domenica 20 febbraio 2011

Antica Osteria di Montecarelli

Ci dev'essere qualcosa di particolare nel nome Paola...
mi segue ovunque ci sia un luogo dedicato alla buona cucina.
Stranamente oggi non voglio parlare della Paola di Torba, il suo posto nelle mie elucubrazioni mentali è riservato alla paola di Montecarelli.
Una scoperta per la quale devo ringraziare Mauro ed i combrikkoli per avermici portato.
L'Antica Osteria di Montecarelli è una piccola oasi di cucina casareccia ubicata tra Emilia e Toscana.
Montecarelli è uno dei tanti paesini sulla SS 65, poco interessante in quanto molto simile ai tanti che si trovano in zona.
Possiede però un piccolo rustico scrigno di sapori gestito da una donna che sa alla grande il suo mestiere e che riesce con la sua parlata toscana a rendere tutto più allegro e piacevole.

Oggi i miei compagni di viaggio erano Mauro, immancabile nelle uscite mangerecce in zona e Marco, graditissimo compagno di avventure motociclistiche.
Il tempo non è stato molto d'aiuto, la pioggia bagnava distrattamente ed in modo poco convinto tutto il paesaggio.
Un intenso livore che estremizza una luce diffusa che annulla le ombre, i confini ed i perimetri delle cose.

Una porta finestrata in legno scuro, il riflesso della luce che non permette allo sguardo di intromettersi all'interno,
tutto ciò consente allo spirito lo stupore nella visione di questo piccolo grande locale.
Un bancone solido a destra, una sala che sembra un corridoio, stretta ed angusta dove tavolacci in legno rustico flirtano con gli avventori per invogliarli a sedersi, vecchie foto in bianco e nero a memoria storica di un posto che è apparentemente è mutato poco nel tempo.
Colori forti, legno scuro, cotto per il pavimento e semplici tovagliette di carta del colore di quella del pane, rustiche come conviene al posto.
Un menù semplice scritto a penna su una tovaglietta:

antipasti misti di salumi e formaggi toscani;
una manciata di sughi disponibili con altrettante paste fresche;
un paio di secondi e due contorni;
per concludere altrettanti dolci.

Si respira un clima mai frenetico, strano di nuovo la similarità con l'inerzia conviviale che si respira alla trattoria di Torba presso "l'altra" Paola, un simpatico cameriere che prende gli ordini i profumi di "buono" che si mescolano tra loro dando a tutto un sapore indefinibile ma piacevole.

Poi il tagliere fa il suo ingresso trionfale a tavola: colori, profumi forti e sapidità.
ogni volta che sono qui mi rendo conto che ad ogni cosa c'è una spiegazione, il pane toscano senza sale altrove non sarebbe gradito, qui è una necessità!! Salato sarebbe troppo, i salumi creano la magia di renderlo piacevole in un'unione di sapori perfetta.

Mai avrei detto che mangiare frattaglie potesse essere così gradevole, invece la salsa di Lampredotto dischiude i suoi profumi su un crostino caldo, piacevolissimo.
I primi sono abbondanti, io e Mauro optiamo per le pappardelle ma con condimenti diversi, ai porri e gorgonzola per me, agli asparagi e pecorino lui, Marco prende invece gli gnocchi con il medesimo condimento di Mauro.
Alla fine i pur piacevoli secondi non li ordineremo, preferiamo passare al dolce.
Anche li la signora al comando di tutto mi concede la possibilità di fare un assaggio di due squisite dolcezze Home made, tanto semplici quanto gustose, la compagnia di 2 amici motociclisti fa il resto.

Anche se siamo qui in macchina, nel nostro rientro come all'andata si condividono le esperienze a 2 ruote su questa strada maestra che unisce due culture enogastronomiche eccezionali.

domenica 6 febbraio 2011

Dolianova

E' il nome di un paesino in provincia di Cagliari.
fino a qualche anno fa era per me uno dei tanti comuni italiani che non conoscevo, adesso è un luogo della memoria.

La prima volta che ci sono passato a dire il vero non ho visto molto, solo la casa di Manolo dopo un giro in moto epocale su e giù per nastri d'asfalto dal tracciato disegnato in collaborazione dal santo protettore dei motociclisti e dal suo corrispettivo diavolo tentatore.

Allora era una sera di fine aprile, ricordo ancora l'accoglienza in casa del babbo e della mamma di Manolo. Non mi avevano visto prima eppure mi son sentito come un cugino che non vedevano da molto tempo,accolto come un membro di famiglia da cui a malincuore fossero stati separati.

In questa fine di gennaio sono tornato in "Sardosterra" per festeggiare il compleanno di Manolo. Ho passato tre splendidi giorni in compagnia di persone straordinarie, persone per cui i valori della famiglia, dell'accoglienza, dell'amicizia sono ancora qualcosa da vivere e coltivare.

A cominciare dalla famiglia di Manolo in toto. Alcuni di loro non mi avevano mai visto eppure ci si è seduti tutti a tavola, assieme in quello che io amo definire PURA convivialità familiare. Il bello dei piccoli centri di provincia è proprio questo, i ritmi naturali della vita ancora riescono a scorrere, dove il pranzo della domenica è ancora l'occasione di stare assieme in famiglia rinsaldando così i legami affettivi.
La mamma ed il babbo, due persone semplici dalle mani rese ruvide dal lavoro, un sorriso disarmante nella genuinità del gesto. Nulla è finto, nulla e cercato o voluto, è tutto naturale.

Il maialetto, il suo involontario immolarsi alla riuscita della giornata, ha unito tutti in una corale e rumorosa sinfonia di sensazioni; alla fine del pranzo ero decisamente provato, non sono riuscito a dire di no a nulla, mi sarei sentito come un ingrato portatore di oltraggio alla Famiglia.

tutto questo lo associo al posto, Dolianova che ormai per me è associata allo star bene, come pochi altri posti.

sabato 5 febbraio 2011

Arrivederci Demone Cane


Anche Inuyasha è giunto al termine.
Dopo 7 anni Naraku e la Sfera dei quattro Spiriti sono stati sconfitti.
Adesso dopo il leggero senso di vuoto
attenderò un po prima di ricominciare a vedere la saga 
dalla prima stagione.