana” e quando invece no?
Perchè dovrei limitare il sincero affetto verso un caro amico? Perchè la gente godrebbe nel malignare attorno ad un'amicizia con la “a” maiuscola, perchè forse nel mondo di oggi c'è in giro troppa invidia??
é un istinto di conservazione, un cercare di evitare la sofferenza quello che ci copre di una patina di cenere nei rapporti interpersonali?
Nelle amicizie e nell' amore non ho mai sopportato le sfumature, il mio lato razionale vede tutto o bianco o nero. Cerco di aprirmi completamente all'amicizia e Dio solo sa le batoste che ho preso per eccesso di fiducia.
Poi capita la magia, le persone che ti sono attorno si fidano di te, ti raccontano cose che non racconterebbero ad altri e tu ti ritrovi a soffrire con loro nelle loro sofferenze ad essere felice sino alle lacrime quando loro lo sono.

Quindi alla fine l'amicizia cos'è? È un sentire complice le cose quindi, un capirsi al volo, un sapere le esigenze dell'altra o dell'altro alla prima occhiata senza bisogno di parole?

Ma allora la differenza tra l'amore e l'amicizia è davvero così labile?

Poi capita che una ragazza sparita nel nulla poco prima dell'estate i ricontatta agli inizi di gennaio.
Sono davanti al mio notebook incredulo al quel lampeggiare di messenger...
Poi quell'unica domanda che mi frulla in testa vorticosamente: “ma … sei veramente tu?!?!?”
poi le parole scorrono come se ci fossimo sentiti fino a 2 minuti prima.
La cosa buffa è che non ci siamo mai visti e che pur avendo i rispettivi numeri di telefono non ci siamo mai parlati. Ti considero una persona speciale e lo sai e non voglio rovinarmi il gusto di ascoltare o meglio sentire la tua voce. Cullo il pensiero di sorprendermi e di sorprenderti con il mio stupore per poi ricominciare a parlare del più e del meno.
E li la mia mente ricomincia questo vorticoso flusso di domande:
ma perchè tutto questo tempo? Perchè proprio adesso? Non credo nelle seconde possibilità però adesso sono contento che magari ci sarà l'occasione di trasformare questa amicizia virtuale in una vera amicizia.

Questa sera invece voglio sentire una voce che conosco bene, ho imparato ad apprezzare la persona a cui appartiene, come ho sentito la tua voce sull'orlo del pianto ho immaginato i momenti precedenti alla tua risposta. Tu che guardi il telefono e lo lasci squillare, solo in casa quando vorresti essere con lei, vuoi parlare delle difficoltà che attraversate ma non sei certo di volerlo fare.
Eppure alla fine cedi e mi parli, mi parlerai per quasi un'ora, ti parlo per quasi un'ora sento lo sconforto, la pena e in tutto questo anche il sollievo che provi sapendo di poter contare su qualcuno.
Sappi che potrai sempre farlo in ogni momento. E quel messaggio non era ne scontato ne prevedibile, sappi che le parole più semplici spesso sono dense di significato e sono le più difficili da dire. Ti voglio bene anche io e tanto.

Sempre questa sera ero a casa di un amico, è strano constatare come ci si capisca al volo.
La sua pazienza nell'aspettare che io metta giù il telefono. Non avevo il coraggio di farlo, non era il momento di metterlo giù. C'era chi in quel momento aveva più bisogno di me. Poi la serata, la cena, il dvd. Tutto come sempre in una rassicurante routine. A lui posso chiedere in prestito le cose, di lui so che posso fidarmi, so che posso dire quello che penso senza filtri a costo di incazzarmi e so che per lui è lo stesso. Ci conosciamo da più di 15 anni eppure a parte una stempiatura ed un po di pancetta in più è sempre lo stesso ragazzino di sempre con cui passavo ore ed ore a giocare a ping pong prima in un giardino di una casa residenziale e poi in quella camera d'appartamento votata a sala giochi.

Poi gli amici lontani quelli che forse non hanno la minima idea di quanto siano importanti per me, dell'importanza della loro opinione, di uno sguardo o di una stretta di mano.

Questo mi porta ad un'altra considerazione: quanto le nostre azioni influiscono sulla vita dei nostri amici??
i consigli e le opinioni che ho dato stasera saranno utili? E se fossero stati quelli sbagliati??
sarebbe bello avere la certezza di non far soffrire le persone a cui si tiene.
Ma forse è solo il fatto di pensare a tutto ciò che ci da una marcia in più? A non essere vuote marionette nelle mani di una società allo sbando??

Spero di continuare a pormi domande, la curiosità e la voglia di conoscere mantiene vivi, come gli amici sinceri

Amicizia

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