lunedì 23 febbraio 2009

Very very Illegaaalll!!!!!

Non ho resistito....
Temperatura tutto sommato gradevole, devo fare un minimo di spesa, infilo giubbino, guanti e comincio a scendere le scale verso la mia "corsia box"
Ti immagino impaziente ed io forse lo sono più di te.
la bascula del box sale cigolando, e tu appari a mezz'ombra cattiva come sempre.
Sguardo profondo, intenso, ammiccante.
Satinato con il tuo abito succinto, li sul tuo piccolo personale piedistallo.
infilo la chiave nel quadro, ti illumini con quel sibilo inconfondibile dell'iniezione.
Prendi vita, il tuo 4 cilindri romba cupo rimbombando al chiuso del box, mi vibra lo stomaco, sono felice.
Aspetto che i tuoi fluidi raggiungano una temperatura consona, e poi ingrano la prima e partiamo..
le K3 scivolano che è una bellezza e derapo con piacere sull'asfalto freddo..
l'esselunga vien raggiunta in men che non si dica...
ti posteggio ti guardo e penso: " sono il tuo orgoglioso compagno di viaggi, come sei bella..."
veloce passaggio al super e sono di nuovo da te...
allungo di proposito la strada per fare più metri con te...
non è ancora il momento, l'asfalto è troppo freddo per godere della nostra unione e ti riporto in Box.
Mi guardi, sei felice e triste allo stesso modo, vorresti sgranchire meglio le tue gomme... però devi aver pazienza...

la cosa più gustosa di tutto è che era fuorilegge

Hime...

La Dotta, la Turrita, la Grassa, la Rossa

il varco in quello spesso muro di mattoni rossicci è stretto ed inserisce in un dedalo di scalini in legno..
tanti, tanti scalini, consumati dal tempo e dalle centinaia di migliaia di persone che li hanno calpestati.
eppure questi gradini ed i mancorrenti, invecchiati dal tempo e dall'uso quotidiano hanno un fascino oscuro, misterioso che sa di medioevo...
la torre degli asinelli è alta, tanto alta e da lassù vedi uno sconfinato mare di tetti rossi.. Da qui il primo appellativo "La Rossa"..

di torri, da quella che è la loro più alta rappresentante se ne vedon tante... da qui il secondo appellativo "La Turrita"...

Beh, per "La Grassa" non saprei proprio da quale delle innumerevoli delizie gastronomiche, sapide, grasse, gustose, amichevoli... tutto invita alla convivialità...

"La Dotta", i numerosi portici del quartiere universitario parlano di storia, di cultura, dei tanti studenti che "L'Alma Mater Studiorum" ha saputo crescere.
La più antica università del continente europeo....

Questa città però è tutto ciò e molto più, un' alchimia magica che ogni volta che mi trovo in piazza Santo Stefano mi fa pensare:

Bologna ti amo!

venerdì 20 febbraio 2009

Oro liquido


Il pomeriggio quando sei ragazzino passa veloce, specialmente quando ti diverti se sei in vacanza.
Poi se sei al lago con i tuoi amici e con la tua famiglia tutto è serenità e nulla può turbare il tuo essere profondamente ragazzino.
Sono sempre stato un attento osservatore, nonostante l'età e questi granelli di memoria sono stratificati negli anni, dal ragazzino all'adolescente per finire all'uomo.

Del periodo dell'infanzia ricordo il fresco dell'erba della spiaggia atipica del Balaton sotto i piedi, l'insolito tepore dell'acqua quasi sempre torbida ma dagli effetti magici sulla pelle irritata, per finire con gli agguati benevoli che tendevo alle rane sugli scogli della spiaggia.



Del periodo dell'adolescenza invece ricordo l'inzio e la fine del periodo estivo.
in Ungheria la scuola comincia il 1 settembre e quindi questo mese al lago non c'è più nessuno e la natura risorge dai suoi nascondigli.
I cigni si fanno più intraprendenti, a rive piccoli pesci e saettanti bisce d'acqua danzano ipnotizzando l'osservante. Tutto è calma, l'aria sembra più pesante ed il ronzio degli insetti ancora numerosi visto la calura estiva s'ingigantisce facendo sembrare i propri sensi acuiti.



Del periodo da adulto invece sono le riflessioni, il fluire di pensieri associati a tutto quello che li hai vissuto, come sono cambiate le persone, quelli che non ci sono più, quelli che sono cambiati, e le cose che invece sembrano non cambiare mai.

Di queste ultime i tramonti del Balaton sono qualcosa di straordinario, frammenti d'oro fluido che mutano colore dal rosa salmone all'oro violento sino all'indaco del sole che scompare nelle colline di Badacsony. Mi piace immaginarlo che si ubriaca prima di un meritato riposo tra i famosi vigneti della zona...



Colori Mutevoli d'estate..

mercoledì 18 febbraio 2009

Discesa al lago (Balaton)

Il cielo è dell'aspetto che solo il Balaton sa dargli..
Azzurro con tanti ciuffi di panna montata che illuminano il pomeriggio estivo.
La brezza leggera che soffia dal lago accarezza il mio viso di pre adolescente.
Sono circa la tre del pomeriggio e dopo pranzo ci si prepara a scendere al lago.
la sacca colorata di mia mamma, i costumi femminili di mia sorella, l'immancabile total black del costume intero di nonna e di quello di papà. Nonno come al solito è dietro alla villetta nel suo amato orto e ci raggiungerà, forse, più tardi.
l'allegria regna incontrastata quasi come un'egemonica tirannia benevola.
lo stormire dei pioppi al lato della strada in discesa, le grida di gioia e divertimento in lontananza, il lago amplifica tutto come un'enorme cassa di risonanza.
Io e Diana che succhiamo avidamente il dolcissimo polline dai fiori di acacia, negli anni '80 si poteva ancora fare, le bisce saettavano attraverso la strada. Vedere un riccio o uno scoiattolo era la prassi come le libellule, piccoli velocissimi elicotteri tutt'intorno.
La strada che giunge all'attraversamento ferroviario è senza uscita, dritta come un fuso, villette tutte diverse con giardini fioriti oppure ordinati filari di vite.
Il nastro d'asfalto digrada verso il lago parallelelamente ad esso con la collina che diventa sempre più lieve, il prato che crea un cuscino verde tra l'asfalto ed i binari della ferrovia.
Un prato multiforme, a volte curatissimo e rasato come in un parco inglese, a volte selvaggio e lasciato a se stesso o meglio a madre Natura.
Un sorprendente microcosmo dove ho fatto tante piccole scoperte naturalistiche, da piccole cavallette ai bombi dal culetto bianco e peloso alle lucertole ai piccoli serpenti, insomma un piccolo mondo a parte.

Ma sto divagando, forse troppo...
Una curva a destra su uno stretto sentiero poi una a sinistra accanto alle traversine dei binari alla mia destra.
Alla mia sinistra la casa del ferroviere che tanti anni prima custodiva il passaggio,
un po come le case cantoniere sulle statali.
Quante albicocche ho colto in quel giardino, con le quali nonna produceva una marmellata con i fiocchi, uno di quei sapori che non ti scordi per la vita.
ma questa è un'altra storia, ancora..

L'attraversamento dei binari segue un rito tutto suo, è messo in un punto che non lascia molto tempo al riparare gli eventuali errori di valutazione ma in questo il lago aiuta sempre.
Nonostante sia in curva il treno si sente arrivare da lontano, i binari tintinnano sempre di più durante l'avvicinamento.

Poi un tunnel verde fino al lago tutto in discesa, da fare alla velocità della luce per l'attacco in massa di qualsiasi insetto che punge, favorito dal fresco e dall'ombra.
Arrivati giù il chiasso che si fa sempre più intenso, si sbuca davanti all'ingresso dei bagni pubbici, un grosso prato verde qualche panchina e le scalette per scendere al lago.
Un mondo umano variopinto: gli amici della spiaggia, il profumo del mais scottato che la grassa signora vende a grandi e piccini per pochi Filler, la frazione minuta del Forint, il fiorino, la moneta locale...
frammenti di vita vissuta...

lunedì 16 febbraio 2009

Tomatoes


Mi mette allegria tutta quella rubiconda rotondità
liscio e profumato screziato di rosso..
in tutti i piatti dove è invitato lui è sempre li a dare colore con allegria.
crudo o cotto in un pasto con lui si sta sempre bene..
Poi fai anche bene alla salute il che non guasta.

caro rosso Pomodoro

martedì 10 febbraio 2009

brighter shades of pale

Mi appari lassù, pallida e luminosa come un enorme faro nella notte..
oggi le nuvole sono praticamente assenti dal grande palcoscenico celeste.
e tu sei la prima attrice, incredibilmente tonda...
Noto con stupore che rendi la notte più luminosa ma per assurdo il cielo più nero.
magica evanescente
Luna.

lunedì 9 febbraio 2009

pessime!?!? favolose?? bah! e chi lo sa??

Sensazioni pessime quando mi sento così... maledetto raffreddore.
e giù a pensare, a leggere, a documentarsi su qualsiasi cosa mi venga in mente.
certe volte vorrei che il mio cervello si spegnesse per un po.
per riposare veramente!
Invece quando sono malato viaggia al triplo della velocità solita forse perchè ho la sensazione di perdere tempo, di non poter dar sfogo alle cose che mi piace fare all'aria aperta. Per fortuna che è inverno e che non si possano fare troppe attività al di fuori di luoghi chiusi.
Però oggi nonostante tutto sono sceso in box ho tirato Hime fuori, l'ho messa in moto e mi sono fatto un giretto nel percorso obbligato tra garage e parcheggio.
questo perchè avendo sospeso l'assicurazione non posso uscire su strade aperte al traffico..
Nonostante tutto è stata una delle più belle sensazioni da dicembre a questa parte.
nonostante tutto ha peggiorato il mio raffreddore.

Quindi alla fine della giornata il bilancio delle mie sensazioni come potrebbe essere definito?? Pessimo o favoloso??

che Uomo indeciso che sono quando sono malato...

domenica 8 febbraio 2009

Girlie Girlie

Ma dove è finita la femminilità?
Al giorno d'oggi specialmente tra le 15/25-enni c'è una mancanza totale di femminilità.
Sembra quasi una gara ad imbruttirsi che mi mette addosso una malinconia per quelli che reputo furono gli anni più femminili del secolo scorso, gli anni '20/'30.
Adesso noto ragazzi che sembrano sempre più ragazze e viceversa, ma questa globalizzazione ci sta portando anche all'uniformizzazione sessuale??
Spesso osservando degli adolescenti mi debbo porre la domanda: " ma questo è maschio o femmina?".
Settimana scorsa sono andato a vedere al cinema "Un matrimonio all'inglese" e vedere Jessica Biel era una scioglievole piacevolezza, anche con il pantalone e la giacca era femminile, tanto. Poi vedo delle esagerazioni dal lato opposto, su MTV oggi pomeriggio l'inno al non saper far nulla, Paris Hilton's my new BFF.....
vengono selezionati un numero di ragazzi e ragazze che dovranno battersi per diventari il migliore o la migliore amica della famosa erditiera, con tutti gli stereotipi annessi.
Valori nulli, superficialità ai massimi livelli.
Ed io mi ritrovo ad intristirmi rendendomi conto che il mondo gira a questo modo e che le persone con i contenuti sono poche e andrebbero coltivate come piante rare.
Vero è che in questo.... programma televisivo!!? è l'inno al girlie girlie style però sarebbe carino che ci fossero anche dei contenuti.
perchè lo stereotipo della donna bella, femminile ma scema non tende a morire??
cosa impedisce quella magica commistione di femminilità e cultura, voglia di sapere e porsi le domande??
Sembra che questo mondo di plastica dove tutto è all'apparenza facile da ottenere stia creando una generazione uniforme che alla fine non sa cosa vuole o che lo sa troppo bene ma non ha le palle e/o la voglia di sbattersi per conquistarla questa benedetta cosa.
Perchè quando una persona dice che tra gli hobby ha la lettura viene guardato come un povero nerd invece di avere per risposta domande sul cosa ha letto e cosa gli ha regalato il leggere quel libro?
Perchè quando si propone un concerto diverso dal solito, di musica classica ad esempio, si viene definiti pallosi da persone che non sanno nemmeno cosa sia la BWV 565 di J. S. Bach?

eppure sono sicuro che la fuori ci siano persone che non siano solo superficialmente legate ai marchi che indossano e numero delle loro storie sessuali...

Tristezza in crescendo....

Inverno 2003

Storie che vanno via veloci disperdendosi al vento come fili di fumo.
Il fumo è testimone di un fuoco. La legna finisce,il fuoco si spegne.
Rimane l'odore del fumo, che è ricordo. Del fuoco resta la cenere, che è memoria.
Rovistando tra la cenere si pensa al fuoco che fu.
Ricordare fa bene,è un buon allenamento per resistere e tirare avanti.

Mauro Corona

inverno 2003


tratto da "Nel legno e Nella pietra" di Mauro Corona - oscar mondadori.


Credo che nella semplicità di queste parole sia riassunta magicamente la bellezza della vita.

mercoledì 4 febbraio 2009

e se

Fosse il nostro lato oscuro a prevalere e a primeggiare??
magari dividere 2 persone che si amano volutamente, magari solo perchè una delle due ci ha fatto del male in passato...
magari dire il falso su una persona solo per un senso di invidia...
magari portare fuori strada qualcuno solo per il gusto di farlo...
magari non siamo noi ad agire ma siamo i burattini nelle mani di chissà quale oscura forza??

rifletto....

martedì 3 febbraio 2009

Potenza

Eccoci qui, face to face,
sei attento, osservi ogni mio minimo movimento per capire ed anticipare ogni mia mossa.
La nostra sarà una danza, una rara rappresentazione sciamanica antica, dove due esseri viventi si cercano ma si evitano allo stesso modo.
Il desiderio di far scorrere le mie mani sui tuoi muscoli tirati allo spasmo, su quelle vene pulsanti così evidenti sotto la tua pelle sottile... sei vicino eppur lontano, allungo la mano, arretri nervosamente. Nei tuoi occhi leggo diffidenza, è una situazione a cui non sei abituato.
il tuo lasciarti andare a me, quasi coatto nel fare senza obiezioni quello che voglio da te.
Ora è diverso.
Sei tu a condurre il gioco, senza legacci e funi che rendono il controllo a senso unico.
Potresti schiacciarmi se solo volessi, eppure nei tuoi occhi non vedo nessuna rivalsa, sono occhi buoni, grandi, che il vento della sera estiva fa brillare in un crescendo di tensione assieme ai fulvi capelli che sembrano giocare coprendo di tanto in tanto il tuo sguardo.

Ti parlo con il linguaggio del corpo, il livello di attenzione cresce, riesci a comprendere quello che ti sto dicendo. La diffidenza si dissolve come una rarefatta nebbia estiva. Siamo di nuovo un tutt'uno, posso finalmente toccarti, con avidità assaporare il profumo della tua pelle, baciarti il collo con passione. Tu mi lasci fare, ti fidi di me.
Io so di amarti, non so se tu provi lo stesso per me, questo ancora non so leggerlo nei tuoi occhi.
Dovresti avere anche il dono della parola, anche se mi bastano questi fugaci istanti di un unico noi.

Stallone