tag:blogger.com,1999:blog-65297691737692099132024-03-14T00:35:55.059+01:00Doctor UnicumRiflessioni sparse di un osservatore con il pallino per il sacro liquido nero...Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.comBlogger188125tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-85984829809514325012018-08-13T15:06:00.000+02:002018-08-13T15:07:18.349+02:00Der Schwarzwald, für immer in meinem Herzen (Kapitel 1)Il primo incontro, dopo attenta e lunga pianificazione, fu nell'aprile del 2013.<br />
<br />
Sarebbe dovuto essere un giro in moto con i fiocchi assieme a Mauro ma così non fu per una maledettissima perturbazione che alla fine di Aprile di quell'anno portò le temperature in picchiata sino ai 10/12 gradi alle ore 13.00 oltre ad una pioggia ed un freddo fuori scala per il periodo.<br />
<br />
Andammo in auto, compatendo i tanti coraggiosi mototuristi che nonostante tutto percorrevano le città e le strade del Baden-Württemberg meridionale.<br />
La breve vacanza fu bella e divertente nonostante le nostre moto rimasero nei nostri rispettivi box ma ci siamo ripromessi di tornare. ( le foto sono di Mauro )<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-FGGoPXiQjso/W3F70yf8yeI/AAAAAAAAs3U/Jh-yE3eOBt4JlYRLqb_KuAlb5I7oMYWzQCLcBGAs/s1600/8721438744_23dac6bd5b_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="235" data-original-width="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-FGGoPXiQjso/W3F70yf8yeI/AAAAAAAAs3U/Jh-yE3eOBt4JlYRLqb_KuAlb5I7oMYWzQCLcBGAs/s1600/8721438744_23dac6bd5b_n.jpg" /></a></div>
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Hexenloch Mühle</div>
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<br /></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-6frTJ2GFDcc/W3F8D3-GS-I/AAAAAAAAs3Y/bmJwztrsCbo_jdigFF8Q07QkmN5V6ff1ACLcBGAs/s1600/8720453321_589215217b_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="834" data-original-width="1600" height="166" src="https://4.bp.blogspot.com/-6frTJ2GFDcc/W3F8D3-GS-I/AAAAAAAAs3Y/bmJwztrsCbo_jdigFF8Q07QkmN5V6ff1ACLcBGAs/s320/8720453321_589215217b_k.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="text-align: start;">Schwarzwälder Kirschtorte</span></div>
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<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Z9rSqj04VQU/W3F8wQ5LGcI/AAAAAAAAs3o/0kpIdPkY6N82vsGZizUNbzGwiG2jwvKIACLcBGAs/s1600/8710732309_c86db2c6d7_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="179" data-original-width="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-Z9rSqj04VQU/W3F8wQ5LGcI/AAAAAAAAs3o/0kpIdPkY6N82vsGZizUNbzGwiG2jwvKIACLcBGAs/s1600/8710732309_c86db2c6d7_n.jpg" /></a></div>
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Augustiner Platz (Friburgo)</div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-hD1TOUwiisQ/W3F8zlgNI-I/AAAAAAAAs3s/ZPC58dQeqPYAC_1t-uux6g1C6orKbwyJACLcBGAs/s1600/8705857842_e03aa40670_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="669" data-original-width="1024" height="209" src="https://3.bp.blogspot.com/-hD1TOUwiisQ/W3F8zlgNI-I/AAAAAAAAs3s/ZPC58dQeqPYAC_1t-uux6g1C6orKbwyJACLcBGAs/s320/8705857842_e03aa40670_b.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="text-align: start;">segnaletica gotica a Friburgo</span></div>
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Questa piccola premessa per giustificare il mio ritorno al buttare giù pensieri sparsi relativi a delle sensazioni legate alla moto, all'amicizia ed a dei posti di una bellezza che le parole scritte mai potranno rendere giustizia.<br />
<br />
Febbraio 2018, chat su WhatsApp con Ale, il freddo ed il letargo motociclistico fanno venire la voglia di fare un giro in moto di quelli da ricordare.<br />
La data la stabiliamo in quanto Lisa, Stefano e Massimo( rispettivamente moglie e marmocchi di Ale ) saranno al mare e quindi quel weekend di luglio potrà essere quello giusto.<br />
<br />
Ok, la data è stabilita, 7-8-9 luglio 2018, ora non mi resta che organizzare il tutto.<br />
<br />
La partenza sarà nel pomeriggio di venerdì 7 con una sosta nella cittadina svizzera di Rotkreuz nel canton Zugo, esattamente a metà strada tra Milano e la nostra meta finale, Glottertal nella bassa foresta nera a pochi chilometri da Friburgo in Bresgovia.<br />
La mia prima visita con Mauro nel 2013 mi piacque così tanto che ho deciso di riproporre lo stesso "campo base" anche se non nel medesimo hotel. Possiamo dire che anche il nuovo albergo non ha avuto nulla da invidiare al precedente, anzi, il livello di accoglienza del turista in questa parte della Germania è sempre di altissimo livello.<br />
<br />
Ci vediamo appena dopo la frontiera di Chiasso, una breve sosta per il pieno dei nostri serbatoi e per l'acquisto della vignetta per le autostrade e si parte direzione San Gottardo.<br />
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Questa parte di viaggio, come per tutti i viaggi in autostrada è stata tediosa come non mai, l'unica emozione provata è stata quella di controllare in continuazione i limiti di velocità per non incorrere in sanzioni(variabili, tacci vostra svizzeri maledetti).<br />
giunti ad Airolo evitiamo con cura il tunnel del Gottardo per fare il Passo, finalmente due curve.<br />
<br />
Certo, non è esattamente l'orario del giorno ideale per pieghe varie ma nonostante tutto è stato divertente..... congelarsi.<br />
Freddo intenso e delle "simpaticissime" nuvole in picchiata libera ci hanno accompagnato fino a Göschenen dove abbiamo ripreso l'autostrada.<br />
In alcuni tratti di strada l'umidità era talmente intensa che se ne poteva quasi sentire l'odore, il che accompagnato agli scarsi 10° C non ha di certo aiutato a rendere scorrevole la nostra guida.<br />
Unico vantaggio nel percorrere la strada che va da Andermatt a Göschenen in un orario insolito è che era del tutto priva di traffico. Peccato che non si vedesse praticamente a più di 20/30 mt.<br />
<br />
Rientrati in autostrada abbiamo proseguito per Svitto e poi per Rotkreuz.<br />
Arrivati in albergo facciamo il check - in al volo e mangiamo un boccone veloce, la cucina calda non era più disponibile, nonostante fossero appena le 21.<br />
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L'albergo, Aparthotel-Rotkreuz, è una struttura moderna e ordinata. Non è il classico esempio di struttura accogliente ma è pulito, pratico e davvero in una posizione super strategica per una sosta di tipo overnight in un viaggio da fare a tappe.<br />
Davvero inusuale il bagno in camera, separato dalla stessa da una semplice parete di cristallo. Per una coppia potrebbe anche andar bene ma per altre tipologie di viaggiatori potrebbe essere quanto meno imbarazzante(immagino dei colleghi di lavoro o una coppia di amici/che).<br />
<br />
Al mattino tiriam fuori le moto dal garage dell'albergo e dopo una colazione in un supermercato locale, proseguiamo il nostro viaggio verso Dietikon, Baden e poi Koblenz per entrare in territorio germanico.<br />
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Dopo una piccola perdita di tempo, dovuta a dei lavori in corso che a causa chiusura di una strada ci hanno costretto a tornare indietro e ricominciare da capo,<br />
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Schmitzingen</div>
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imbocchiamo finalmente la Bundesstraße 500 ovvero la strada della foresta nera.<br />
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Già dai primi metri, che a dire il vero io già conoscevo, capisci che la 500 è pura istigazione a delinquere motociclistico. Curve e contro curve su un asfalto gripposo e senza avvallamenti.<br />
un paesaggio dove il verde domina incontrastato con ancora la possibilità di sentire il profumo del bosco. Seguiamo mollemente la danza delle curve sino allo Schluchsee dove rallentiamo perchè Bärental è ormai prossima e voglio far assaggiare ad Ale la sua prima Schwarzwälder Kirschtorte presso la pasticceria Zum Gscheiten Beck, una delle migliori della zona.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-EIgOsTGUmq8/W3F-xsOUE8I/AAAAAAAAs4U/zKl6XPxNyrwrPADKvIBl9GSOAZ9B-xXJACKgBGAs/s1600/IMG_20180707_133854.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-EIgOsTGUmq8/W3F-xsOUE8I/AAAAAAAAs4U/zKl6XPxNyrwrPADKvIBl9GSOAZ9B-xXJACKgBGAs/s320/IMG_20180707_133854.jpg" width="240" /></a></div>
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divertenti incontri tedeschi 😁</div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-zt6Y73-Hf48/W3F-xk3ynaI/AAAAAAAAs4U/HrwaTUoATromwwdMENyvXq8Bxx9xh1IiwCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_140536.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-zt6Y73-Hf48/W3F-xk3ynaI/AAAAAAAAs4U/HrwaTUoATromwwdMENyvXq8Bxx9xh1IiwCKgBGAs/s320/IMG_20180707_140536.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="text-align: start;">Zum Gscheiten Beck Konditorei</span></div>
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<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
Al nostro arrivo abbiamo anche la sorpresa del trenino d'epoca fermo nella vicina stazione ferroviaria.<br />
<div>
<br /></div>
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Historische Zug</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wkcP0kefLbk/W3F_JZ-ih4I/AAAAAAAAs4c/klsz_nNt8D8WF0iIZqFauy7RJW7Gt3SJgCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_141357.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-wkcP0kefLbk/W3F_JZ-ih4I/AAAAAAAAs4c/klsz_nNt8D8WF0iIZqFauy7RJW7Gt3SJgCKgBGAs/s320/IMG_20180707_141357.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
Ripartiamo verso il nostro albergo e dopo il Titisee ed Hinterzarten svoltiamo per Sankt Märgen, splendido paesino di 900 anni uno dei più caratteristici della zona, si prosegue per Sankt Peter in un vero toboga di curve sino ad arrivare a Glottertal.<br />
Arriviamo in albergo, qui finalmente l'atmosfera della foresta nera esplode in tutta la sua tradizione.<br />
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Hotel Gasthaus Adler</div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-NeDaJJd1txE/W3F_diY-jVI/AAAAAAAAs4o/mGbuFXhYgZ0TbKcCYOBUW3A6KJAE4S9ewCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_151131.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-NeDaJJd1txE/W3F_diY-jVI/AAAAAAAAs4o/mGbuFXhYgZ0TbKcCYOBUW3A6KJAE4S9ewCKgBGAs/s320/IMG_20180707_151131.jpg" width="240" /></a></div>
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Facciamo una veloce e gustosa merenda a base di speck della foresta nera uova e cetriolini, per poi fare una capatina a Friburgo.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_6nmE9o57oA/W3F_dtpKPWI/AAAAAAAAs4o/Moo5MMfsjvgy7-uXSz94Pih42u685PueQCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_153230.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-_6nmE9o57oA/W3F_dtpKPWI/AAAAAAAAs4o/Moo5MMfsjvgy7-uXSz94Pih42u685PueQCKgBGAs/s320/IMG_20180707_153230.jpg" width="320" /></a></div>
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Fribusrgo è sempre la gran bella città che avevo avuto modo di conoscere 5 anni fa, le caratteristiche canaline d'acqua sono quasi tutte asciutte e quest'anno in Germania ed in generale in Europa ha piovuto davvero poco, città sempre viva piena di gente e di cose da fare, ci siamo imbattuti in un festival del vino... Ad averlo saputo prima venivamo giù in autobus 😜<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-c-5_zjxrL2g/W3GA3z3ei2I/AAAAAAAAs40/LPCHFLXHyuYQYLfArQWtg9WpRBhy4rKxwCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_183935.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-c-5_zjxrL2g/W3GA3z3ei2I/AAAAAAAAs40/LPCHFLXHyuYQYLfArQWtg9WpRBhy4rKxwCKgBGAs/s320/IMG_20180707_183935.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
il duomo</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-xTX_e2n17ko/W3GA39eXFdI/AAAAAAAAs40/woOcn5asZXcUlWKMvitYnUpAmjGFKViYgCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_184030.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://4.bp.blogspot.com/-xTX_e2n17ko/W3GA39eXFdI/AAAAAAAAs40/woOcn5asZXcUlWKMvitYnUpAmjGFKViYgCKgBGAs/s320/IMG_20180707_184030.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
la piazza del duomo</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Rientrati a Glottertal ci prepariamo per la cena, dopo una doccia ristoratrice scendiamo nel giardino dell'albergo ed ordiniamo da mangiare. Entrambi ordiniamo dell'ottima sella di Capriolo con contorno di Spätzle ed una crepe ai mirtilli rossi.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-cgigr_YjtjA/W3GBkpTRvWI/AAAAAAAAs48/P0ch6RYaG1k2jX9vjRgol9EP90hBrysgwCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_204906.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-cgigr_YjtjA/W3GBkpTRvWI/AAAAAAAAs48/P0ch6RYaG1k2jX9vjRgol9EP90hBrysgwCKgBGAs/s320/IMG_20180707_204906.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
accompagnato da birra, per Ale e da un ottimo vino locale per me</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-j29KK7wDdqA/W3GBrigobYI/AAAAAAAAs5A/8gi3w42VHRwDZJkBYSqjC50UooGvgMNGgCKgBGAs/s1600/446330832_185457.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-j29KK7wDdqA/W3GBrigobYI/AAAAAAAAs5A/8gi3w42VHRwDZJkBYSqjC50UooGvgMNGgCKgBGAs/s320/446330832_185457.jpg" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Dopo una passeggiatina serale per le viuzze del paese ci siamo meritati un sonno ristoratore, domani sarà una giornata impegnativa.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-YV-lBazlcHI/W3GB9igEyFI/AAAAAAAAs5I/MsjgWmx0uiwq5WTIi8lMBZ8douads_hPQCKgBGAs/s1600/IMG_20180707_222058.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-YV-lBazlcHI/W3GB9igEyFI/AAAAAAAAs5I/MsjgWmx0uiwq5WTIi8lMBZ8douads_hPQCKgBGAs/s320/IMG_20180707_222058.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Glottertaler Kirche</div>
<div style="text-align: center;">
(continua)</div>
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<br /></div>
Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-32243399713862718562012-06-23T18:41:00.005+02:002012-06-23T18:41:38.266+02:00Alpenstraßen in Österreich 6.1(capitolo a parte)<br />
<br />
<b>Die Nockalmstraße</b><br />
<br />
Lei merita un capitolo a parte, è LA STRADA...<br />
<br />
Che ci voglia un pedaggio per percorrerla è un dettaglio, piccolo piccolo che ripagherà ancor di più il piacere psicofisico che si prova aggirandosi nel parco nazionale dei monti Nockberge.<br />
Trentacinque chilometri senza un incrocio a raso, senza che il nastro d'asfalto s'interrompa, il tutto condito dall'esperienza che sei all'interno di un parco nazionale, un paradiso naturalistico dal paesaggio quanto mai variegato.<br />
<br />
La storia geologica dei monti Nockberge è antica come è insolito il profilo di questi "oltre 2000", arrotondati come colline ma maestosi come montagne sacre di lidi lontani.<br />
In più la dominante verde di boschi e prati, le sassaie ed i numerosi ruscelli fanno il paio al trattamento di riguardo che viene riservato al motociclista.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-eQX9nC4aSes/TupZSAXymII/AAAAAAAAF8M/d5p20wwn5WI/s800/IMG_1940.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-eQX9nC4aSes/TupZSAXymII/AAAAAAAAF8M/d5p20wwn5WI/s320/IMG_1940.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Qui come su tutte le strade montane alpine d'Austria il motociclista è coccolato e riverito, certo il passaggio non è dei più economici ma come detto più volte la bellezza dei luoghi e la gestione degli stessi è impeccabile, anche se gli avvertimenti potrebbero intimorire<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-EzP5E3ncPjE/TlBRmwCui8I/AAAAAAAABSw/cd8J-AiKT1M/s912/IMG_6366.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://3.bp.blogspot.com/-EzP5E3ncPjE/TlBRmwCui8I/AAAAAAAABSw/cd8J-AiKT1M/s320/IMG_6366.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Dopo il casello tutto entra in una dimensione quasi onirica...<br />
<br />
anche dei cavalli al pascolo rendono la cosa più piacevole<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KskVq1vt8Ko/TlBRan8NufI/AAAAAAAABSw/g_8u9xFJrMY/s912/IMG_6361.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://3.bp.blogspot.com/-KskVq1vt8Ko/TlBRan8NufI/AAAAAAAABSw/g_8u9xFJrMY/s320/IMG_6361.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-5yhbpIJojtc/TlBReyutRNI/AAAAAAAABSw/UflUiS-Fabo/s912/IMG_6363.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://2.bp.blogspot.com/-5yhbpIJojtc/TlBReyutRNI/AAAAAAAABSw/UflUiS-Fabo/s320/IMG_6363.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
i primi due tornanti e poi il veloce allungo nella stretta vallata per il primo antipasto.. una serie di curve e contro curve che non fanno che accrescere l'appetito e la fame di altre curve.<br />
si passa da un costone della valle all'altro fino a rimanere sul versante di sinistra per un fenomenale allungo mai diritto, fino ad una curva secca a sinistra che lascia il bosco per un paesaggio più brullo.<br />
Qui c'è uno dei pochi punti di ristoro presenti sulla Nockalm, con tanto di giardino delle marmotte..<br />
ancora un allungo portentoso, tutto in salita con l'impressione di andare ad infilarsi dritto nel torrente di fronte a noi.<br />
Invece uno stretto tornante a destra ci fa tornare ad un ritmo di guida concitato.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Lu2tI_x74_Q/TupZSskYaBI/AAAAAAAAF8Q/xwDSnombhd4/s800/IMG_1949.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-Lu2tI_x74_Q/TupZSskYaBI/AAAAAAAAF8Q/xwDSnombhd4/s320/IMG_1949.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Un persorso velocissimo con asfalto perfetto ma appena appena scivoloso, giusto per farci gustare qualche leggero sovrasterzo in uscita dalle curve più strette..<br />
<br />
Abbracciati al versante sinistro della valle ci troviamo a percorrere il suo spartiacque , il primo di quelli che percorreremo.<br />
qui il secondo punto di ristoro, dove ci fermeremo in seguito, con un panorama incredibile sul secondo spartiacque che è anche il punto più alto della Nockalm. Un primo accenno di discesa permette di assecondare la decina di tornanti ampi e perfetti e di ritornare ad una quota dove il bosco riappare protagonista indiscusso alternandosi con piccoli pascoli.<br />
<br />
Un altro allungo nel bosco condito con curvoni orgasmici per poi puntare decisamente verso l'alto, in un continuo serpeggiare fino ad una frenata tremenda se non si conosce il percorso a menadito.<br />
uno stretto ed infido tornante in contro pendenza, quasi invisibile dal'allungo appena percorso.<br />
qui comincia quella che ho ribattezzato la "Manina", per la somiglianza con una mano aperta..<br />
i tornanti non sono nel classico schema rettilineo --> curva --> rettilineo ma sono uniti da altre curve e quindi danno questa illusione a veder la mappa.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-phaqDXLWRw4/TupZU6inh1I/AAAAAAAAF8g/RQQDIbNaALc/s800/IMG_1967.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-phaqDXLWRw4/TupZU6inh1I/AAAAAAAAF8g/RQQDIbNaALc/s320/IMG_1967.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-e-5a2rrL8EA/TlBRs__W7iI/AAAAAAAABSw/ZYaJu4l8kXQ/s912/IMG_6371.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://4.bp.blogspot.com/-e-5a2rrL8EA/TlBRs__W7iI/AAAAAAAABSw/ZYaJu4l8kXQ/s320/IMG_6371.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Poi l'ultimo allungo che sembra catapultarti in mezzo al bacio tra due monti.. una stretta sella, poco più larga della sede stradale che immette nel secondo tratto della Nockalm e del terzo punto panoramico e di ristoro.<br />
da qui sarà tutto in discesa, dapprima impegnativa,con curve di difficile interpretazione tanto che ognuno di noi le ha percorse con traiettorie molto personali ma sempre efficaci. Di nuovo il bosco veloce e sinuoso al tempo stesso, fino al casello di uscita...<br />
<br />
Abbiamo percorso la Nockalm 3 volte, eravamo talmente gasati che abbiamo fatto le prove, il relax e la cronometrata ...<br />
Durante il relax ci siamo fermati a gustarci una birra Luca, un radler io ed una mineralwasser Mauro..<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1BMb0S7ZVZQ/TlBRpiJENkI/AAAAAAAABSw/Jt6s4nZE20U/s512/IMG_6368.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-1BMb0S7ZVZQ/TlBRpiJENkI/AAAAAAAABSw/Jt6s4nZE20U/s320/IMG_6368.JPG" width="179" /></a></div>
<br />
<br />
Abbiamo avuto anche il tempo di ingarellarci con una coppi di automobilisti tedeschi, uno in Porsche e l'altro in BMW Z4 M.<br />
Alla fine ci siamo divertiti e complimentati a vicenda..<br />
<br />
Superata la Nockalm, con nostro dispiacere, puntiamo verso il TurracherHohe...<br />
<br />
Continua...<br />Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-70236960041056731822012-06-23T17:14:00.000+02:002012-06-23T17:14:10.570+02:00Alpenstraßen in Österreich 6<br />
<b style="background-color: black;">Da Radstadt a Innerkrems</b><br />
<br />
Appena svegli Radstadt ci regala un cielo di un azzurro terso e la piazza principale un senso di pace e tranquillità..<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aKkZeEy6rrI/TlBRUKHZoBI/AAAAAAAABSw/Q7TZc_h0c38/s912/IMG_6357.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://3.bp.blogspot.com/-aKkZeEy6rrI/TlBRUKHZoBI/AAAAAAAABSw/Q7TZc_h0c38/s320/IMG_6357.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
l'hotel Post invece prima della nota dolente( il conto, peraltro onestissimo ), ci offre una colazione tipicamente austriaca nelle quantità e nella qualità.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-htoLzm3EtP8/TlBRVqDHEaI/AAAAAAAABSw/TUFLAkrx2b4/s912/IMG_6358.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://4.bp.blogspot.com/-htoLzm3EtP8/TlBRVqDHEaI/AAAAAAAABSw/TUFLAkrx2b4/s320/IMG_6358.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Bene siamo pronti e preparati alla partenza...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-4-I_oJNfd7I/TljQcYRVytI/AAAAAAAAFV4/cCKrgwY5UGs/s640/DSC02721.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-4-I_oJNfd7I/TljQcYRVytI/AAAAAAAAFV4/cCKrgwY5UGs/s320/DSC02721.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Ci attendono l'Obertauern, il Katschberg, la Nockalm, il Turracher e ( dopo essere passati nuovamente per il katschberg ) per finire al meglio la Villacher Alpenstraße....<br />
<br />
L'Obertauern è la classica strada di montagna moderna, quella che quando si è deciso di costruirla con il minimo sforzo si è cercato il passaggio più facile senza interventi troppo invasivi sull'ambiente circostante.<br />
La vallata da percorrere verso il suo punto più alto è ampia e costellata di pascoli verdi con mucche pezzate intente nella loro occupazione principale, brucare l'ottimo foraggio.<br />
Noi percorriamo a velocità sempre maggiore, in alcuni punti la carreggiata è addirittura a 2 corsie e superata Untertauern le curve cominciano ad essere un filo più tecniche ed impegnative, l'ultima vera e propria rampa a doppia corsia poco prima di Obertauern, che corrisponde all'incirca al punto più elevato del passo, riesco a dare il peggio di me sbagliando del tutto la traiettoria impostata nonostante la perfetta visibilità. Mauro e Luca mi chiederanno poi cosa avessi avuto in mente il quel punto.<br />
Purtroppo di questo tratto di strada non abbiamo foto perchè i km previsti da percorrere erano veramente tanti e quindi il primo "trasferimento" verso la Nockalm decidiamo di farlo speditamente.<br />
Il Taurach compare alla nostra destra creando man mano la gola del Taurachbach, profonda e con tratti di pendenza sinuosa veramente impegnativi; tanto ampia la valle al di la del passo quanto stretta e ondeggiante al di qua.<br />
Raggiungiamo Mauterndorf, e svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per il Katschberg,<br />
Sankt Michael im Lungau è l'ultimo baluardo di questi pochi km di strada di valle molto veloce ed a vocazione tipicamente agricola.<br />
<br />
Orma il Katschberg ci attende con il suo carico di curve, la sede stradale è perfetta ad ottima tenuta anche perchè molto frequentata, qui in inverno si scia e questa è una delle località più apprezzate della zona.<br />
molto tortuosa e con pendenze decise a volte il Katschberg ricorda la serie di tornanti in contropendenza che ci sono sulla SS65 tra il passo della Futa ed il borgo di Santa Lucia, anche se qui la pendenza è decisamente più elevata, in discesa con tempo umido non deve essere un granchè piacevole trovarsi qui..<br />
Grazie al cielo noi possiamo confidare in una giornata splendida per cui giù la visiera e dai di gas.<br />
Purtroppo il giochino si rompe proprio quando sta cominciando a diventare piacevole, ecco l'unico vero e grave difetto di questa splendida strada alpina è la brevità del suo percorso, appena 12 km in tutto...<br />
<br />
Gli alti Tauri sono dei monti molto antichi e nonostante siano oltre i 2000 mt sfoderano un aspetto amichevole perchè ammorbiditi dal tempo e dagli elementi, qui non ci sono punte aguzze ma morbidi declivi e soffici colline.<br />
le gole scavate dai fiumi creano gli unici tratti impegnativi da percorrere ma forse sono anche i più belli.<br />
<br />
Kremsbrücke si trova su bivio che porta alla Nockalm, chi percorrerà questa strada si stupirà di come il paesaggio sembri cambiare km dopo km..<br />
il grazioso paesino di valle lascia posto ad un fitto bosco dove la strada serpeggia sinuosa ma veloce, le poche curve lente non impediscono al ritmo di guida di fluire e le poche case che appaiono qui e la rendono ancora più pittoresco il tutto.<br />
Innerkrems compare in una piana verdeggiante con i monti a fare da quinta allo sparuto gruppo di malghe montane.<br />
Il gabbiotto del pedaggio della Nockalm è li esattamente sul principio di una salita che ci porterà a godere di un nastro d'asfalto senza eguali, 35 km senza la minima intersezione stradale, completamente all'interno di un parco nazionale ovvero il Biosphärenpark Nockberge.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-p15H7R3KT7g/TupZREW1dkI/AAAAAAAAF8E/lrVDSPUuot8/s800/IMG_1934.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-p15H7R3KT7g/TupZREW1dkI/AAAAAAAAF8E/lrVDSPUuot8/s320/IMG_1934.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Per fortuna siamo in anticipo sulla tabella di marcia e così decidiamo di fare il percorso fino all'uscita con tutta calma per poi replicarlo un altro paio di volte dedicandoci alla guida...<br />
<br />
Contina....<br />
<div>
<br /></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-21356750182139023652012-06-23T17:07:00.001+02:002012-06-23T17:09:22.783+02:00Alpenstraßen in Österreich 5<span style="color: #cccccc;"><br /></span><br />
<b><span style="background-color: black; color: #cccccc;">Da Zell am Ziller a Radstadt</span></b><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Zell am Ziller sembra irriconoscibile stamattina, la pioggia incessante di ieri ha lasciato il passo al sole e ad un cielo azzurro ma l'aria è ancora carica di umidità come le tante nuvole termiche ci suggeriscono.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Oggi come incipit avremo la Zillertaler Hochalpenstraße, sarà una prima parte della nostra tappa odierna piuttosto impegnativa, specialmente per i miei amici con i semimanubri.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La Zillertaler si snoda abbarbicandosi sulle montagne della valle in modo sinuoso per circa 50 km ed il suo tracciato è più adatto a gustarsi il panorama piuttosto che al dedicarsi alla guida allegra.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Lasciamo il Rosengarten fiduciosi che sarà una gran giornata:</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-QuXXoAP4K74/TlBQAeQfV8I/AAAAAAAABSw/dGPLn_HmLD0/s903/IMG_6309.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="179" src="http://4.bp.blogspot.com/-QuXXoAP4K74/TlBQAeQfV8I/AAAAAAAABSw/dGPLn_HmLD0/s320/IMG_6309.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Imbocchiamo la statale diretti a Kaltenbach dove le indicazioni per la Zillertaler si fanno più numerose.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">usciamo dall'abitato ed i pascoli lasciano sempre più spazio al bosco.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">prima del "casello" per il pagamento dei 4 € necessari al transito riusciamo anche a far qualche foto ad un torrente che procede verso valle</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-k4vre1aQMRg/TljP34G2pSI/AAAAAAAAGLA/8DXuxmuXVR4/s512/DSC02701.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-k4vre1aQMRg/TljP34G2pSI/AAAAAAAAGLA/8DXuxmuXVR4/s320/DSC02701.JPG" width="240" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Il casello è in pratica un bracchino in legno presidiato da un vecchietto che parla solo tedesco con il quale ci intendiamo a gesti </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.anikaos.com/040-onion_msn_smilies/2-onion_pictures_gallery/onion_pictures_gallery_14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" src="http://www.anikaos.com/040-onion_msn_smilies/2-onion_pictures_gallery/onion_pictures_gallery_14.jpg" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La strada è meravigliosa, un susseguirsi di curve per lo più ad ottima visibilità, che fanno capolino tra il bosco ed il cielo.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">uno spettacolo sontuoso quello che al limitare della zona arborea ci si para davanti:</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">le nuvole da inversione termica sembrano seguirci lentamente coma una soffice ed umida coperta bianca lasciando intravedere uno spettacolo mozzafiato sui monti circostanti:</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-nkMTscKT6uE/TljP5g6nN2I/AAAAAAAAFUs/3IPeMa8aDWs/s640/DSC02702.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-nkMTscKT6uE/TljP5g6nN2I/AAAAAAAAFUs/3IPeMa8aDWs/s320/DSC02702.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Una breve sosta alla casa della marmotta, Murmelland Zillertal, dove possiamo fare amicizia con delle simpaticissime e vanesie marmotte....</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GrbTtL5g9N4/TlBQhrdsuUI/AAAAAAAABSw/gHjgy-LAPW4/s903/IMG_6327.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="179" src="http://1.bp.blogspot.com/-GrbTtL5g9N4/TlBQhrdsuUI/AAAAAAAABSw/gHjgy-LAPW4/s320/IMG_6327.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-RA7QRbNGDu8/TupZKrnJjYI/AAAAAAAAF7U/oPPYJbAkQPU/s800/IMG_1855.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-RA7QRbNGDu8/TupZKrnJjYI/AAAAAAAAF7U/oPPYJbAkQPU/s320/IMG_1855.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La distrazione a volte non è una buona compagnia ed infatti, stupefatto dalla bellezza del luogo e dalla vista dei simpatici animaletti smarrisco le chiavi di Hime... ( per fortuna ho la buona abitudine di partire sempre con le chiavi di riserva ).</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Ripartiamo, direzione Mayrhofen, il paesaggi si ripulisce via via dalle nubi e gli Alti Tauri incombono nella loro imponenza, il paesaggio da quassù sembra irreale, ciò che abbiamo avuto modo di vivere la sera prima sembra così piccolo e lontano eppure è tutto concentrato in una manciata di km...</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-dSfKyzqoXh4/TlBQwbhnJTI/AAAAAAAABSw/gAHfqOzNC8Y/s903/IMG_6336.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="179" src="http://4.bp.blogspot.com/-dSfKyzqoXh4/TlBQwbhnJTI/AAAAAAAABSw/gAHfqOzNC8Y/s320/IMG_6336.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">come spesso mi accade non capisco come l'uomo sia riuscito nell'impresa di costruire delle carrabili in simili posti.. </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-K5Lt6vbLxIM/TljQFDgaChI/AAAAAAAAFVE/icWvrjvHb3M/s640/DSC02708.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-K5Lt6vbLxIM/TljQFDgaChI/AAAAAAAAFVE/icWvrjvHb3M/s320/DSC02708.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">il verde irreale e le malghe che incontriamo ci cullano tra sensazioni olfattive contrastanti, il profumo dolce acidulo delle erbe montane che dopo una svolta lascia spazio all'acre odore delle stalle dei bovini in alpeggio. La montagna in questo è maestra di sensazioni mai uguali e sempre dissimili, lo stesso posto segue le stagionalità e anche nella stessa stagione è mutevole e sorprendente.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La discesa verso Mayrhofen a volte è veramente ripida e le wiederoste piazzate qui e la non facilitano di certo il compito per chi è in moto.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Giunti in valle la nuova salita verso una vecchia conoscenza, la Gerlos Straße, i suoi primi ampi tornanti portano al poderoso allungo del bosco per raggiungere Gmünd, ove tocca prestare attenzione, la strada incita ad una guida che non va molto d'accordo con l'asfalto spesso umido. L'altopiano lo si raggiunge attraversando prima l'abitato di Gerlos e poi proseguendo verso i curvoni velocissimi che passano davanti alla diga, qui spesso le mucche sostano in mezzo alla sede stradale, tanto per rendere più "impegnativo" il passaggio </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.anikaos.com/040-onion_msn_smilies/1-onion_pictures_gallery/onion_pictures_gallery-07.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" src="http://www.anikaos.com/040-onion_msn_smilies/1-onion_pictures_gallery/onion_pictures_gallery-07.jpg" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">il tratto impegnativo delle Krimml Wasserfalle è molto vicino, paghiamo anche qui il pedaggio e proseguiamo... </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Le cascate sono tra le più alte d'Europa per salto complessivo, mentre la Pinzgau langue placida sotto il nostro sguardo:</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-D_-YuIU491U/TlBQ1zptVjI/AAAAAAAABSw/FAd38xv4vV4/s903/IMG_6340.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="179" src="http://3.bp.blogspot.com/-D_-YuIU491U/TlBQ1zptVjI/AAAAAAAABSw/FAd38xv4vV4/s320/IMG_6340.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-dqbYZRVitOE/TlBQ3CO0chI/AAAAAAAABSw/wnE59zjfx7E/s903/IMG_6341.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="179" src="http://1.bp.blogspot.com/-dqbYZRVitOE/TlBQ3CO0chI/AAAAAAAABSw/wnE59zjfx7E/s320/IMG_6341.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La vallata scorre veloce fino a Mittersil ove seguiamo per il Thurn pass, più simile ad un'autostrada curvosa che ad un passo montano, ma d'altronde con poco meno di 1300 mt è transitabile anche in inverno.. </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Kitzbuhel non è altro che una veloce sosta benzina mentre noi proseguiamo per Saalfenden am Steinernen meer.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Questo tratto di strada è poco più di un veloce tratto di raccordo tra Kitz e l'inizio del Dientner Sattel prima di arrivare a Bishofshofen.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Il Dientner Sattel assieme al Filzen Sattel che lo precede è una strada montana tenuta in modo eccellente, peccato sia un po trafficata e percorsa anche da mezzi pesanti ma il paesaggio è da mozzare il fiato, l'imponenza dei monti qui spettacolare, il piacere della guida poi è tale che nessuno di noi tre ha pensato di fermarsi per fare una foto.... </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Bishofshofen compare dopo una ripida discesa su un nastro d'asfalto che bacia la parte più scoscesa della vallata.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Cittadina industriale con grosse aziende Bishofshofen verrebbe letteramente divorata via dal nostro passaggio se non fosse che la mia infallibiltà di guida fosse stata colta in fallo ed aiutata dal navigatore di Luca.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Una volta rientrati sulla retta via decido di modificare il nostro percorso, siamo decisamente in orario e Radstadt potrà pure aspettarci ancora qualche ora, Hallstatt( il borgo più bello d'Austria e tra i più belli del mondo, tanto che i cinesi ne stanno costrendo una copia ) ci attende.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Percorriamo velocemente la Lammertal fino al bivio che ci condurrà a Gosau...</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">qui riceviamo uno dei più bei regali della giornata.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Una strada immersa in un fitto bosco con una serie di curve in contropendenza che nemmeno il più folle dei costruttori avrebbe potuto immaginare così. Semplicemente meravigliosa, il solo filtra tra i rami rendendo tutto maculato.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Luci, ombre ed ancora luci a farci da severi guardiani ammonitori al nostro incedere sempre più veloce. il Paß Gschütt è un passo minore a nemmeno 1000 mt di quota ma in quanto goduria di guida ha avuto pochi rivali in questo viaggio...</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">L'Hallstatter see appare come al dischiudersi di un sipario teatrale, la natura ha così tanti modi di stupirci, non crederesti possibile che dopo un percorso così intimamente chiuso in mezzo alle montagne ci possa essere un panorama di così ampio respiro... Semplicemente meraviglioso.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La carrabile corre a diversi mt sul livello del lago e mi chiedo dove sia Hallstatt, sono anni che voglio visitarla ma non ne ho mai avuto la possibilità, stavolta non me la perdo. Piccolo tunnel, le indicazioni danno il borgo dopo una svolta a sinistra... </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Parcheggio Hime e mi viene quasi una risata beffarda. Questo luogo ha qualcosa di magico, è così bello e perfetto da sembrare irreale... </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zBO5x3VGeXY/TupZNK6KlvI/AAAAAAAAF7o/vBC6gaDLv0k/s800/IMG_1896.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-zBO5x3VGeXY/TupZNK6KlvI/AAAAAAAAF7o/vBC6gaDLv0k/s320/IMG_1896.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-_BALtyQMW7g/TupZN0jPJvI/AAAAAAAAF7s/FTC5zPPPC4E/s512/IMG_1912.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-_BALtyQMW7g/TupZN0jPJvI/AAAAAAAAF7s/FTC5zPPPC4E/s320/IMG_1912.JPG" width="180" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZDhZfz9F3kM/TlBRREQjgNI/AAAAAAAABSw/xIgBoo6Gaik/s903/IMG_6355.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="179" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZDhZfz9F3kM/TlBRREQjgNI/AAAAAAAABSw/xIgBoo6Gaik/s320/IMG_6355.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Ci rifocilliamo con uno dei migliori bratwurst mai mangiati ed un'ottima birretta, ripartiamo per raggiungere Radstadt, percorriamo tutta la sponda sud del lago molto più amichevole della sponda ovest, difatti qui ci sono anche dei campeggi con tanto di spiagge. Ci dirigiamo verso il Kopen pass, altro luogo sorpresa, quando segui le indicazioni hai l'impressione che non ci possa essere un passaggio da quella parte, hai la netta sensazione che andrai a sbattere contro un'invalicabile parete rocciosa invece anche qui gli ingegneri stradali hanno fatto un miracolo, se non fosse che è molto breve ha qualcosa di sorprendente, dalla percentuale della pendenza, molto elevata alle curve, prima strette e poi in un velocissimo sinistra destra in mezzo ad un bosco meno fitto del Gschütt pass.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Da Pichl in poi la strada si fa di valle e raggiungere Radstadt è uno scherzo.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Anche qui il centro turistico, nonostante sia chiuso possiede la "lavagna magica" tramite la quale verificare la disponibilità degli alberghi ad accogliere tre mototuristi GP per la notte.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Alla fine l'Hotel post sulla piazza principale fa al caso nostro, parcheggio coperto e chiuso per le nostre cavalcature, un'ampia stanza quadrupla ad uso tripla nell'ala nuova dell'albergo ed un'ottima cena, un antipasto di carne, rucola e glassa di aceto balsamico, la zuppa del giorno, dell'ottima carne di maiale con contorno di patate e per chiudere dei meravigliosi Marillenknödel(gnocchi dolci ripieni di albicocche intere e marmellata di albicocche ).</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">usciamo a bere qualcosa per poi rientrare per farci un bel sonno, anche domani il percorso sarà impegnativo.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Continua...</span><br />
<br />Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-48245815496491274762012-06-23T16:56:00.000+02:002012-06-23T16:56:27.625+02:00Alpenstraßen in Österreich 4<br />
<br />
<b>Da Wenns a Zell am Ziller</b><br />
<br />
l'ingresso caldo della reception del Piztalerhof non è mai stato così agognato.<br />
Le due camere non sono recentissime ma offrono in una smagliante pulizia tutto quello di cui abbiam bisogno.<br />
Decidiamo per la mezza pensione anche perchè uscire con il tempo da lupi dal quale siam separati solo dalle belle vetrate vista valle sarebbe folle.<br />
La nostra decisione ci darà ragione, anche perchè la cena sarà qualcosa di molto buono, a partire dal buffet libero per gli antipasti e le insalate freschissime e gustosissime, passando per un'onesta zuppetta di verdure, avere un apice con il maiale arrosto con i funghi e patate arrosto( speziate in modo molto peculiare) e finire in un dessert al cucchiaio degno di nota. Il tutto innaffiato dalla sempre ottima birra austriaca.<br />
La nottata passa tranquilla e le previsioni del tempo ci danno ben poche speranze che il tempo, almeno per la mattinata, muti in modo sensibile. Stupidamente non chiediamo subito di poter soggiornare 2 notti invece che una, ad averlo fatto alla sera precedente avremmo avuto la disponibilità delle camere, così invece siamo costretti a riprendere il nostro viaggio, non prima di una succulenta colazione, veramente eccellente per qualità e quantità( in questo il Piztalerhof è decisamente consigliato ).<br />
Riempito lo stomaco di ogni ben di Dio, dolce e salato, domandiamo entro che ora dovremo liberare le camere sperando che la pioggia ed il livore all'esterno ci diano una tregua nelle prossime 2 ore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-qgLh0F_q1Jk/TljPluKpiuI/AAAAAAAAFUA/u3dq2wT46Vo/s640/DSC02691.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-qgLh0F_q1Jk/TljPluKpiuI/AAAAAAAAFUA/u3dq2wT46Vo/s320/DSC02691.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
la situazione meteo è drammaticamente bagnata...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-xGi1xYkPEjI/TupZFiNNQKI/AAAAAAAAF60/rapNgfiThdQ/s800/IMG_1799.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-xGi1xYkPEjI/TupZFiNNQKI/AAAAAAAAF60/rapNgfiThdQ/s320/IMG_1799.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
qui si vede in che condizioni eran le strade<br />
<br />
Sono quasi le 11:30 e ormai siam pronti a ripartire, vanno caricati solo i bagagli sulle moto e poi via, sotto una pioggia battente.<br />
La Piztal scorre di nuovo sotto le nostre gomme e l'asfalto raschiato inondato d'acqua mi fa guidare sulle uova con la spiacevole sensazione di non aver controllo sulla direzionalità della moto nonostante l'andatura blanda dettata dalle condizioni meteo.<br />
Siamo di nuovo sulla fondo valle 171 che corre parallela alla E60, l'autostrada che collega Bregenz ad Innsbruck, per nostra fortuna questo bagnatissimo calvario dura poco, fino alla svolta per Ötz sui primi curvoni veloci della Ötztal, peccato per il tempo veramente infame, piove in modo intenso ma non violento, condizioni veramente fastidiose.<br />
Qui Luca prende il comando dello sparuto, e pure un po bagnato, gruppetto. Svoltiamo in direzione Küthaisattel e ho una sorta di deja vu, la valle ancora ampia prende le sembianze di una meravigliosa platea vista da un improvvisato ed ipotetico palcoscenico. Lo spettacolo è grandioso complice le basse nuvole cariche d'umidità e l patina lucida generata dalla pioggia.<br />
La L237 sale con cipiglio sul lato di questa montagna e regala scorci di valle ampi maestosi fin quando non si infila in una stretta gola in un fittissimo bosco. Non riesco a capire se sono io ad essere poco incline alla guida sul bagnato o se è un insieme di fattori che mi fanno perdere il contatto con i miei amici.<br />
Tutto ciò però mi fa apprezzare ancor di più le condizioni estreme in cui mi trovo, l'odore del bosco, di terra, di erba bagnata riempono sempre l'anima di impressioni contrastanti, vorresti poter percorrere questo nastro d'asfalto con un bel sole splendente eppure, sfidare gli elementi in modo così plateale rende questo incedere una sfida d'altri tempi.<br />
Verso la cima il Küthaisattel assume un aspetto inospitale, complice il panorama roccioso ed il meteo decisamente avverso. La calata verso Axam prima e Mutters dopo la percorriamo in modo spedito nonostante tutto. Devo assolutamente tornarci con il meteo stabile. Non è un percorso lungo ma decisamente piacevole.<br />
Da Mutters giungiamo ad Innsbruck e di li il trasferimento sulla ritrovata 171 è una noia mortale sotto la pioggia fino alla svolta per la Zillertal.<br />
Qui finalmente la pioggia comincia a calare per infine smettere al nostro arrivo a Zell am Ziller.<br />
Anche qui l'ottimo servizio dell'ente turistico ci permette di trovare una gasthof decisamente a modo ad un prezzo onesto, il Rosengarten.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-iPh2w1Epn3g/TupZG3vMZoI/AAAAAAAAF68/B1UtMylWveE/s800/IMG_1803.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-iPh2w1Epn3g/TupZG3vMZoI/AAAAAAAAF68/B1UtMylWveE/s320/IMG_1803.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
panorama dal balcone dell'albergo<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-eDno27vA9vQ/TljPrfllXrI/AAAAAAAAFUQ/wuzvg-zdf_A/s640/DSC02695.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="248" src="http://1.bp.blogspot.com/-eDno27vA9vQ/TljPrfllXrI/AAAAAAAAFUQ/wuzvg-zdf_A/s320/DSC02695.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
simpatico effetto "residuo" della pioggia sul tetto di una VW Passat<br />
<br />
Visto che sono appena le 15 e che ha finalmente smesso di piovere decidiamo di farci una doccia e far due passi in questa famosa località turistica del Tirolo.<br />
Piccolo paesino dai connotati tipicamente montani con tanto di lungo fiume molto gradevole.<br />
Ci sediamo al Cafe Conditorei Gredler dove ci rifocilliamo con dolci e cappucini.<br />
Assistiamo anche al ritorno della rediviva pioggia al coperto della terrazza della pasticceria.<br />
Il fuggi fuggi generale dei pedoni ha sempre un non so chè di ridicolo, come se lo scapicollarsi alla ricerca di un posto all'asciutto consentisse di bagnarsi di meno..<br />
Apriamo la serata, una volta passato l'ennesimo ed ultimo scroscio di pioggia, presso il ristorante macelleria della Pension Mühlbacher, che non ci permette di ordinare piatti caldi perchè la cucina era chiusa da 5 minuti.... Alla fine ci rifacciamo dello sgarbo subito senza colpo ferire.<br />
Per loro errore ci fan pagare solo il bere e quindi risparmiamo qualche soldino.<br />
Luca e Mauro, concludono la giornata nella Stübe dell'albergo mentre io, decisamente provato dalla giornata odierna mi infilo in branda ben consapevole che domani ci aspetterà quello spettacolo naturale della Zillertaler Hochalpenstraße.<br />
<div>
<br /></div>
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Continua....</div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-42440281736861825712012-06-23T16:28:00.002+02:002012-06-23T16:53:12.601+02:00Alpenstraßen in Österreich 3<span style="background-color: black; color: #cccccc;">un po in ritardo aggiungo un capitolo alla saga delle strade d'alta quota....</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<h4>
<b style="background-color: white;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;">Da Galtür a Wenns</span></b></h4>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Sveglia di buon mattino, una colazione tipicamente austriaca ma in questo abbiam visto di meglio in questi anni a zonzo per le Alpi, la preparazione dei bagagli e delle nostre fide cavalcature.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Siamo pronti, l'aria è limpida fresca e frizzante, i primi turisti sono già in giro per le vie di Galtür mentre noi ci apprestiamo a lasciarla.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Ogni volta che sono qui non riesco a non pensare all'immane tragedia dell'inverno del 1999 quando un accumulo di oltre 4 mt di neve si staccò generando una delle più poderose e devasanti valanghe degli ultimi 20 anni. 31 persone persero la vita ed il paese fu quasi raso a suolo. Impressionante vedere come di tutto quello non ci fosse traccia nemmeno ¾ anni dopo. Ora Galtür e Ischl sono due splendide località sciistiche della valle del Paznaun, che assieme al gruppo del Silvretta ed all'omonima strada sono un paradiso naturale sia estivo che invernale.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Dopo questa piccola digressione riprendo le redini del nostro trio e scendiamo verso valle.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Ho già avuto modo di descrivere questa bella ed ampia vallata che al calare della quota tende a diventare sempre più verdeggiante ed a stringersi in un abbraccio ove le curve si fanno più interessanti. In un certo punto qualche km prima di di Pians vediamo la strada che faremo di li a poco al di la del fiume.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Pur essendo mattino presto alla Handl Tyrol fervono i lavori alla produzione di salumi ed il profumo di affumicato titilla i sensi.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">le indicazioni verso Sankt Anton ci riportano a percorrere l' Arlbergstraße prima ed il Flexenpaß dopo per arrivare di nuovo a Warth.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-oEs6hrEKg-s/TupY07gSdMI/AAAAAAAAF5E/6K0SjGZv9sM/s800/IMG_1557.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-oEs6hrEKg-s/TupY07gSdMI/AAAAAAAAF5E/6K0SjGZv9sM/s320/IMG_1557.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">io su un tornante del Flexenpaß</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Stamattina il traffico è decisamente più scorrevole e mi ritrovo a far strada sulla Lechtal straße rincorrendo le indicazioni per l'Hantenjoch, un passo secondario che non vedo l'ora di scoprire.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La discesa da Warth è splendida, l'altopiano digrada dolcemente verso la vallata e se prima i velocissimi curvoni dalla carreggiata larghissima e perfetta istigano al deliquere, poi la vallata meno sinuosa ma maestosa muta il motosportivo in un mototurista che gode dello splendido panorama.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Il passaggio dalla 198 alla L266 è talmente “invisibile” che i miei due compagni di viaggio proseguono senza accorgersi dell'indicazione di svolta a destra.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Non sarà la prima volta che i due “distratti” presi da frenesia da curve si “perderanno” lasciando il sottoscritto con la classica espressione da manga giapponese... </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.anikaos.com/040-onion_msn_smilies/2-onion_pictures_gallery/onion_pictures_gallery_27.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.anikaos.com/040-onion_msn_smilies/2-onion_pictures_gallery/onion_pictures_gallery_27.jpg" /></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">L'approccio all'Hantenjoch è disorientante, da come mi ero documentato mi sarei aspettato qualcosa di diverso invece il primo tratto è molto tortuoso e si disiega molto lentamente con un filo del telefono annodato prima di essere svolto. Il bosco e la natura sembrano voler inghiottire la già ridotta sede stradale ed i tanti mototuristi tedeschi ed austriaci spesso ci fanno da tappo non senza stupidità. Ad onor del vero di cotali stupidi ne abbiam trovati veramente pochi. La carrabile continua a salire stretta e sinuosa verso la cima del passo ai quasi 1900 mt dell' Hantenjoch.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-sdgGxEcWePY/TupY2aa2iLI/AAAAAAAAF5M/OSPZ8z8X81E/s800/IMG_1588.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-sdgGxEcWePY/TupY2aa2iLI/AAAAAAAAF5M/OSPZ8z8X81E/s320/IMG_1588.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Ci fermiamo per una sosta rinfrescante e per fare due foto al maestoso paesaggio che ora riconosco nelle mie “preparazioni” pre-viaggio.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-M3SU-5xzRzE/TupY1Yv3-bI/AAAAAAAAF5I/UeWuKF-Z6gk/s800/IMG_1587.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-M3SU-5xzRzE/TupY1Yv3-bI/AAAAAAAAF5I/UeWuKF-Z6gk/s320/IMG_1587.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">piccola ospite sulla mia mano...</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">È la tipica valle morenica tanto che che ha una forma ad “U” quasi perfetta. Un lato della valle è totalmente occupato dai detriti rocciosi che sono controllati da sensori per evitare rovinose frane sulla sede stradale, l'altro da verdeggianti pascoli per le numerose mucche in alpeggio.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-A1ziqaSCdEM/TupY31kT4ZI/AAAAAAAAF5Y/sIEInNhNS40/s800/IMG_1609.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-A1ziqaSCdEM/TupY31kT4ZI/AAAAAAAAF5Y/sIEInNhNS40/s320/IMG_1609.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">I detriti morenici sulla destra..</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-9MSPGm7OVgM/TupY4kS1CZI/AAAAAAAAF5c/2LKTWglhjjs/s800/IMG_1612.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-9MSPGm7OVgM/TupY4kS1CZI/AAAAAAAAF5c/2LKTWglhjjs/s320/IMG_1612.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La discesa verso Imst si da a volte ripidissima a volte dolcemente “appesa” alla montagna per finre di nuovo nel verde più intenso e profondo della Kalfesinerwald. Giunti a d Imst consultiamo la mappa sullo SmartPhone di Luca scoprendo che dovevamo prendere la direzione opposta, che smacco per un navigatore esperto come me.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Mi riprendo subito dopo imboccando la Piztal in direzione Wenns per poi proseguire per Piller e giungere nella Kaunertal, escursione non prevista nell'itinerario ufficiale ma da me fortemente voluta ( grazie Dru ).</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La Piztal sarebbe magnifica, o meglio lo è, peccato che in un tratto di strada goduriosissimo abbiano “grattugiato” l'asfalto, pratica del tutto idiota se non pericolosa per tutti i mezzi di trasporto, il che rende le strade in caso di pioggia delle trappole sovente mortali.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Detto questo il paesaggio è favoloso, montagne verdissime costellate di numerosi paesini da cartolina.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">All'altezza di Wenns il bivio che divide la Piztaler straße dalla Piller straße, su quest'ultima si comincia a salire di quota in modo ben più deciso ma siccome l'ora si è già fatta critica decidiamo per una sosta pranzo in una piccola gasthof appena entrati nell'abitato.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Ordiniamo, per cominciare, tre Stiegl ( l'ottima birra salisburghese ) e poi tre bratwürst con pane e rafano fresco macinato, una delizia. Alla fine della nostra sosta prandiale scopriamo che in nonnetto che la gestisce non è poi tanto rincitrullito come voleva farci credere, complice la l'idioma germanico fa finta di non capire che ci deve cambiare i 5 euro di resto e li voleva per se come mancia, furbastro.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-RSRh5ItuGTU/TupY5WZsRDI/AAAAAAAAF5g/xZVBNROewJc/s800/IMG_1621.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-RSRh5ItuGTU/TupY5WZsRDI/AAAAAAAAF5g/xZVBNROewJc/s320/IMG_1621.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">la pausa pappa... </span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Riprendiamo la nostra salita per i tornanti stretti e tortuosi della Piller, una strada che ha qualcosa di ancestrale e storico per come la natura ha permesso all'uomo di “scolpirla”. Il Gachen Blik miete sempre la mia anima, un belvedere così unico sulla valle dell'Inn ha qualcosa che smuove dentro, non ti lascia mai indifferente. Complice il sole l'Inn li sotto sembra un nastro di metallo lucente che serpeggia in mezzo alla valle, profonda tra i monti che la proteggono da molto vicino.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-COgLcB-Cx_o/TupY7UBcY2I/AAAAAAAAF5s/yP42apVFWIA/s800/IMG_1641.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-COgLcB-Cx_o/TupY7UBcY2I/AAAAAAAAF5s/yP42apVFWIA/s320/IMG_1641.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Direzione Fließ, pochi km ancora e siamo sulla strada di scorrimento veloce che ci accompagnerà fino a Prutz, dove la Kaunertaler straße ci regalerà altre emozioni.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Di ben altro calibro le emozioni che mi danno gli sguardi corrucciati dei due poliziotti austriaci, vero è che ero in sorpasso su una colonna di auto semi ferme, però non stavo facendo manovre azzardate.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La Kaunertal è una riserva naturale dove è possibile attraversare tutti gli ambienti montani dal bosco di latifoglie alla montagna di tipo glaciale( qui d'inverno si scia sul ghiacciaio che porta ai 3108 mt del Karlsjoch ).</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">La strada è a pagamento come molte altre in Austria ma gli 11 euro sono spesi alla grande sia per il materiale che ti viene consegnato al casello d'ingresso, sia per lo spettacolo naturale incredibile.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">In principio il nastro d'asfalto segue il punto più depresso della valle ed essendo la stessa quasi del tutto rettilinea non ci sono moltissime curve da affrontare con piglio sportivo, però va detto che lo spettacolo naturale è immenso.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-1e4Y6fbmmI4/TljPdPPUzXI/AAAAAAAAFTo/tBbHsy_8I_s/s640/DSC02685.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-1e4Y6fbmmI4/TljPdPPUzXI/AAAAAAAAFTo/tBbHsy_8I_s/s320/DSC02685.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Il primo gradino naturale lo si supera con la diga che crea il Gepatsch Stausee, un lungo e stretto lago glaciale che poi la strada costeggia serpeggiando fino al torrente che lo alimenta.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Qui si è al di sotto di un vero e proprio arco alpino che abbraccia la vista a più di 300°.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rvRNNZwya4E/TljPOZVG9dI/AAAAAAAAFTE/vcHw36kKoXU/s640/DSC02676.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-rvRNNZwya4E/TljPOZVG9dI/AAAAAAAAFTE/vcHw36kKoXU/s320/DSC02676.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Mi sono chiesto dove ci avrebbe portato ora la carrabile, sempre di ottima qualità con punti panoramici degnamente segnalati. Il primo tratto della salita non vede praticamente rettilinei e la vegetazione comincia ad essere mista di conifere ed arbusti con scorci sulla vallata da mozzare il fiato.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-pfrVculdMHY/TljPMV8f7wI/AAAAAAAAFTA/KgbOGlIzwfk/s640/DSC02675.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-pfrVculdMHY/TljPMV8f7wI/AAAAAAAAFTA/KgbOGlIzwfk/s320/DSC02675.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-htBNTd67jSk/TljPVvPOFjI/AAAAAAAAFTU/2QgOSqID8as/s640/DSC02680.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-htBNTd67jSk/TljPVvPOFjI/AAAAAAAAFTU/2QgOSqID8as/s320/DSC02680.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Poi un primo altipiano morenico, dove loro, le vere regine delle alpi ruminano sovrane e curiose al nostro ed altrui passaggio.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1_Iu8wC5w3k/TljO7XBDR_I/AAAAAAAAFSg/XZ0xeAzMWSU/s640/DSC02667.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-1_Iu8wC5w3k/TljO7XBDR_I/AAAAAAAAFSg/XZ0xeAzMWSU/s320/DSC02667.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Successivamente anche l'erba lascia il passo alla nuda roccia ed infine, nonostante sia agosto arriviamo ai 2750 mt del piazzale degli impianti di risalita al ghiacciaio dove le nevi perenni sono ancora presenti.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-ecvf8v5r2oc/TupY-FvdyBI/AAAAAAAAF58/bh0OhJfxfdg/s800/IMG_1680.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-ecvf8v5r2oc/TupY-FvdyBI/AAAAAAAAF58/bh0OhJfxfdg/s320/IMG_1680.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-aa7xhuR3I88/TupY-8kzNRI/AAAAAAAAF6A/jxP_mBYl6IU/s800/IMG_1683.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-aa7xhuR3I88/TupY-8kzNRI/AAAAAAAAF6A/jxP_mBYl6IU/s320/IMG_1683.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Dopo una breve pausa a leggere le spiegazioni sul come si vorrebbe preservare il ghiacciaio ai posteri, riprendiamo a scendere e decidiamo di farlo a motore spento per godere dei rumori della natura e della montagna.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-iSO-Gxf_bXY/TupZBxWtchI/AAAAAAAAF6U/8SS2Yyr_XBk/s800/IMG_1754.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-iSO-Gxf_bXY/TupZBxWtchI/AAAAAAAAF6U/8SS2Yyr_XBk/s320/IMG_1754.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Giunti al lago una sosta per dissetarci è d'obbligo e qui incontriamo una serie di famiglie con tanti bambini chiassosi.. pensando a voce alta esclamo: “ questi qui sono sicuramente ragazzini italiani, solo noi siamo capaci di tanto baccano..”</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">ed in effetti una delle mamme li vicino mi conferma la cosa, dopo una simpatica e piacevole chiacchierata ci spariamo una birretta( Luca ), un Radler ( io ) ed una mineralwasser ( Mauro ).</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">A questo punto l'orizzonte del cielo si fa minaccioso e suggerisco di ripartire al più presto per arrivare in Öztal, dove avevo programmato di dormire.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-8cAyZA6lpUg/TupZCnCYfbI/AAAAAAAAF6Y/6Xr-ucxN-pQ/s800/IMG_1768.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-8cAyZA6lpUg/TupZCnCYfbI/AAAAAAAAF6Y/6Xr-ucxN-pQ/s320/IMG_1768.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Stavolta per velocizzare il rientro e per non incontrare di nuovo la Polizei facciamo la Kaunerstraße che ci riporterà al Gachen Blick prima e a Wenns dopo. La Kaunerstraße è decisamente ostica, molto stretta, poco più di un sentiero asfaltata in modo approssimativo in alcuni punti e percorsa da numerosi mezzi agricoli che lasciano sulla sede stradale brecciolino e sporcizia varia.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Certo che osservare la valle dell'Inn da un altro privilegiatissimo punto d'osservazione non ha prezzo, intanto comincia a piovere....</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">cerchiamo di velocizzare le operazioni ma giunti a Wenns la pioggia si fa decisamente intensa.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Arriviamo ad Artz e li cerchiamo una sistemazione per la notte che nel frattempo si avvicina complice una sosta benzina. Ad Artz purtroppo non ci sono alberghi liberi e quindi risaliamo sino a Wenns dove, dopo aver consultato il sempre valido servizio turistico austriaco, veniamo messi in contatto con una possibile sistemazione.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-PRtNSyVjWCg/TupZELhv5dI/AAAAAAAAF6o/qeGawkjp1z8/s800/IMG_1796.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: black; color: #cccccc;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-PRtNSyVjWCg/TupZELhv5dI/AAAAAAAAF6o/qeGawkjp1z8/s320/IMG_1796.JPG" width="320" /></span></a></div>
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Panorama di Wenns dall'albergo...</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">Alla fine nemmeno loro avranno posto ma fortunatamente al Pitztaler Hof hanno due camere per la notte.</span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span><br />
<span style="background-color: black; color: #cccccc;">continua...</span><br />
<br />Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-48232117128133034512012-03-04T23:58:00.000+01:002012-03-04T23:58:36.482+01:00Incomprensioni<div>
Sarebbe bello essere capaci di lasciar che le cose accadano, che ci scivolino addosso infischiandocene delle conseguenze ma il più delle volte non ne siamo poi così avvezzi.</div>
<div>
Credo che le aspettative, proprie verso gli altri e degli altri verso di noi, siano il più delle volte causa di incomprensioni, nella migliore delle ipotesi e di bruschi risvegli in altre.</div>
<div>
Purtroppo sembro nutrirmi di aspettative e negli ultimi tempi mi sta capitando una partita avariata che mi riporta alla realtà suon di ceffoni subiti con guanti chiodati. </div>
<div>
Le persone non sono mai quello che vorremmo fossero o meglio, si avvicinano a quello che vorremmo per poi deluderci immancabilmente. Solo in rari casi capita che qualcuno riesca ad essere quasi sempre sulla propria lunghezza d'onda, un'ancora di salvezza alle convinzioni, un'isola felice dove confrontarsi senza sentirsi inadeguati.</div>
<div>
Ci sono persone che fanno della sincerità e della schiettezza le loro armi vincenti, è il loro parere ed il loro giudizio, sempre obbiettivo, che cerchiamo in determinate situazioni, sapendo che se abbiamo sbagliato loro lo diranno in modo diretto senza troppi giri di parole.</div>
<div>
Persone che invece sono fin eccessivamente pudiche nell'esprimere quel che pensano ma è quando scopri che hanno compreso il fulcro del problema cercando di indicarti la direzione che le apprezzi appieno.</div>
<div>
Persone che invece hanno nella testardaggine il loro limite e la loro forza, la loro mancanza di obbiettività a volte è foriera di allontanamenti, già vissuti sulla propria pelle in passato, che non fanno altro che minare una forte e duratura amicizia per delle sciocchezze. </div>
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Persone con cui hai avuto la sensazione di aver trovato immediatamente una sintonia speciale che si tramutano in persone poco attente ai dettagli e poco inclini alla sensibilità, tanto vicine quando hanno bisogno ma tanto lontane nel momento del proprio bisogno.</div>
<div>
Poi ci sono quelle persone che si ha l'impressione che impattino meno a livello emotivo nella propria vita ma che con la loro amicizia riescono a farci vedere i diversi aspetti di una situazione che per la disillusione del momento non riusciamo a vedere che da un solo lato della medaglia.</div>
<div>
L'orgoglio è il secondo grande accusato in questo personale processo a stati d'animo e sensazioni.</div>
<div>
Spesso quando si discute con qualcuno ci si lascia alle spalle una situazione di stallo che ci fa allontanare dalle persone.</div>
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L'orgoglio ci fa pensare: "Perchè dovrei essere io a fare il primo passo, non sono stato io ad insultare e ferire!".</div>
<div>
Il tentativo andrebbe sempre fatto, per il beneficio del dubbio o quanto meno per dare la possibilità all'interlocutore di dire la sua, di farlo render conto di un eventuale torto fatto o semplicemente per arrivare alla conclusione di non essere stati capiti sin dall'inizio, di aver sopravvalutato le sue capacità di comprensione ed empatia e di arrivare così all'allontanamento definitivo. Qui di nuovo l'aspettativa rende irritante la percezione di aver spesso dato senza aver ricevuto nemmeno del calore umano. Esser sempre stati presi per il cretino di turno che aveva fiducia, si insinua lentamente tra le pieghe del proprio cervello. Certe manifestazioni di stima vengono lentamente metabolizzate come un banale e nemmeno troppo fantasioso specchietto per allodole che non si aveva la voglia di vedere.</div>
<div>
Alla fine nel mio personalissimo caso continuo a ripensare a lungo alla cosa, spesso con una sensazione di profondo malessere, mentre per gli altri il più delle volte il discorso è già stato tumulato sotto la lapide dei discorsi chiusi.</div>
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Mi piacerebbe sbagliarmi e solo il tempo mi dirà se sarà così.</div>
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<br /></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-43861133827801247792012-01-20T22:30:00.000+01:002012-01-20T22:30:13.111+01:00Alpenstraßen in Österreich 2<br />
Dal Flexenpass al Silvretta.<br />
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Il primo tratto in leggera salita ci porta ad un balcone naturale, con tanto di parcheggio annesso sulla valle sottostante, l'asfalto ha grana piuttosto grossa e non un buon grip.<br />
Passiamo rapidi senza far foto( quelle che vedete le abbiam scattate il giorno seguente ma avrò di che raccontarne più in la ) e le gallerie "opercolate" lasciano la possibilità allo sguardo di spaziare su panorami mozzafiato. Il passo in se è a poco meno di 1800 mt, e e lo si attraversa appena dopo l'ultima galleria per arrivare in un'ampia vallata morenica dove Zürs giace solitaria.<br />
Lo snaturamento di questa località è palese, grossi alberghi pluristellati presidiano i loci più prossimi agli impianti di risalita e immagino questo posto debitamente innevato e affolato.<br />
Questa immagine stride fortemente con la scarsità di persone presenti in un weekend di metà agosto.<br />
Da Zürs arrivare a Lech è un tiro di schioppo rapidissimo, una veloce e sinuosa statale, da percorrere per lo più in due lunghe ma luminose gallerie (grazie ad aperture sul lato sinistro ) che affiancano un ruscello montano. Lech a differenza di Zürs è un vero e proprio borgo con caratteristiche baite, tutto appare perfetto e curatissimo, non per altro è una delle località più esclusive per lo sci invernale.<br />
Proseguiamo sulla strada statale che costeggia una profonda gola e qui la sede stradale si fa stretta a tortuosissima, dipanandosi in mezzo a foreste di abeti, purtroppo il fine settimana di ferragosto ci fa trovare un po di traffico da turisti anche qui e l'orografia ed la tracciatura della sede stradale non aiutano di certo nel sorpasso.<br />
Giungiamo a Warth piccolo borgo del Bregenzwald e piccola comunità Walser di origine elvetica, a costo di sembrar ripetitivo anche in questo luogo la posizione naturale per chi ha scelto di insediarsi qui è stupefacente, una vista a 360 gradi sui monti circostanti.<br />
TomTomDru prosegue imperterrita ed ad un incrocio a T con vista mozzafiato( stavo per fare un lungo per quanto imbambolato dal panorama ) gira a sinistra direzione Hochtannbergpass.<br />
Ricominciamo a salire molto dolcemente dai 1440 mt di Warth ed in pochi scorrevolissimi km giungiamo sul passo, che coincide con una grande radura con laghetto annesso e grossa funivia.<br />
La Bregenzerwaldstraße comincia la sua fase discendente infilandosi di nuovo nel bosco e 2 primi tornanti dimostrano di che pasta sarà fatto l'avvicinamento al Faschinajoch.<br />
Qui tutto si restringe e complice un cielo azzurro ma con una leggera patina di umidità gli alberi appaiono come se avessero dei contorni sfocati e la luce del sole crea lame lucenti da dietro i monti.<br />
Appena superata Neßlegg un primo gran tornante non fa che da gustoso preludio a quello che natura e uomo a volte riescono a creare.<br />
Schröcken appare ben sotto di noi che arriviamo apparentemente sul nulla, invece c'è un viadotto-tornante che inquadra uno scorcio che a parole non riesco a descrivere.<br />
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<a href="http://img28.imageshack.us/img28/75/dsc02913risoluzionedeld.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://img28.imageshack.us/img28/75/dsc02913risoluzionedeld.jpg" width="320" /></a></div>
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Purtroppo essendo in ritardo sulla tabella di marcia( alcuni di noi sarebbero rientrati in Italia ) abbiam proseguito a malincuore l'avvicinamento ad Au. A poco poco i grossi gradoni naturali che dal passo ci separavano dal piatto altopiano di Au vengono superati e di concerto anche il bosco fitto lascia spazio ad ampi pascoli e terreni coltivati.<br />
La graziosa Au viene attraversata in un battibaleno e la salita verso il Faschinajoch può serpeggiare, che sfiga nemmeno un rettilineo, verso i 15oo scarsi del passo che superiamo brillantemente per poi fare una sosta che dire panoramica è poco..<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-7raIbJxgG7w/TupYu21y70I/AAAAAAAAF4c/PCjPMvbk928/s800/IMG_1427.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-7raIbJxgG7w/TupYu21y70I/AAAAAAAAF4c/PCjPMvbk928/s320/IMG_1427.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-n4YgGk_Itmw/TupYvTY5n_I/AAAAAAAAF4g/HSNaMwyp0fk/s800/IMG_1429.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://1.bp.blogspot.com/-n4YgGk_Itmw/TupYvTY5n_I/AAAAAAAAF4g/HSNaMwyp0fk/s320/IMG_1429.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ggOnV9kEJw8/TupYwO2Pm-I/AAAAAAAAF4k/WJLqPldG3HU/s800/IMG_1448.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-ggOnV9kEJw8/TupYwO2Pm-I/AAAAAAAAF4k/WJLqPldG3HU/s320/IMG_1448.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-AzcemXPvPaM/TuqW9NsXuWI/AAAAAAAAF98/pd9YNWa1sX8/s800/IMG_1434.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-AzcemXPvPaM/TuqW9NsXuWI/AAAAAAAAF98/pd9YNWa1sX8/s320/IMG_1434.JPG" width="320" /></a></div>
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Curve, esse, tornanti, c'è da avere i giramenti di capo in questa nascosta regione del Vorarlberg, ed il gruppetto composto dai "temerari" ( Dru, Axa e Albi ) che si sono aggiunti agli "ufficiali" ( me medesimo, Luca e Mauro ) procede lungo sentieri che son diventati strade a tratti approssimativi in quanto a manto stradale ma di un gusto nella guida sapido e dal sapore aromatico degli aghi di pino, un non so che di selvaggio.<br />
Nüziders, assieme a Bludenz, è solo una tappa di noiosa pianura prima di quel capolavoro denominato Silvretta Hochalpenstraße, capolavoro ingegneristico che sembra disegnato apposta per far godere il motociclista, qui c'è tutto quello che puoi desiderare in una strada alpina, dallo strettissimo susseguirsi di curve e tornanti ad allunghi da oltre 200 orari(potenziali, si è sempre su una strada aperta al traffico... io l'ho fatta ai XXX però [vietato ai minori ]<br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-i2LlhajtsYg/TlBM_R6LTKI/AAAAAAAABSw/YTiWOs8Gb9c/s912/IMG_6183.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://1.bp.blogspot.com/-i2LlhajtsYg/TlBM_R6LTKI/AAAAAAAABSw/YTiWOs8Gb9c/s320/IMG_6183.JPG" width="320" /></a></div>
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Io e la Dru<br />
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-RwtRtqwB2t4/TupYyNzXJ9I/AAAAAAAAF40/EnvXSLJuvNw/s800/IMG_1494.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://3.bp.blogspot.com/-RwtRtqwB2t4/TupYyNzXJ9I/AAAAAAAAF40/EnvXSLJuvNw/s320/IMG_1494.JPG" width="320" /></a></div>
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da sinistra Mauro, Andrea(AXA), la Dru, il pirla(io) ed Albi.<br />
In Accosciata da corsa da autoscatto Luca<br />
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-zTXclWsdRQo/TupYx-18FfI/AAAAAAAAF4w/mYw6GXBF54A/s800/IMG_1476.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-zTXclWsdRQo/TupYx-18FfI/AAAAAAAAF4w/mYw6GXBF54A/s320/IMG_1476.JPG" width="320" /></a></div>
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Silvretta Stausee con il gruppo del Piz Buin<br />
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-TD_-DqV6jhg/TupYzN72QUI/AAAAAAAAF44/01yWUPYu7Zw/s800/IMG_1496.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-TD_-DqV6jhg/TupYzN72QUI/AAAAAAAAF44/01yWUPYu7Zw/s320/IMG_1496.JPG" width="320" /></a></div>
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la discesa ( mmmmmm non dire la velocità a cui l'hai fatta :-P ) verso Galtür<br />
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Dal lago in cima alla sella del Silvretta scendiamo giù in picchiata, ormai è tardo pomeriggio ed i "temerari" dovranno ancora farsi innumerevoli km per rientrare in Trentino, gli "ufficiali" invece scopriranno come sono organizzati alla grande gli austriaci per la ricerca di un alloggio.<br />
Ci fermiamo per un corroborante caffè con annesso gelatone nel centro di Galtür e poco dopo la Dru ci mostra com'è facile la prassi "ricerca del giaciglio per la notte".<br />
un tabellone luminoso con tutte le possibilità di alloggio dal semplice Garni all'hotel ***** con tanto di telefono( gratuito ) per contattare l'albergatore. Per la modica cifra di 25 euro a testa per pernotto e colazione con garage al chiuso per le moto dormiamo al garni Dorfplatz.<br />
Salutiamo i "temerari" che rientreranno a tarda sera in Italia mentre noi ci prepariamo a mettere le nostre moto del garage ed ad andare a farci una doccia ristoratrice.<br />
Un solo e semplicissimo attraversamento pedonale ci separa dal Gasthof dove abbiamo consumato il nostro momento di sosta.<br />
Alla sera decidiamo di tornare a mangiare li e mai scelta fu più azzeccata per circa 12 euro a testa mangiamo un menù compreso di zuppa, piatto principale e dolce a cui aggiungere l'ottima ed economica birra della Brauerei Fohrenburg di Bludenz.<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZKtBMvdgxZQ/TupYzzmYSCI/AAAAAAAAF48/pnIh7akhdiw/s800/IMG_1517.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZKtBMvdgxZQ/TupYzzmYSCI/AAAAAAAAF48/pnIh7akhdiw/s320/IMG_1517.JPG" width="320" /></a></div>
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uno scatto artistico di Mauro dal balcone del nostro Garni<br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-qD359aHCJ1c/TlBNczqetZI/AAAAAAAABSw/dwgjM16XxFE/s912/IMG_6203.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://1.bp.blogspot.com/-qD359aHCJ1c/TlBNczqetZI/AAAAAAAABSw/dwgjM16XxFE/s320/IMG_6203.JPG" width="320" /></a></div>
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i tre "Ufficiali" con le loro fide cavalcature... il mattino seguente prima della ripartenza.<br />
<br />
Continua.....<br />
<br />
Ad onor di cronaca gli scatti di questo primo giorno sono di Luca e Mauro, ho fatto un piccolo mix perchè di miei non ne avevo. ;-) <br />Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-52292438049641721442012-01-20T22:19:00.002+01:002012-01-20T22:19:42.708+01:00Alpenstraßen in Österreich 1<br />
Anno avaro di ponti naturali, questo ha reso decisamente complicate le mie elucubrazioni itineranti sulle amate Alpi.<br />
La pianificazione sommaria dei percorsi già stimola la salivazione del motosportciclante incallito.<br />
Saranno approssimativamente tra i 2500 ed i 3000 km da compiere in una settimana scarsa.<br />
Saremo, dopo defezioni importanti, solo tre Kawasaki: una Kawalletta in la con gli anni ma sempre con molto appeal e due signorine con qualche anno di differenza e con cm cubici a dividerle una Ninjona 2008 ed una Ninjetta 2011.<br />
Insoma le nostre Signore si chiamano (rigorosamente in ordine alfabetico):<br />
Hime,<br />
Jona 2,<br />
e Motovelocebianca.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-BlTbWBJGdo4/TljN7zcnJvI/AAAAAAAAFQk/QGnRz90JNlo/s720/DSC02636.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://2.bp.blogspot.com/-BlTbWBJGdo4/TljN7zcnJvI/AAAAAAAAFQk/QGnRz90JNlo/s320/DSC02636.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Mauro arriva di venerdì sera in modo da essere pronti alla partenza al sabato mattina del weekend prima di ferragosto.<br />
Luca ci raggiungerò a Zernez ai piedi del Ofenpass.<br />
Il primo giorno avremo la compagnia di diversi amici trentini tra cui la Dru, Albi, Axa, Giuly e Zenith.<br />
Per fortuna Agosto ha deciso di graziarci regalandoci una temperatura gradevolissima ed il trasferimento fino a Chiavenna per una gustosa prima colazione avviene in men che non si dica.<br />
Esordisco con un "Fico, siamo in perfetto orario, anzi anche in anticipo..."<br />
Devo assolutamente imparare a star zitto, ho la capacita intrinseca di tirarmi le sfighe addosso per troppa sicurezza che nemmeno uno jettatore riuscirebbe a fare..<br />
La mia borsa da codone è un po lenta e decido di dare della tensione in più ad i tiranti, peccato che il tutto lo faccia a maniche corte con lo scarico rovente dei 140 km appena percorsi.<br />
Leggero sfrigolio ed odore di pollo bruciato sono il preludio ad un intenso dolore.<br />
Cominciamo bene, tutto il bonus accumulato viene perso inesorabilmente nell'acquisto di pomata contro le ustioni e bende elastiche autoaggrappanti.<br />
Insomma il Maloja e tutta la piana di Samedan scorrono veloci a causa del nostro ritardo accumulato.<br />
Arriviamo a Zernez in ritardo di circa mezz'ora e Luca, la Dru, Albi e gli altri sono li ad attenderci.<br />
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-m8I25eOSCfc/TlBMnV-aksI/AAAAAAAABSw/s3iDpxULTwU/s912/IMG_6170.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://3.bp.blogspot.com/-m8I25eOSCfc/TlBMnV-aksI/AAAAAAAABSw/s3iDpxULTwU/s320/IMG_6170.JPG" width="320" /></a></div>
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Rapidi saluti e via verso Martina, 50 km abbondanti di una strada piuttosto veloce ma a tratti infida con un panorama spettacolare, onestamente mi sono dovuto trattenere dal girare a sinistra a Susch, il richiamo del Fluela è insistente come la propria coscienza oscura, tentatore e maliardo. La voglia di vedere posti nuovi e dove non tornavo da anni vincono la sfida.<br />
Lui sua altezza il Fluela sarà percorso altre innumerevoli volte quest'anno, in fondo è solo un arrivederci no!?<br />
Scuol, capoluogo della bassa Engadina appare come su una terrazza esposta al sole di Sud est, posizione invidiabile, un palcoscenico privilegiato sulla gola creata nei millenni dall' Inn, quell' Inn che da il nome ad una località poco nota nelle Alpi, tale Innsbruck.<br />
Il confine di stato tra Svizzera ed Austria appare come in una stretta gola nel quale un bivio porta a Nauders e da li al Resia mentre l'altra si insinua nella bassa vallata dell'Inn giungendo a Schalckl.<br />
Noi optiamo per la "variante alta" le curve ed i tornanti di quella che amichevolmente chiamiamo "La Martina" son troppo gustosi.<br />
Nauders è anche lei su un altopiano privilegiato in cima al Resia, noi imbocchiamo la ripida discesa verso Kajetansbrücke dove superato il ponte sull'Inn ci fermiamo presso un Imbiss dotato di ottimi e abbondanti panini. Peccato la presenza delle odiatissime vespe a disturbare il nostro pasto.<br />
La fondo valle fino a Landeck è a tratti molto trafficata ma superiamo ostacoli a raffica e stavolta la TomTomDru ci fa strada verso il Vorarlberg e Sankt Anton.<br />
Il Flexenpass ci attende così come una tra le località più glamour di tutto il Vorarlberg, Lech.<br />
Da Pians, dove il profumo inebriante dei salumi affumicati della Handl Tyrol solletica le narici, la strada statale nonostante sia una fondovalle è veramente bella, molto varia dal profilo altimetrico da toboga che farebbe invidia ad un parco divertimenti.<br />
Su e giù a volte in modo così repentino ed anche in piena piega in curva, nonostante le velocità tutto sommato lecite, i piacevoli alleggerimenti dello sterzo danno l'illusione di andar molto più forte.<br />
Maestosa la natura dei lander più occidentali d'Austria, veramente ostica per l'uomo che ha comunque avuto il piglio per adattarla e non piegarla alle proprie esigenze.<br />
Superato il primo "gradino" geologico un altro altopiano ci accoglie molle e dolce tra monti aspri dalle cime scoscese.<br />
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-O0VbmzB27Yw/TljOBRYy_DI/AAAAAAAAFQw/aHepyfEGzR0/s640/DSC02639.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-O0VbmzB27Yw/TljOBRYy_DI/AAAAAAAAFQw/aHepyfEGzR0/s320/DSC02639.JPG" width="320" /></a></div>
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Sankt Anton è l'ultimo baluardo di questo mite paesaggio ricco di covoni di fieno, stalle e mucche al pascolo.<br />
Sankt Christoph è luogo di confine, qui termina il Tirolo e comincia il Vorarlberg e da qui a poco il Flexenpass con le sue curve coperte, opera titanica e pericolosa per la friabilità di questi monti.<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-UXblX_iCTnw/TljOGMfDLNI/AAAAAAAAFQ4/WTokt4IC7Ag/s640/DSC02641.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-UXblX_iCTnw/TljOGMfDLNI/AAAAAAAAFQ4/WTokt4IC7Ag/s320/DSC02641.JPG" width="320" /></a></div>
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In antichità nonostante l'altezza non proprio elevatissima veniva chiuso in inverno per il pericolo di frane e slavine. Poi si decise di ricoprire la sede stradale con una galleria porticata in modo che potesse essere percorribile tutto l'anno.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-ysBCBEbpuBI/TljOOT_VqAI/AAAAAAAAFRI/s6f1ujjdDF0/s640/DSC02645.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-ysBCBEbpuBI/TljOOT_VqAI/AAAAAAAAFRI/s6f1ujjdDF0/s320/DSC02645.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Zürs e la fascinosa Lech erano piccoli borghi alpini che vivevano dell'allevamento del bestiame ma il progresso e le splendide montagne hanno fatto di questo posto un comprensorio sciistico di primo piano.<br />
<br />
Continua....<br />
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<br /></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-44787909089302069402011-12-06T00:16:00.001+01:002011-12-06T00:16:44.598+01:00Amaro ed indigesto<br />
Triangolazioni, distanze, sensazioni.<br />
Mutevolezza, tutto cambia con il passare del tempo.<br />
Vivere ha un che di crudele, ti rimescola le carte, quando stai provando qualcosa di piacevole ti porta con i piedi per terra, ricordandoti che dar per scontato le cose è errato.<br />
Un seme piantato nel terreno avrà bisogno di mille attenzioni per arrivare a germogliare e poi crescere.<br />
Lo stesso vale per le persone che entrano ed escono dalle nostre vite, alcune passano svelte senza lasciare che un piccolo graffio in noi, con il tempo ce ne dimentichiamo e la tela sul quale dipingiamo la nostra esistenza sembra sbiadire nel punto dove dovrebbe essere il loro posto. La tela però rimane inspiegabilmente intatta, in attesa di qualcuno che possa lasciare un segno più profondo, un piccolo capolavoro nel nostro personale mosaico.<br />
Alcune persone sono più speciali di altre e atteggiamenti che in altri nemmeno scorgiamo, se sono loro a commetterli ci fanno male, è un po come se in quella tela qualcuno facesse un profondo taglio con una lama affilata. Difficilmente è riparabile e più pensi che dovresti soprassedere su tali sciocchezze, più pensi che per queste persone tu hai fatto molto, magari una telefonata fatta in un momento difficile, supporto incondizionato anche se in fondo sapevamo di non dover assecondare comportamenti autodistruttivi. Credo che la distanza in questo non aiuti a chiarire situazioni potenzialmente ingigantite dal tarlo del sospetto che ti convince del fatto che ti è stata mancata delicatezza per un bel gesto. Sai perfettamente che quel gesto non era dovuto, eppure tu lo hai voluto fare lo stesso però quando ti viene detto " ah vabbè ma io non mi preoccupo di nulla tanto ci pensi tu, so che andrà bene in ogni caso.." Eh no! non funziona così, pensare agli altri è impegnativo, accontentare tutti lo è, cercare di pensare alle individualità diverse e trovare un compromesso che vada bene per molti è molto più difficile di quello che sembri. Certo mi si potrebbe rinfacciare che nessuno mi ha chiesto nulla, che costruisco e disfo tutto da solo, però così sarebbe fin troppo comodo per gli altri, godono del mio impegno e poi non si rendono nemmeno conto che certe piccole attenzioni vanno pensate e poi messe in atto. Ebbene quando tutto ciò non viene considerato o considerato troppo poco magari con una frase buttata li.... ecco è li che la tela si rompe, si potrà riparare, lo so che sarà così ma non sarà più come prima, non potrà più esserlo ed è un peccato perchè forse pensavo, a torto o a ragione che sia, di meritarmi un po più di rispetto. Il sapore della delusione provocato da qualcuno a cui vuoi bene è veramente indigesto, specialmente perchè anche a distanza di giorni speri sempre che vi sia un segnale che però ancora non è arrivato.<br />
Peccato....<br />Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-85753932110864717072011-11-03T16:51:00.002+01:002011-11-03T16:52:26.444+01:00Der Pragel und die Klöntal – kapitel drei.<div class="postbody">
La cantonale corre accanto all'autostrada, compressa sempre più dai monti che sembrano voler incombere su di noi e stritolarci in un'inevitabile morsa.<br />
Poi una della due scompare sotto terra nella galleria del San Gottardo mentre per l'altra l'impresa potrebbe apparire ardua. <br />
Di fronte a me un muro di roccia viva ma la cantonale sembra infischiarsene e procede temeraria certa di vincere la propria sfida. Per chi affronta per la prima volta questa salita ad un primo avvicinamento la stessa potrebbe mostrarsi impossibile eppure il genio umano ha trovato modo di sfruttare tutti gli appigli possibile per far transitare di qui mezzi di locomozione, Uno sparuto gruppetto di corte gallerie consente il passaggio nei punti più ostici mentre sinuosi ed ampi tornanti rendono la guida appagante nei piccoli terrazzamenti naturali a disposizione.<br />
Al termine dell'ascesa poi appare quasi impossibile che al di la dell'ultimo tunnel ci sia un'ampia e pianeggiante valle dove Andermatt regna come incontrastata mater loci.<br />
Comincio ad aver fame e la Gasthaus Ochsen è sempre più vicina.. <br />
Varcare l'ingresso di questo posto è sempre un piacere, dall'intensa luce esterna al soffuso calore dell'interno, tutto rivestito in legno scuro, l'occhio fa fatica ad abituarsi ma poi tutta questa “morbidezza” rende l'ambiente rilassato e riposante. Le immagini di una Andermatt in bianco e nero con le botteghe di un tempo senza la mondanità dell'attuale località turistica riportano indietro nel tempo e fanno capire la difficoltà della gente che viveva qui nel sopravvivere. <br />
Siamo praticamente fuori stagione e quindi di clientela ve n'è poca in giro, qui oggi sono l'unico ospite e riesco anche a fare della simpatica conversazione con la ragazza che presidia il locale.<br />
Ordino una “tages suppe” ed una “Fondue mit pilzen” ed un'ottima lager per dissetarmi.<br />
La zuppa del giorno è una semplice minestra di verdure con un mix di spezie dalla moderata piccantezza che la rendono gradevolissima, ma il piatto forte deve ancora arrivare.<br />
Sua maestà la Fonduta fa il suo ingresso su di un trono di metallo con tanto di fornelletto mentre lei è contenuta in un rustico padellaccio di coccio, a parte un cestino di dadini di pane di segale da tuffarci dentro.<br />
Il profumo che si sprigiona dal piatto è un effluvio paradisiaco per chi ama i formaggi, la nota moderatamente alcolica inebria i sensi e la consistenza ed il sapore dei funghi completano il tutto perfezionandolo ulteriormente. Assaporo con tranquillità il tutto, non con la solita fretta da gola che spesso mi contraddistingue. La sosta qui va misurata con sapiente lentezza in modo da lasciare ai propri sensi il momento di godere di questa succulenta semplicità.<br />
Chi critica la cucina elvetica lo fa senza discernimento anche perchè spesso quel qualcosa di simile all'italica sapienza culinaria qui non lo troverà. Ogni luogo ha la sua cultura ed i suoi adattamenti alle disponibilità e difficoltà del territorio, con tutte le tradizioni e le abitudini compongono quel mosaico che definisco storia di un popolo. Qui la semplicità e la rusticità delle materie prime fanno il resto.<br />
Ristabilito il carico calorico mi rimetto in marcia, oggi devo verificare la fattibilità di un percorso alternativo al Lucomagno, tanto sgradito ai miei abituali compagni di viaggio.<br />
Tschamüt è la mia prossima meta appena dopo l'Oberalpass. Il trenino rosso della Rätische bahn fa capolino tra le gallerie sulla veloce salita che porta al passo, un susseguirsi ci curvoni veloci e di tornanti dal raggio amplissimo che ti invitano a piegar sempre più la moto. La sede stradale è perfetta ed il panorama su Andermatt è da togliere il fiato. Dopo “il tornante in galleria di Max” ( Infida e bastardissima galleria con al suo interno una curva che in realtà è un vero e proprio tornante a chiudere, di Max perchè c'è ancora il segno della sua spallata li dentro ) un semirettilineo che porta in cima al passo dove è possibile tenere velocità da brivido. Appena passato i passo sembra di essere in un altro luogo, la sede stradale si fa stretta e tortuosissima con pendenze interessanti fin quasi a Sedrun dove invece riprende a scorrere con ritrovate caratteristiche di valle.<br />
Disentis/Muster è il bivio incriminato:<br />
destra e si proseguirebbe sulla più diretta strada per il Lucomagno ;<br />
sinistra e si prosegue per Ilanz e successivamente per Bonaduz. <br />
Oggi opterò per la seconda opzione, ma con una variante ben diversa dalla cantonale di vallata, seguirò la strada dell'altopiano di Obersaxen.<br />
La discesa verso Ilanz è sinuosamente piacevole peccato per il traffico che con la complicità dell'orografia del posto non agevola il sorpasso. Il cartello per Obersaxen mi obbliga alla svolta a destra su per una stradina stretta ed umida, non mi convince e per parte dell'ascesa dubito di aver fatto la scelta giusta.<br />
Invece superati i primi 3 o 4 km tutto appare nella sua grandiosità, vista a più di 200° tutt'intorno, sui monti, sulla vallata, sul bosco e sui borghi montani da attraversare.<br />
Qui non esistono cancelli, barriere, ostacoli e qualsiasi cosa che intrappoli la quotidianetà delle famiglie all'interno di un ipotetico confine.<br />
Tricicli e biciclette di piccole dimensioni sono a testimonianza che qui ancora è possibile giocare in cortile senza rischiare di essere investiti. Le mucche ruminano paciose nei prati ed i panni stesi al sole sono la prova di una naturale quotidianetà.<br />
Qui in altura i cartelli per Ilanz scompaiono all'improvviso e così proseguo ad intuito ed a memoria del paesaggio circostante della valle alla mia destra. Giungo ad Ilanz, ci passo attraverso per pochi metri ed imbocco la Panoramastraße che mi porterà a Bonaduz. Il primo tratto è molto scorrevole, pochi centri abitati e la guida si fa sciolta ma al salire dell'altitudine sembra di immetterci in un paesaggio sempre più selvaggio ed ostico.<br />
Qui il Reno ha scavato un vero e proprio canyon carsico e la carrabile deve necessariamente adattarsi in dimensioni e tracciato alle pareti della montagna.<br />
Il sapere che di qua possono passare anche gli autobus postali della “Die Post” mi rende molto prudente. Il panorama è da togliere il fiato, le gallerie sono nude, roccia viva senza rivestimenti od illuminazione, alcuni passaggi sono a silouette ogivale, peccato non essere riuscito a fare una foto.<br />
L'ultima curva cieca lascia di nuovo il terreno ad un fitto bosco e dopo una manciata di curve la strada scorre dritta come un fuso per una manciata di km fino a Bonaduz.<br />
“Variante Panoramastraße” promossa, alla fine saranno una sessantina di km in più ma in ogni caso vale la pena la digressione per il paesaggio.<br />
Ormai mi aspettano solo la Via Mala e lo Spluga per rientrare in Italia. Km che percorro in scioltezza senza fretta, la giornata è stata intensa ed impegnativa ma ricca di soddisfazioni.<br />
Il Pragel è uno dei posti più belli che abbia mai avuto l'opportunità di vedere, non tanto per il piacere di guida, quanto per quello che questo passo secondario regala ai sensi.<br />
Una breve sosta a Chiavenna e poi la solita noia per rientrare a casa.<br />
Arrivederci alla prossima primavera Herr Pragel.</div>
<span class="postbody"><br /></span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-15832758304744541102011-10-25T19:01:00.000+02:002011-10-25T19:01:13.247+02:00Der Pragel und die Klöntal - zweite kapitel<span class="Apple-style-span" style="background-color: black; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="color: red;"><b><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></b></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Una primordiale foresta di conifere mi inghiotte di nuovo, il Kerenzenberg è infido ma alla fine non riesci a non apprezzare gli scorci maestosi che sa regalare.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">In mezzo al bosco l'asfalto è perennemente umido e nonostante sia di buona qualità con un tracciato da leccarsi i baffi, va sempre rispettato e mai sfidato. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">In compenso al suo inerpicarsi sul fianco della montagna muta il suo aspetto in una speciale balconata panoramica sul Walensee che culmina a Filzbach. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il lago quest'oggi di un colore così irreale che ho difficoltà a descrivere, un misto di blu cobalto con punte di turchese e smeraldo, semplicemente magnifico. Questo piccolo borgo ha veramente una posizione invidiabile.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La Kerenzenberstraße in prossimità della sua fine ha un ultimo sussulto di gloria, un panorama spettacolare su Glarus e le circostanti Alpi glaronesi.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Sono quasi le 10 ed ormai il clima è decisamente piacevole, non fa ne caldo ne freddo. Il sole splende e di nuvole nemmeno l'ombra.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il Pragel mi attende e la mia curiosità cresce al passare dei km che mi separano da quella svolta a destra. Il cartello che indica la chiusura fine settimanale dice che sono sulla strada giusta, il Pragel e la Klöntal sono posti poco frequentati e quindi la strada è quasi deserta, la scritta “Offen” da il via ufficiale alla salita verso la sella che divide il canton Glarus dal canton Schwyz.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Mi stupisce vedere una macchina della Polizei su per di qua, ne capirò poi il motivo.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La vallata si preannuncia bellissima, stretta e verdeggiante. È già tanto che siano riusciti a costruire una carrabile... un miracoloso matrimonio tra natura e presenza umana. I colori autunnali qui in valle sono in divenire, un caleidoscopio di gialli, ocra, ori e rossi. Le cortecce degli alberi intrise d'umido mattutino rendono il muschio ed i licheni che le ricoprono un lucido velluto verde. Tutto è immerso nel bosco ceduo e solo con il procedere verso l'alto si cominciano ad incontrare le prime conifere. So per certo che nel mio incedere a breve avrò l'ennesima visione lacustre di questa giornata ma lo stupore del momento è stato uno dei momenti più belli che abbia mai vissuto in compagnia di Hime. Il lago è apparso improvvisamente, placido e liscio come una tavola, dopo un leggero scollinamento all'immediato limitare del bosco. Uscire allo scoperto di un'area così ampia dopo aver provato l'intimità del bosco toglie il fiato. Qui capisco la presenza della Polizei, che nel frattempo mi aveva raggiunto al limitare del lago.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Un suono di campanacci prima appena percettibile si fa via via più prossimo ed assordante.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Alcune centinaia di bovini stanno vivendo l' Alpabzug (transumanza) agghindati a festa con dei copricapi fioriti. La lenta ma inesorabile processione viene controllata da numerosi mandriani e mandriane vestiti a festa con i costumi locali.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Indubbiamente ai giorni d'oggi assume un connotato folkloristico ma riesce ancora a trasmettere il senso di fatica e di vita alpina che resiste da queste parti nonostante la tecnologia.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Le simpatiche vacche lasciano anche dei simpatici ricordini su tutta la sede stradale e l'aria prima frizzante e fresca si riempie di note acri e pungenti tanto da farmi arricciare le narici.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Assisto con pazienza al lento passaggio ed una volta che la Polizei me lo permette procedo sulla Klöntalerstraße costeggiando l'omonimo lago incedendo lento e sinuoso per evitare le deiezioni bovine. Richisau si trova sul lato opposto del lago in un piccolo piano alluvionale, piccolissimo borgo alpino che decido di non visitare, ho troppa voglia di arrivare in cima al Pragel.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La strada è sempre ostica a causa della transumanza, debbo fare più attenzione del solito, non solo è stretta ma anche con poca visibilità e le wiederoste sono sparse qui e la anche se ben segnalate.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Prati verdi e piccole coltivazioni fanno da cornice alla sede stradale fin quando il bosco lascia il posto ad un paesaggio si verde ma molto più spigoloso e roccioso. Anche qui una processione di bovini rallenta il mio incedere. Il bovaro mi fa segno di procedere senza problemi tra le mucche, sulle prime lo prendo per pazzo ma poi posso constatare che i suoi bovini sono molto tranquilli e socievoli, per nulla paurosi e riesco a superarli senza troppi patemi d'animo.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">A questo punto ho pieno campo libero e scarico a terra parte dei cv di Hime per giungere finalmente al passo situato anch'egli nelle vicinanze di un laghetto alluvionale.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La discesa verso Muotathal comincia in un selvatico mix tra rocce e conifere che diventerà quasi un bacio tra me ed il bosco, tanto è fitto e vicino. La natura qui la fa da padrona e per l'uomo dev'essere stata un'impresa veramente titanica costruire questa stretta strada in questa stretta valle. La foresta che mi circonda in verità è una delle poche foreste vergini rimaste in Europa ed è ovviamente territorio protetto.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Muotathal appare prima dall'alto del limitare del bosco in una rara “finestra” tra gli alberi, poi si mostra come un paese piuttosto ampio che occupa tutta l'ampia vallata che si trova sotto la foresta.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Da qui a Schwyz, omonimo capoluogo del cantone in cui mi trovo la strada si fa sempre più dritta e con meno particolari da ricordare.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Ripercorro il sinuoso tunnel semiaperto che mi riporta ad Altdorf e la tentazione di percorrere il Klausen è alta ma per oggi ho altri programmi.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Andermatt e la Gasthaus Die Ochsen mi aspettano per un pranzo tipicamente alvetico.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Continua...</span></span></span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-23675517166192779052011-10-25T18:59:00.000+02:002011-10-25T18:59:25.055+02:00Der Pragel und die Klöntal<span class="Apple-style-span" style="background-color: #ececec; font-family: 'Lucida Grande', Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif;"></span><br />
<div class="postbody" style="font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<span class="Apple-style-span" style="color: red;"><b><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></b></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">L'approssimarsi dell'Autunno porta con se alcuni inconvenienti che il Mototurista incallito deve necessariamente prendere in considerazione durante la pianificazione del proprio girovagare.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Le ore di luce a disposizione diminuiscono e con loro anche le temperature, grazie a Dio il girovagare diventa decisamente più piacevole per il “Kawallo” ed il “Kawaliere”.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Non capita spesso di avere tempo per affrontare un viaggio infrasettimanale e ciò mi aiuta nella scelta della mia meta odierna, chiusa durante tutti i week-end dell'anno. A questo punto a me rimane solo il decidere le migliori opzioni per arrivarci e per tornare a casa.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Ore 5:20, nel buio più totale chiudo la claire del box, l'aria è frizzante e già immagino lo scendere della temperatura con la mia progressione verso il nord geografico.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">L'umidità rende tutto più freddo, ovattato, tanto che i lampioni che illuminano la SS36 da Monza a Giussano sembrano avere una benefica e soffice aura dorata. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Nel mio avvicinamento a Chiavenna mi trovo ad attraversare prima dell'innocua foschia, successivamente infidi e glaciali banchi di nebbia. Chiavenna sembra scrollarsi di dosso la notte e concede se stessa alle prime soffici e diffuse luci dell'alba. Un cielo di un azzurro abbacinante fa da terso cappello alla diradante foschia. La consueta sosta presso la pasticceria Mastai fa da gustoso, caldo e fragrante preludio al gelo della Val Bregaglia.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Di nuovo, l'effetto dell'alba mi rapisce e l'umidità residua rende tutto più delicato e morbido rispetto a qualche giorno fa </span></span><a class="postlink" href="http://www.z-italia.com/forum/viewtopic.php?f=41&t=90833&start=420" style="color: #006597; line-height: 1.4em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: none;">( 916,3 )</a><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">. I colori sono ancora quelli estivi anche se, qui e la, i larici cominciano ad indossare il loro scintillante abito dorato. Nel falso piano tra Vicosoprano e Stampa tutto sembra uno still-shot, immobile, senza vento, senza altro apparente rumore che il fruscio aerodinamico del mio Shoei ed il rombo di Hime.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">L'ultima ascesa verso Maloja, prima sinuosa ed elegante come un serpente poi tortuosa come un budello sulla rampa finale dei 20 e più tornanti, mi catapulta in un bianco mare di nuvole basse.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Cartoline autunnali.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Non si vede nulla ma poi, per fugaci istanti, sprazzi di visioni di lago e di monti, prima sporadici poi sempre più costanti. La magia di Segls e Silvaplana è sempre ugualmente dissimile.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">I primi tornanti dello Julier in direzione Tiefencastell mi regalano un colpo d'occhio inconsueto quanto fortunoso. Cime baciate da un sole dorato in un cielo terso, Silvaplana giace li,in basso, fagocitata da una distesa di aerea panna montata semovente. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Il limitare del bosco svela gradualmente la vallata morenica della Julierstraße ed il breve altopiano prima della cima si avvicina velocemente. Lame di luce come incisioni sulle rocce, le ombre lunghe e parallele appaiono come i segni di unghie di un arcaico demone felino celeste.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Il torrente che scorre verso valle come un impetuoso nastro argenteo, così luminoso da ferire gi occhi avidi di cotal bellezza.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">La Sella dello Julier lascia il passo al digradante versante settentrionale che indossa ancora la fredda coperta della notte. Le mie membra appena rinvigorite dal calore del sole del primo mattino del versante sud, ripiombano in una “rinfrescante” realtà.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Tutto è ancora in ombra e l'odore della notte persiste insistentemente nelle mie narici. Giungo al lago di Marmorera ed essendo in anticipo rispetto ai miei piani, decido di far visita all'omonimo abitato che lo sovrasta.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Poche baite, un nastro d'asfalto stretto e tortuoso in mezzo ad un bosco di conifere, questa è Marmorea dorf. Il lago è li sotto, placido, ad attendere i primi raggi di sole. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Un minuscolo cimitero montano: </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">un tappeto di morbido muschio a rivestire un antico muretto di pietra a mo di confine tra vivi e dipartiti; </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">l'ingresso sotto forma di un meraviglioso cancello finemente decorato in ferro battuto; </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">uno sparuto manipolo di croci, anche loro nel medesimo stile del cancello, a segnare ogni tumulo; </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Qui è celata la storia di un piccolo paese montano, custodita in pochi metri quadrati e circondata da un paesaggio magnifico.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Proseguo per Tiefencastell prima e per Lenzerheide poi, un crescendo di luce solare mi accompagna durante l'avvicinamento a Coira, percepisco la voce della notte che urla recalcitrante la sua contrarietà durante l'avvicendamento con il diurno dominatore.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Il Walensee appare ancora sotto una leggera foschia ma l'effetto cartolina è comunque garantito, non lascia mai indifferenti. La cantonale corre parallela alle sue ripide sponde, così come la strada ferrata. La complicità di un convoglio merci mi consente una singolar tenzone con la motrice color rubino. Tutto finisce nel giro di qualche chilometro, lei in una scura galleria a valle, presumibilmente verso Zurich, io sulla gustosa salita che porta sul Kerenzenberg.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 1.4em;">Continua....</span></span></div>
<div style="color: #323d4f; font-size: 10px;">
<br /></div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="postbody" style="font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 1.3em; font-size: 1.3em; line-height: 1.4em; line-height: 1.4em; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"></span></span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-4449967140788660262011-10-20T23:01:00.001+02:002011-10-20T23:04:47.697+02:00Mario<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-QE2SYNnY38U/Tp3IKbURVTI/AAAAAAAAFyI/rx7wxUIozMc/s1600/DSC02861.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-QE2SYNnY38U/Tp3IKbURVTI/AAAAAAAAFyI/rx7wxUIozMc/s320/DSC02861.JPG" width="240" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<a href="http://doctorunicum.blogspot.com/2010/01/pugno-nello-stomaco.html">Marisa</a> non c'è più da tempo,<br />
<div>
eppure sapere che anche Mario, suo marito, è dipartito stamane mi lascia un gran senso di vuoto.</div>
<div>
E' vero lui era un burbero e ombroso signore, però mi mancherà.</div>
<div>
Non so perché ho sempre identificato in lui l'impersonificazione della Napoli bene, un non so che di aristocratico, una persona d'altri tempi che oggi si fa fatica a trovare.</div>
<div>
Ora li immagino inseparabili come quando erano in vita, con le loro piccole discussioni, con il loro senso della famiglia. </div>
<div>
Poi mi rendo conto che di nuovo la figliola di Paola non avrà la possibilità di approfondire la conoscenza con il nonno e che il futuro bimbo che arriverà tra 2 mesi non lo conoscerà proprio.</div>
<div>
una vita senza nonni.</div>
<div>
Mi rendo conto di quanto io sia stato fortunato ad avere avuto l'opportunità di conoscerli e di imparare a vivere grazie ai loro insegnamenti</div>
<div>
Mi rendo conto che il tempo passa e che la nostra breve esistenza va vissuta e non rimpianta per evitare le sensazioni come queste, il non aver avuto la possibilità di "salutare" qualcuno a cui tieni è devastante.</div>
<div>
Ciao Mario, buon viaggio....</div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-69521196562335753832011-10-17T18:15:00.001+02:002011-10-17T18:15:55.166+02:00916,3<span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;"></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Eliminare i noiosi trasferimenti
sarebbe bello, peccato che l'unica possibilità per farlo, quando si
ha intenzione di percorrere circa 900 km in una giornata assieme alla
propria cavalcatura è di farlo nelle ore in cui le trafficate
arterie che portano a Milano sono sgombre, ovvero di notte.
</span></div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quindi sveglia alle 4 e partenza alle
5:30 di un mattino di fine estate per raggiungere il Glaubenbielen ed
il Glaubenberg.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sono due passi che si trovano a ridosso
dei cantoni di Nidwalden, Obwalden e Luzern nella Svizzera centrale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Non sono esattamente prossimi al
confine per cui anche le strade da percorrere per raggiungerli vanno
scelte con cura. Risultato: 10 cantoni ed 11 passi alpini da
percorrere.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
È settembre inoltrato e nonostante il
caldo delle ore diurne, in moto alle 5 di mattina fa piuttosto
freddo, raggiungo Chiavenna poco prima delle 7 ed immaginare il
sapore della seconda colazione non fa che accrescere la soddisfazione
delle mie papille gustative quando, una volta entrato nella
pasticceria Mastai assaporo la brioche calda ed inebrio le narici con
il profumo del buon caffè.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Risalgo in moto ed il sole comincia a
far capolino tra le cime dei monti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'unico essere vivente in circolazione
sembro essere io e gli unici rumori percepiti sono l'aspirazione roca
di Hime ed il ruggito sommesso del suo motore. La luce del mattino ha
un non so che di delicato, come se l'immensa mano di madre natura
svelasse con cura e leggerezza una sorta di scura coperta di dosso ai
monti. I chiaroscuri prima sfumati si fanno sempre più taglienti e
le rocce assumono mille sfaccettature affilate come lame. Il cielo
azzurro senza nemmeno una nuvola fa il resto. Il Maloja snocciola
curve una dopo l'altra, la strada priva di ostacoli, solo sul muro
finale prima dell'altopiano m'impone uno stop a causa dei lavori in
corso per consolidare un terrapieno all'interno di un tornante.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tiefencastel viene raggiunta attraverso
Silvaplana prima e lo Julier poi; è il solito misto di stupore per
la bellezza dei luoghi ed il piacere di guida per il quale non
finisco mai di ringraziare gli ingegneri civili svizzeri.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lenzerheide è un intermezzo piacevole
per giungere a Chur e poi a Bad Ragaz, il campo da golf del paese
assieme agli alberghi a 5 stelle rendono tutto permeato di un'aura di
ricca esclusività.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Raggiungere Glarus è sempre
un'emozione forte, quel tornante, quel 24 luglio 2010, la pioggia,
l'olio, Hime in terra ferita. Fare quel tornante è sempre una sfida,
ed ogni volta che ci passo scatta la carezza al serbatoio della mia
fidata amica di scorribande.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Linthal è l'ultimo avamposto prima
dell'inizio del Klausen, altro luogo che mi fa sentir bene per la
natura selvaggia e per l'ostica e tecnica strada da percorrere. Le
mucche al pascolo sono ancora tante, si vede che è ancora presto per
l' “Alpabzug”, la transumanza che le riporterà al sicuro in
valle per l'autunno prima e l'inverno poi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
É forse la prima volta che percorro
“al contrario” il Klausen e devo dire che fatto da est verso
ovest ha un fascino tutto particolare si ha la sensazione che le alpi
glaronesi ti investano letteralmente con la loro possanza, e la
picchiata verso Altdorf ti si rivela tale per la pendenza del
percorso che non si è mai rivelata così evidente in salita.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Qui parte il mio giro da esploratore
incallito, percorro strade mai percorse per scoprire posti nuovi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Con mio disappunto scopro che poco
prima del Vierwaldstattersee l'autostrada si immette sulla statale
per scarsità di spazio di una delle sponde, visto che le montagne
circostanti precipitano letteralmente nel lago. Traffico intenso
eppure anche così la statale si rivela molto tortuosa e piacevole,
ricca di tunnel con aperture panoramiche sul lago, quasi a sembrare
delle fotografie panoramiche messe all'interno di grezze cornici in
movimento.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Gersau ormai è alle mie spalle e
percorro un alberato e rigoglioso lungolago prima di arrivare
all'imbarcadero per la sponda sud.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ho circa 20 minuti prima che arrivi il
traghetto e resto ipnotizzato dal colore di questo lago.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sorpresa inaspettata, come anche il
lago di Walensee la prima volta che lo vidi, sono laghi
presumibilmente morenici e la forza di arcaici ghiacciai non più
presenti hanno letteralmente divorato le rocce delle montagne
circostanti. Questo porta ad avere una viabilità incompleta, nel
senso che entrambi questi laghi non hanno delle strade su alcune
sponde, la montagna sembra voler verticalizzare il suo ingresso in
acqua e questo rende molto più affascinante e selvaggio il tutto.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
È bello poter pensare che nel cuore
della vecchia Europa possano esistere piccoli scrigni di intoccato
dall'uomo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La traversata dura circa 20 minuti e
faccio la conoscenza con una coppia di anziani mototuristi zurighesi
che mi illustrano le montagne circostanti, dominate dallo svettante
Pilatus. Beckenried si presenta come una tappa abbarbicata sul lato
basso della montagna ed è per me un passaggio verso Sarnen. Questa
bella cittadina si trova sulla riva nord dell'omonimo lago in una
ampia e verdeggiante valle. Tipicamente svizzera, dal suo centro
storico con l'impianto viario tipicamente medioevale, case a
graticcio, tetti spioventi, piazzette con le immancabili fontane.
Tutto potrebbe essere di un'altra epoca se non ci fossero negozi con
strumenti tecnologici ed auto parcheggiate qui e la.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In realtà la mia fugace visita a
questa cittadina è stata una svista, ad una rotonda ho semplicemente
sbagliato svolta non vedendo il cartello per il passo del
Glaubenberg.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco, la Glaubenbergstra<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">ß</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">e
comincia a far capire di che pasta sarà fatta dalle prime curve,
ripide, ampie, asfalto perfetto, in poche centinaia di metri sei
sopra Sarnen, il lago sulla tua sinistra prima vicino, dominatore
incontrastato degli spazi che feriscono gli occhi per la disarmante
bellezza del panorama, poi sempre più distante mentre la Stra</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">ß</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">e
continua a salire in modo più dolce ma inesorabile. Il Sarnensee si
defila sempre di più dalla mia vista ed i pochi paesini montani
protagonisti di questa terrazza naturale lasciano i miei pensieri e
mi concentro di più sulla guida.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">Questo
posto mi ricorda sempre di più la Nockalmstra</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">ß</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">e,
un percorso naturalisticamente stupefacente, boschi, pascoli, cime e
rocce a perdita d'occhio ma è un luogo che come la più famosa
strada alpina austriaca ti abbraccia e ti coccola più che essere una
sfida ostica ed ostile come ad esempio il Klausen, altro piccolo
particolare a ricordarmela sono le numerosissime weideroste, le grate
per l'attraversamento stradale del bestiame, segnalate però meglio e
posizionate mai in modo pericoloso.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">A
Poca distanza dal passo, la strada prende a scendere in modo
disomogeneo, prima in picchiata poi in modo dolcissimo poi di nuovo
in salita, insomma un profilo altimetrico decisamente poco stabile,
il tracciato si fa molto tortuoso per qualche chilometro ma
nonostante tutto sempre molto piacevole. Tornando verso nord si
rientra nel cantone di Luzern lasciandosi alle spalle l'Obwalden,
siamo in piena Svizzera centrale e l'effetto Heidi è garantito,
mucche, pascoli, boschi, pace e tranquillità; una versione
paradisiaca della vita montana anche perchè il Glaubenberg non è
tra i più conosciuti passi alpini vista la vicinanza di mostri sacri
come Grimsel, Susten, Furka e Nufenen.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">Arrivato
ad Entlebuch svolto a sinistra in direzione sud, l</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">a
valle è ampia e verdeggiante, siamo su un altopiano a circa 800 mt
s.l.m. ma la strada ritorna ad essere trafficata fin a </span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span>Schüpfheim</span></span></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">
dove mi attende la svolta verso la Panoramastra</span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">ße
del Glaubenbielen. </span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">Onestamente
all'inizio sono rimasto un po deluso, ne avevo sentito le lodi ed
invece i primi10 km sono abbastanza insignificanti, solo le due
creste montane sulla mia sinistra hanno un aspetto degno di nota, per
quanto riguarda la guida invece una delusione, strada praticamente
rettilinea con pochissime curve, realmente non capisco il perchè sia
una </span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">Panoramastra</span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">ße...
</span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;">la
mia delusione muta in dubbio, prima moderato poi intenso, arrivato a</span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>
</span></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span>Sörenberg</span></span></span></span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>
dove incontro i primi impianti di risalita, la strada migliora
sensibilmente come il panorama fin quando si rientra in Obwalden,
diventa stretta sembra giocare a nascondino con boschi e prati, un
continuo gioco di luci ed ombre che ad ogni passaggio regala
panoramiche viste sulle vallate circostanti. Ok, il dubbio ha
lasciato la mia mente per trovare la conferma che questo luogo va
visto per quello che regala agli occhi ed alla memoria, la guida
soffre un po ma realmente non importa. Le soste regalano viste
realmente uniche appena dopo il passo.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Da
li tutta la vallata dal Sarnen in giù si dischiude come un magico
fiore in tutta la sua inimitabile bellezza.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Un
punto d'osservazione privilegiato, che fa da premessa all'ultimo
tortuosissimo tratto sino a Giswil in mezzo ad un bosco
stratosferico.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Da
qui il Brunigpass è a pochi chilometri di una strada ampia piacevole
e tortuosa il giusto.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Non
mi sono ancora fermato e sono ormai le 12:30, comincio ad avere fame
ed arrivato in cima al passo mangio un croissant alle mandorle ed uno
squisito succo di mela frizzante, mooolto svizzero...</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Meirigen
mi aspetta, e nella mia testa si sussegue una domanda:</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Grimsel
o Susten?!?” .</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Ho
ancora pochi minuti per decidere cosa fare, ma questa domanda mi
uccide.. Due tra i più bei percorsi elvetici che stanno facendo un
incontro di box all'ultimo round nella mia povera testolina...</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Innertkirchen,
un bivio, una decisione, e Grimsel sia!</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Buffo,
i posti che ami sono sempre così identicamente diversi, una nuvola,
un riflesso, un orario inusuale, tutto concorre a rendere speciale un
luogo e la salita al Grimsel stavolta una ciliegina sulla torta in
più: l'Oberaar, il suo rifugio ed il suo ghiacciaio.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Superata
Guttannen, il lato aspro e apparentemente ostile del livello glaciale
delle Alpi si fa sempre più vivo, i boschi lasciano il passo alla
roccia viva, il verde si permea nelle sfumature della roccia come
flebili lampi di colore. </span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<em><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span>Con
il Räterichsbodensee ed il</span></span></span></span></em><span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>
Grimselsee alle spalle giungo in cima al pianoro del Totensee.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Li
un piccolo cartello bianco, un semaforo ed una strada così stretta
che sembra una mulattiera mi indicano un nome: Oberaarsee. </span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>La
stradina è a senso unico alternato, alla fine è una strada di
servizio che la KWO ha approntato per giungere alla diga
dell'Oberaargletscher, che assieme agli altri invasi creano energia
elettrica.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>La
Maestosità dei monti è il preludio di quel panorama che porta a
vedere in lontananza l'Aletsch e lo Jungfrau, entrambi patrimoni
dell'UNESCO. C'è una pace insondabile in questo luogo, non appena la
strada comincia a scendere verso il Berghaus Oberaar spengo il motore
di Hime ed assaporo il fruscio del vento, i profumi dell'alta
montagna ed ammiro panorami mai visti prima, anche il Gelmersee prima
non visibile. Rientrato sulla strada principale mi dirigo verso
Ulrichen e poi verso Airolo tramite il Novena. Qui il meteo cela
capricciosamente le cime più alte e le sfumature sempre più plumbee
mi consigliano di aumentare il ritmo non dando a questo luogo
l'attenzione che meriterebbe.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>In
compenso la Tremola percorsa in un tardo pomeriggio nuvoloso mi da
una soddisfazione immensa, quasi non fosse di insidioso porfido,
semplicemente unica.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>A
questo punto solo l'Oberalp ed il Lucomagno mi separano dal
completare questo mio personalissimo tour.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Tour
che si conclude con della fastidiosissima pioggia poco prima di
Bellinzona che mi accompagna sin quasi a casa.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: small;"><span>Alla
fine 916,3 km fatti in giornata assieme alla mia fida cavalcatura,
una giornata splendida che la pur poca ma intensa pioggia non è
riuscita ad inficiare.</span></span></span></div>
<div style="font-weight: bold; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
</span><br />
<div style="color: #323d4f; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: small; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-6051208847639105842011-10-14T01:24:00.002+02:002011-10-14T01:24:52.078+02:00100.000 .... on the AlbulaOk in questo periodo mi sento emotivamente instabile e tutte le mie sensazioni sono amplificate in negativo ed in positivo.<br />
<br />
Oggi riguardando le tante foto scattate in cui tu sei la protagonista ho rivissuto per istanti lunghissimi le emozioni, le sensazioni , i profumi, i sapori ed i rumori di luoghi, persone ed esseri viventi sparsi.<br />
Ho sorriso, pianto, riso di gusto, mi sono arrabbiato... sei riuscita a far crescere in me un sentimento che non pensavo si potesse provare per un oggetto inanimato. Forse questo sentimento è dovuto al fatto che grazie a te ho avuto la possibilità di conoscere in primis luoghi, poi persone, alcune sono solo passate nella mia esistenza e ne ricordo con piacere la fugace apparizione, altre invece sono diventate presenze costanti di cui adesso faccio fatica ad immaginarmi senza. Sei arrivata una mattina di Giugno 2005, ho dovuto aspettare 2 settimane prima del nostro matrimonio, quando mi sono reso conto che era tutto vero è stato come avere un tuffo al cuore, un'emozione fortissima averti finalmente tra le mie mani dopo che mi avevi fatto la corte dall'alto del piedistallo nella vetrina in cui eri l'unica protagonista, poi è arrivato tutto il resto. <br />
I luoghi che prima per me erano un' onirica utopia sono diventati una certezza costante, a pensarci non mi capacito del perchè alcuni luoghi più di altri rimangono impressi in me. Ho fortemente voluto che questo giorno importante per noi fosse vissuto in uno di questi luoghi simbolo e così è stato, ho sorriso quando arrivati assieme ai 2315 mt dell' Albula il tuo tachimetro segnasse beffardamente 99.999 e non 100.000 ma in fondo è sull' AlbulaStraße che questa cifra è stata raggiunta, quindi mi sta bene. Doveva essere li, è stato il nostro primo viaggio importante, non avevi ancora l'abito da sera che ti ho regalato nel corso degli anni, che ti ha reso unica e di un'eleganza particolare. Ricordo il mio stupore nel vedere La Punt-Chamues da uno dei primi tornanti del versante sud, come da un privilegiato palco dal quale vedere una rappresentazione teatrale maestosa, messa in scena da madre natura e dall'ingegno umano. Un panorama unico che non so rendere ne a parole e nemmeno in foto. L'odore dell'umidità, quello che percepisci da lontano osservando le nuvole che di li a poco ti accompagneranno in un liquido e freddo abbraccio. Quel Klausen nel 2010, il nostro danzare tra torrenti d'acqua quasi ai limiti dell'incoscenza, preludio a quella tua ferita grave sul tornante appena dopo Mollis, il doverti abbandonare per giorni in terra straniera ma amica, per poi ritrovarti ed osservarti su quel carrello dietro di noi, come se dai tuoi occhi uscissero fuoco e fiamme di voglia di tornare, di essere più in cattiva di prima, di accompagnarmi in tante altre scorribande in giro per le Alpi.<br />
Quelle lame di luce a ferire gli occhi in un tramonto intenso e ventoso sulla Villacherstraße, dove ho preferito rallentare piuttosto che rischiare per una condizione di luce difficilissima. Valutare distanze e contorni era una sfida alla mia già fragile vista. La discesa dietro a quel lampo verde, la risata convulsa dentro al mio elmo protettivo per non aver la capacità, mia e tua, di riuscire a star dietro a quel lampo, troppa la differenza di cavalleria e di manico.<br />
Per un attimo ci hai creduto anche tu di poterli superare vero!??<br />
Insomma potrei andare avanti per ore a ricordare tutto quello che abbiamo passato in questi 100.000 km assieme...<br />
Posso solo ringraziarti per tutto ciò che hai regalato alla mia esistenza e spero che anche tu sia stata contenta di star con me, convinto che "our love will last forever..." .<br />
<br />
Grazie<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-DhVtasAYWSo/TozX7yQ-1_I/AAAAAAAAFtU/_CEqEk3WFu8/s720/DSC02851.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-DhVtasAYWSo/TozX7yQ-1_I/AAAAAAAAFtU/_CEqEk3WFu8/s320/DSC02851.JPG" width="320" /></a></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-4987474217523315552011-10-14T00:32:00.000+02:002011-10-14T00:32:49.299+02:00A come.....<span class="Apple-style-span" style="background-color: black; color: #323d4f; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Un passaggio di "Cars - Motori Ruggenti " e mi viene il magone.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Rifletto mentre le colorate scene del film scorrono sul video della mia TV.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Esseri umani, Persone... Persone che cominciano a provocarti benessere mentre sei in loro compagnia.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ti ritrovi a domandarti che forse queste persone stiano diventando speciali e mentre lo stai facendo hai la consapevolezza che sono diventati tuoi Amici.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi al passato più o meno recente condiviso di momenti, passioni ed istanti unici.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Unici ed insostituibili perché loro c'erano ed hanno reso tutto più speciale.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a parole dette, a fotografie scattate a tradimento, che però immortalano le persone nella loro versa essenza.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a tragitti fatti in macchina, ai km che loro si sono sciroppati per non abbandonarti al tuo destino.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a manicaretti preparati con amore in un'atmosfera casalinga per un manipolo di bocche affamate.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a dei sabati che invece di dormire un'ora in più, ti danno una mano a sistemare dei problemini casalinghi.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a lunghe telefonate, mentre maledici i km che ti separano da loro.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a messaggi scambiati alla sera, su sensazioni, su luoghi che solo loro sanno capire.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi all'entusiasmo dei loro racconti mentre cercano di convincerti sulla bontà del disegno del tuo tracciato. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Pensi a tanti altri momenti e luoghi speciali condivisi con loro.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Amici miei sono onorato di poter essere vostro amico perché mi rendo conto di come la mia vita senza di voi sarebbe meno vera a meno intensa, se non ci fossero le vostre aspettative da stupire ogni volta quando organizzo i miei tour, anche questi ultimi non avrebbero lo stesso sapore, se non ci foste voi a farmi arrabbiare ogni volta che cambiate idea su qualcosa, non riuscirei a rendermi conto di quanto siano importanti le vostre opinioni, se non ci fossero le vostre tante e diverse esperienze di vita, non potrei arricchire di conoscenza la mia.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Insomma a volte vorrei abbracciarvi senza un apparente motivo, solo per dimostrarvi il mio affetto.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Anche se poi a volte mi rendo conto che me lo avete dimostrato più e più volte senza nemmeno rendervene conto.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Beh Amici, buona notte.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Mi mancherete anche oggi che siate vicini o lontani.</span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-17765335397211288322011-07-28T22:20:00.000+02:002011-07-28T22:20:47.240+02:00Pluie...<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px; font-size: 13px; line-height: 15px;"><span style="color: #d13b0e; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 20px; line-height: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;"><span style="color: #d13b0e; font-weight: bold; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;"><span style="color: red; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;">Pluie…</span></span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Penombra, pallida e soffusa, il lenzuolo bianco appare più scuro attorno alla mia vita e mentre il mio corpo torna lentamente allo stato di veglia, l’udito assieme alla vista ed agli altri sensi si risveglia.. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Un continuo ed intenso ticchettio sul tetto sopra di me non lascia presagire nulla di buono.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Qualcosa mi spinge a rimanere nel letto dentro al bozzolo sicuro che mi sono creato con il lenzuolo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Oggi però è il giorno del rientro e prima o poi dovrò abbandonare il mio giaciglio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />L’operatività vince la pigrizia ed una volta sceso dal letto scosto le tende, i sensi difficilmente ingannano.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La pioggia intensa è ovunque ed un cielo livido di nuvoloni carichi d’acqua si sparge a perdita d’occhio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La fortuna e l’ottimismo dei giorni passati sembra averci abbandonato, non prevedo nulla di buono sulla nostra via del rientro.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Luca dorme, sereno ed ignaro di quello che ci aspetterà, a dire il vero nemmeno io mi sarei aspettato nulla di simile per le ore a seguire.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Sento rumori in corridoio e controllo chi tra lo Ste, Albi, Mauro e Marco sia già sveglio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />L’orario pattuito per la colazione dovrebbe esser rispettato, sono tutti svegli e rassegnati alle condizioni meteo a dir poco inclementi.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Hime sembra sconsolata sotto quel liquido perlage che si incunea tra ogni sua curva, io però sono tranquillo, abbiamo imparato via via a conoscere le condizioni meteo avverse ed ad affrontarle assieme. Se fossi li accanto a lei sotto la pioggia le farei una carezza e le sussurrerei parole rasserenanti, quasi a spazzar via il livido grigiore dai suoi pensieri e dai miei. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Al momento di avviarci alla Boulangerie per l’ultima volta mi accorgo con disappunto che sono l’unico a non avere il cappuccio sul mio antipioggia. Mauro riesce a sottolineare la cosa in modo ilare e l’umore del gruppo migliora, per quanto possibile.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Mimmo, la Manu, Paoletto e la Kia ci raggiungono e si va, non prima di essermi coperto la testa con uno dei tanti sacchetti dell’umido che avevamo a disposizione, si vede che io e la Manu sappiamo esser pratici ( lei più di me , a me capita di rado), abbiamo avuto la stessa brillante idea, massima resa con minima spesa. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La colazione scorre via veloce e dopo aver salutato le nostre panettiere preferite ( per questi giorni francofoni ), cominciamo il rito della pulizia e preoccupati ci avviciniamo alla reception per scoprire l’ammontare del danno che avevamo procurato al tavolo da giardino.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />In questo il ragazzo alla reception è stato onestissimo e ci ha chiesto solo 30 € per la sostituzione del piano del tavolo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Eravamo così felici che ne volevamo distruggere altri hhahahahahaha .<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Intanto che il sapore dolce dei croissant lasciava spazio a quello della pioggia completavamo la preparazione dei bagagli sulle nostre cavalcature infreddolite da una notte all’addiaccio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ormai è tarda mattinata e quello che avrebbe dovuto essere il percorso del ritorno non viene nemmeno preso in considerazione, le previsioni sono pessime anche per il pomeriggio e quindi decidiamo di percorrere l’autostrada reputandola di certo più sicura.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Partiamo verso le 12 e la pioggia sembra allentare leggermente la sua asfissiante morsa ma come avremo modo di scoprire sarà solo una fugace impressione.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Fayence è veramente vicina all’ingresso dell’autostrada che porta a Cannes e di li a Mentone, paghiamo il pedaggio e proseguiamo il nostro viaggio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />L’ ”autostrazio” francese è notevole, 3 corsie molto ampie con relativa corsia d’emergenza, ed in condizioni di pioggia di media intensità svolge il proprio compito egregiamente. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Purtroppo questo nostro viaggio verso l’Italica terra è del tutto diverso da una condizione media, lo definirei Estremo…<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La pioggia infatti a pochi km dall’aver valicato il casello si fa violenta, il traffico rallentato all’inverosimile e le tre carreggiate sembrano le corsie di una piscina olimpionica. Il quantitativo d’acqua che si sta rovesciando su di noi ha qualcosa d’incredibile, ripenso alle “lavate” subite nei 90.000 km assieme ad Hime ed una cosa del genere non mi era mai capitata. Solo sulla Cornacchiaia assieme a Mauro l’intensità fu superiore ma durò pochi interminabili minuti, qui invece il muro d’acqua è costante, intenso ed incessante allo stesso tempo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Dopo appena 20 km ci rifugiamo in un’area di servizio per evitare di affogare.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Qui passiamo diversi minuti per cercare di capire come procedere nel caso la pioggia diminuisse di intensità o smettesse del tutto. Ripartiamo e fino al confine di stato non constatiamo nessun miglioramento nel meteo, anzi. Se prima la pioggia era intensa adesso lo è di più accompagnata da raffiche di vento intense che schiaffeggiano le nostre moto da ogni lato. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Sono preoccupato per Mimmo e la Manu e per Paoletto e la Kia, in due la sensazione di per se già sgradevole dev’essere tremenda.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il cartello blu con il cerchio di stelline gialle e la scritta ITALIA a campeggiare al suo interno ci segnala l’ingresso a “casa”. Qui il vento è così intenso che parcheggiare le moto nell’attesa del rifornimento diventa un’impresa, il timore che vadano in terra è alto e reale. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il panorama sul mare è impressionante, mare increspato di un turchese intenso mentre il cielo il lontananza splende di riflessi blu - arancio, in avvicinamento dal mare francese invece un roboante e tumultuoso ammasso di lividi cumulonembi che contrastano in modo stupefacente con il colore del mare.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Sono così carichi di pioggia e così diversi da quello che hanno attorno che appaiono come se fossero appesi a delle spesse funi di piombo, tutto il loro incedere assume un’immagine di potenza straordinaria ed inevitabile.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La ripartenza dall’area di servizio dev’essere effettuata quanto prima per cercare di “scappare” dal quantitativo d’acqua in avvicinamento.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il traffico diventa sempre più intenso all’approssimarsi a Genova, il gruppo si sfilaccia.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Le due coppie ed Albi rimangono indietro, Io, Stè, Luca, Mauro e Marco procediamo spediti in mezzo alle auto in coda.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />In questi frangenti nonostante la pioggia avere la moto è un indubbio vantaggio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Cerco di tenere un ritmo svelto ma prudente, poi però vengo superato dagli altri e la “danza” assomiglia più ad una prova d’iniziazione contro la paura della morte. La velocità tenuta da Marco che nel frattempo si è portato a capo del gruppo rasenta l’incoscienza, dovrò scambiarci 2 paroline alla prossima sosta.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Nella concentrazione dovuta al timore di perdere il gruppo non mi accorgo che Mauro è sparito dai miei specchietti retrovisori.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Decido che mi sarei fermato al bivio per Torino, visto che il forte vento ha imposto una tregua alla pioggia.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Mi fermo in corsia d’emergenza con la freccia ben in vista ed attendo l’arrivo di Mauro, gli altri non si sono accorti della mia sosta ed hanno proseguito la loro… corsa.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Passano 5 minuti e Mauro non si vede, sono preoccupato e controllo il telefono per verificare l’eventuale presenza di chiamate.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ricomincia a piovere intensamente ed io sono completamente esposto alla pioggia per cui decido mio malgrado di ripartire.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La Liguria ha la sorprendente capacità di amplificare tutte le sensazioni che una giornata di maltempo ti può trasmettere.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Se si vuole avere la percezione di una “punizione divina” l’assocerei proprio a questa nostra esperienza.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Imboccare l’A26 direzione Milano è un vero e proprio calvario, se nei km precedenti l’asfalto drenante ha svolto estremamente bene in suo lavoro, fino al bivio per l’A7 l’alternarsi di tratti drenanti e non mette in crisi il ritmo di guida.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ho il serbatoio pieno per tre quarti e con questo quantitativo di benzina posso rientrare a casa senza ulteriori soste.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire proseguo senza sosta alcuna.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Un leggero cambiamento di colore all’orizzonte mi fa ben sperare nel termine delle ostilità da parte di Giove pluvio e come da programma il cielo non mente, verso Tortona e poco prima dell’innesto della bretella di collegamento sull’A7 la pioggia scioglie il suo opprimente abbraccio per offrirmi un rientro spedito e asciutto.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Cosa mi rimane di quest’esperienza?</span></span><br />
<ul style="line-height: 14px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; list-style-type: none; margin-bottom: 0px; margin-left: 1.2em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 1.2em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;">La conferma di Amici di vecchia data, motociclisti fin nelle ossa, fachiri del Km, non una lamentela, non un piagnisteo.</span></li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 1.2em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;">La comprensione nei miei confronti anche nei momenti ( rari ) in cui ho sbagliato strada.</span></li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 1.2em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;">La pazienza infinita della Manu, per te un monumento non sarebbe sufficiente.</span></li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 1.2em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;">La goliardia dei nostri ritrovi con le gambe sotto al tavolo.</span></li>
<li style="margin-bottom: 0px; margin-left: 1.2em; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;">La capacità di rendere tutto speciale.</span></li>
</ul><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Questo per “limitarmi” alle persone presenti...<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Poi le considerazioni su un paese che ho sempre guardato con rispetto e diffidenza.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Una natura grandiosa, spazi incontaminati e borghi di una bellezza irreale.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Abitanti sempre molto gentili anche se il “suono” della lingua autoctona rende aihmè tutto apparentemente meno sincero.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Un rispetto per il motociclista che qui da noi è mera utopia. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Una qualità delle materie prime eccezionale, una ricchezza di profumi ed una mutabilità di ecosistemi unica.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Insomma una bella ed inattesa scoperta questa Francia così vicina, nonostante io sia riuscito nell’intento di far piovere ancora </span><span class="Apple-style-span" style="color: #4b5c77; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif;"> </span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span style="color: #d13b0e; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;"><span style="color: #d13b0e; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline; text-transform: none;"><span style="color: #d13b0e; font-size: 20px; line-height: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;">UNICA ED INSOSTITUIBILE HIME,</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="color: #4b5c77; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif;"> </span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #3d85c6; font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="Apple-style-span">non finirò mai di ringraziarti per questi 6 anni, </span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span">91.000 km di strade percorse, di persone, vite condivise che senza di te non sarebbero mai accadute</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span style="color: #d13b0e; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 20px; line-height: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;"><span style="color: #d13b0e; font-weight: bold; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;"><span style="color: red; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-transform: none;">GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!</span></span></span><span class="Apple-style-span" style="color: #4b5c77; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif;"> </span><br />
<br />
<div><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px; color: #4b5c77; font-family: Tahoma, 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 15px;"><br />
</span></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-2271149479770068292011-06-22T22:53:00.000+02:002011-06-22T22:53:15.280+02:00Route Napoleon<div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il suono ripetitivo della sveglia mi fa tornare alla realtà, le tende ancora socchiuse.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un muro “virtualfisico” oltre il quale c'è il futuro del nostro sabato.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Scendo dal letto a castello, Luca ronfa beatamente, come possa essere rimasto insensibile al frastuono della sveglia me lo dovrà spiegare prima o poi... </span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi accosto alle tende quasi fosse una sorta di rito, lo spesso tessuto arancio cupo lascia filtrare solo spiragli di luce.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Afferro con forza i due lembi, uno per mano, chiudo gli occhi e rivolgo un'invocazione a tutte le divinità benevoli che mi vengono in mente. Scosto le tende con un movimento secco e nello stesso istante apro gli occhi.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sprazzi d'azzurro tra nuvole “importanti”, non piove ma tutto è ancora relativamente umido.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le divinità hanno accolto le mie richieste.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Solito tran tran mattutino, toeletta, colazione, vestizione e pronti via.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Piccolo briefing tecnico e viene stabilito quanto segue:</span></div><ul><li><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io, Luca, Stè, Marco e Mauro affronteremo la Route Napoleon;</span></div></li>
</ul><ul><li><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mimmo, la Manu, Paoletto, Kia ed Albi faranno un'escursione a Grasse e poi si dirigeranno verso il mare.</span></div></li>
</ul><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci si saluta e si procede verso Grasse a ranghi serrati. Il centro storico è come invaso da orde di turisti, quasi un assedio e la strada per la Route è obbligata.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poco a poco però la civiltà si fa sempre più rarefatta, superiamo il primo spartiacque e la vista che ne otteniamo continuando a salir di quota si fa grandiosa. Il bosco ceduo e profumato dei primi km lascia il passo a vegetazione più bassa e un paesaggio più brullo lascia a vista le rocce.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il panorama in direzione del mare è magnifico, peccato per l'aria carica d'umidità che non consente di apprezzarlo appieno.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La Route si appropria dei suoi spazi e via via si fa più larga ma sopratutto più veloce, sinuosa come un black mamba incita ad incrementare la velocità.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non sono concentrato, guido contratto, è da Grasse che sto battagliando con il mio paraschiena;</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">s'impunta fastidiosamente tra scapola e schiena. Sono talmente distratto che probabilmente la mia velocità fa a cazzotti con le velleità velocistiche dei miei amici.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per poco non mi prende un accidente, la motovelocebianca mi passa ad un regime motore che definire ululante è poco. Lo Stè segue a ruota mentre Marco e Luca rimangono alle mie spalle.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il gruppo si ricompatta piuttosto velocemente e ritorno a capo delle operazioni. La mia guida sempre più imprecisa impone una resa dei conti con l'irritante paraschiena in un'improvvisata area di sosta. Uscito vincitore dalla lotta, finalmente posso guidare più agevolmente anche se più avanti nell'arco della giornata scoprirò di soffrire di una strana sindrome....</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La Route comincia a scendere per ridiventare più tortuosa e tornanti di ogni raggio di curvatura ci impegnano fino al raggiungere Castellane.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Borgo montano di rara e affascinante bellezza, animato nella sua piazza principale da un pittoresco mercato. Tento di prelevare del contante presso il locale bancomat ma inspiegabilmente l'operazione non riesce. Fortunatamente la carta di credito non mi tradisce.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Qualche goccia di pioggia comincia a bagnare le nostre visiere, nulla di che, alla fine l'azzurro cielo vince su tutti. La ritrovata serenità alla guida mi fa godere appieno il paesaggio nonostante la velocità che vedo sul mio tachimetro sia non proprio consona al CDS.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Guidiamo tutti in estrema scioltezza, 5à/6à marcia ed appena una manciata di frenate in tutto per una ventina di km. Un ritmo sostenuto ma estremamente godibile che scopro essere apprezzato anche dagli altri peccato il doversi fermare per risolvere un problemino “idraulico” di Mauro ( leggasi sosta pipì ). Decido di approfittare della situazione per regolare anche i miei liquidi.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il paesaggio è carsico, il fiume ha letteralmente mangiato via le rocce creando gole piuttosto profonde. Qui l'ammirazione per gli ingegneri che hanno costruito questa strada capolavoro è massima. Il passaggio nella stretta gola è da brivido, simile a quanto provato il giorno prima nel Verdon, somiglia vagamente alla zona geotermica delle colline metallifere in Toscana.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Brullo con sprazzi di verde intenso.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Abbandoniamo la Route per imboccare la D907 verso Mezel, stradina di campagna decisamente piacevole e molto scorrevole. I profumi della natura si fanno invadenti, terra ed erba umida prima e poi un profumo lieve di lavanda anche se le coltivazioni non sono ancora alla portata dei nostri occhi. Appena dopo Estoubian le indicazioni per Valensole impongono una svolta su una strada tutta curve in mezzo al bosco.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutta in salita si porta su un plateau ove fra qualche settimana un mare di lavanda ci avrebbe atteso.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Qui lo Stè prende il comando delle operazioni e con gli altri a fidi scudieri. Mi piazzo in fondo al gruppo a godermi guida e paesaggio. Lo scollinamento è quasi teatrale, un altopiano coltivato a lavanda a sinistra e la valle sottostante appena percorsa sulla nostra destra.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Attraverso la visiera noto la delusione di Mauro, che come me sperava in una fioritura precoce. Il profumo è già intenso ma il colore viola intenso è di la da venire. Ricomincia a piovere leggermente e la D8 scorre dritta come un fuso sotto le nostre gomme ad una velocità non meglio precisata sopra i 100 km/h.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Valensole viene depennata dal nostro taccuino di viaggio mentre imbocchiamo la D6 che percorreremo in souplesse visto che la pioggia ha deciso di lasciarci momentaneamente in pace.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Destra, sinistra, destra, potrei ancora andare avanti tanto è flessuosa questa strada tutta in discesa.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il rosso intenso del terreno fa da complementare sposo al verde intenso delle piante. Appare tutto estremamente naturale come lo è anche il nostro incedere, in pratica anche qui non freniamo mai.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un dolce dondolare tra le curve senza fretta, nonostrante i morsi della fame cominciassero a farsi sentire.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Manosque è ormai ad un tiro di schioppo, solo la Durance fa da ultimo ostacolo naturale.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il centro storico è vicino, anche se non ho fatto in tempo a documentarmi sul dove mangiare.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Parcheggiamo le moto in un parcheggio reso ombroso da verdeggianti alberi. Dopo una breve perlustrazione del centro decidiamo di ritornare sui nostri passi e decidiamo di pranzare nella Brasserie di fronte al parcheggio <span style="font-weight: normal;">( </span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Le Gavroche 21 Avenue Jean Giono, 04100 Manosque, Francia</span></span><span style="font-weight: normal;"> ).</span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La scelta è più che buona, almeno per me e lo Stè ( Anatra al miele e rosmarino con fagottino di fagiolini lardellato con contorno di patatine fritte servite in un originale cartoccio di ceramica).</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Molto buona la birra ma quello che mi rimane impresso è l'originale forma della bottiglia in cui ci viene servita l'acqua, mi ricorda le fattezze delle bottiglie degli anni '30.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Paghiamo e proseguiamo il nostro viaggio. Penso ai nostri amici al mare, non sanno cosa si stanno perdendo.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lasciamo Manosque percorrendo la sua zona industriale ed imocchiamo la D216 direzione Forcalquier, sulla mappa mi aveva dato delle buone vibrazioni invece è forse la più brutta delle strade che percorreremo in questi giorni. Sono deluso e preoccupato, ho fortemente voluto questa deviazione e sarebbe stato uno smacco per me se non fosse valsa la pena.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per mio sommo piacere la D5 incomincia a scorrere in modo decisamente più piacevole in un paesaggio verdissimo e lussureggiante, il profilo altimetrico è un saliscendi fantastico, non un tratto stradale pianeggiante, i pochi rettilinei saranno al massimo 200/250 mt. La velocità, in considerazione del fatto che nuvoloni minacciosi sembrano volerci fagocitare, aumenta sensibilmente. Piombiamo letteralmente dall'alto della collina su Manosque, Dobbiamo necessariamente far benzina e nel frattempo la pioggia completa il suo inseguimento, ci raggiunge.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per la seconda volta in 2 giorni Luca avrà ragione a non volersi infilare la tuta antipioggia.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Stavolta però lo convinciamo, non sembra voler smettere in modo agevole, anche se poi alla fine superato il fiume è di nuovo tutto asciutto.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La nostra meta è di nuovo Draguignan, e mi affido totalmente alla segnaletica stradale controllando le mie mappe appena un paio di volte.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Attraversiamo luoghi all'apparenza privi di civiltà visibile, qui mi rendo conto come la Francia sia un paese immenso. Le distanze tra un paese e l'altro sono notevoli e la natura si prende gli spazi che gli competono. Draguignan viene raggiunta in breve visto che la strada percorsa è molto veloce e dobbiamo più volte ringraziare gli automobilisti francesi che ci danno <u><b>SEMPRE</b></u><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"> strada...</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In Italia è proprio lo stesso... che amarezza....</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Curiosamente ci si ritrova di nuovo davanti alla boulangerie di venerdì pomeriggio ed ovviamente ci fermiamo per una sosta.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La vetrina è decisamente più “dotata” di prelibatezze ed alla fine optoper una deliziosa tortina di lamponi. Sottile strato di pasta frolla piacevolmente burrosa con un sostanzioso strato di creme fraiche sul quale sono adagiati un numero imprecisato di lamponi freschissimi.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Rifocillati ma sopratutto idratati riprendiamo il nostro incedere verso Tourettes.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Rifare la Draguignan – Fayence è per me un banco prova per cercare di venire a capo alle mie sensazioni negative di guida, sensazioni che i accompagnano da quando siam partiti.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tengo un ritmo allegro ma a quanto pare per lo Stè non è sufficiente e così mi passa..</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“<span style="font-weight: normal;">Ok” mi dico, “vediamo di testare la tua tenuta mentale”.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo Stè non si risparmia ed io riesco a tenere abbastanza agevolmente il ritmo elevato della nostra corsa. Peccato che in uscita di curva i quasi 30 cv di differenza con la Zetona si facciano sentire tutti. Complice un tornante trafficato il gruppetto si divide, io e lo Stè passiamo al pelo, gli altri rimangono intruppati in coda al trenino di auto. Quando arriviamo al bivio per Fayence dobbiamo aspettare un pochino ma poi siamo di nuovo tutti assieme.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E' ufficiale, soffro della “Sindrome di Hayden” , riesco ad andare molto più forte e pulito solo se ho qualcuno che mi fa da traino. Arriviamo al residence giusto in tempo per un tutto in piscina per poi prepararci per la cena presso il quale giovedì sera ci avevano rimbalzato.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un bel tavolone all'aperto, mangiamo piuttosto bene; personalmente ho apprezzato molto le cozze e l'Ile flotant che tra l'altro scopro essere la versione francese addolcita dell'ungherese Madàrtej.</span></span></span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">Caffè conto e ….. piove.... </span></span> </span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"><span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Continua ….</span></span></span></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-24566393756564005182011-06-20T23:53:00.003+02:002011-06-20T23:55:28.079+02:00Vers les Gorges du Verdon<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px; color: #323d4f; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 18px;"><span style="font-size: 20px; line-height: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: red; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Vers les Gorges du Verdon</span></span> </span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px;"><span class="Apple-style-span" style="color: red; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 20px;"><b><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /></b></span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Giornata movimentata il giovedì, conclusasi con una “cinghiata” a base di panini chimici.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Mi spiego, essendo arrivati tardi nella struttura che ci avrebbe ospitato non riusciamo nemmeno a trovare un posticino per mangiare, o tutto già chiuso o in imminente chiusura.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Ordunque, sistemate le nostre cose ci dirigiamo verso il vicino centro commerciale dove i due ristoranti ancora aperti ci rimbalzano allegramente senza troppi convenevoli nonostante fossero “solo” le 22:30 circa.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Unico posto ancora aperto e disponibile, i nostri portafogli scopriranno bene il perchè, una specie di paninoteca/fast food che nonostante stesse per chiudere ci fornisce di cibo …. commestibile.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La fame a volte fa mangiare anche cose improbabili...</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Ciliegina sulla torta, oltre al conto salatissimo, una fastidiosa pioggerellina costante che mi porta a foschi pensieri per il giro del venerdì.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Al mattino scopriamo le gioe e specialmente le grazie della locale Boulangerie Au Bébé Gourmand(202 centre commercial Mercuriales. 83440 TOURRETTES), Marille oltre ad essere uno spettacolo da vedere è anche molto cortese. In ogni caso c'è qualcuno che ha usato termini molto più coloriti per descrivere Marille e la sua collega, vero Albi?</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">I pain au chocolat, i croissant e le brioche sono una delizia. Il profumo delle tante baguette rende più gustosa la petit déjeuner, peccato la qualità del caffè e la sua temperatura da superficie solare. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Credo che tante lingue ancora ne portino i segni... </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Comunque la Boulangerie rimarrà una costante delle nostre mattine. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Oggi anche Paoletto e la Kia ci raggiungeranno e dopo una veloce consultazione generale decidiamo di fare una spesa veloce( si certo proprio veloce...) presso l'Intermarchè per la cena della serata.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Alla fine compriamo formaggi tipici e qui Mauro ha messo in piazza tutta la sua sapienza sull'argomento, ed altre amenità per le dîner in compagnia..</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Ok Spesa fatta, birre e vino in frigo, preparazione e via verso le Gorges du Verdon (“sono il più grande canyon d'Europa e il secondo al mondo. La cosa che più colpisce il viaggiatore è certo lo straordinario color smeraldo delle acque del fiume Verdon.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Questo fiume la cui sorgente si trova a 2500 mt di altezza scorre per circa 200 km ed il suo corso è arricchito dalle acque di tre affluenti che scavano i loro letti nei tavolati calcarei dell'alta Provenza.” ).</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La D19 scorre paciosa verso Fayence prima e Sellians dopo, paesino inscritto a pieno merito tra i più belli di Francia, come negarlo? La sua posizione affacciata sulla vallata con panorama che nei giorni giusti secondo me spazia sino al mare.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il percorso comincia ad essere variato altimetricamente ma l'umido lasciato dalla notte ed un sole poco incisivo non ci permette di guidare in scioltezza, riusciamo però ad apprezzare tutto ciò che ci circonda compreso lo scoiattolo che mi attraversa la strada. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Bargemon, sfila via sotto le nostre gomme ed al bivio successivo imbocchiamo la D955 seguendo le indicazioni per Comps sur Artuby. La carreggiata si fa larga, le curve ampie e veloci ed in ritmo si fa veloce, asfalto liscio come un biliardo, grip molto buono, paesaggio brullo che non attira troppo la nostra anima turistica, insomma si va.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Purtroppo i km a nostra disposizione per sbrigliare i cavalli delle nostre moto sono pochi, Comps arriva in un baleno. Aspettiamo Mimmo e la Manu al bivio per le gole per poi affrontare il traffico creato da mototuristi tedeschi e svizzeri. </span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">In principio non riuscivo a capire dove fossero le gole e la tanto decantata “Corniche Sublìme” poi come in un'impaziente attesa a teatro ascoltando le note di un'ouverture improvvisamente il sipario cala ed ho come un'improvviso mancamento, rimango senza fiato davanti alla magnificenza di questo luogo.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Ci fermiamo per le foto di rito e lo Ste, che non era riuscito a cambiare le sue gomme prima della partenza del viaggio, comincia a preoccuparsi seriamente e giustamente aggiungerei, per la tenuta delle stesse.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Decidiamo a malincuore di separare il gruppo, una parte rientrerà verso Fayence alla ricerca di un gommista e l'altra proseguirà verso il Luberon e la strada della lavanda.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Rientriamo sulla D19 ad Aguines ma le condizioni meteo verso il Luberon cominciano a diventare problematiche, un temporale di grossa intensità si sta abbattendo in lontananza.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Alla fine il separare il gruppo va in archivio indovinate per colpa di chi!?!? la Pioggia... il mio solito flagello personale, così rientriamo tutti.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Qui la mia “presunta” dote di navigatore ha l'opportunità di scovare l'alternativa migliore per il rientro.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">La D19 va in archivio abbastanza in fretta perchè i trasforma prima in D619 e poi in D957 ed infine in D49 e qui comincia un tratto stradale molto bello e ricco di natura. Hai l'impressione di essere tornato indietro nel tempo, la presenza umana è così rarefatta che stenti a credere di essere nel 2011. Così tanto verde tutto assieme non lo vedevo da tempo. Mentre fantastico su tutto ciò le prime piccole gocce di pioggia si appoggiano sulla mia visiera incuranti del mio profondo disappunto.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Verignon appare come una fiaba in mezzo al bosco:</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">un gruppetto di case ed un fienile che paiono appoggiati agli alberi circostanti, ad una prima distratta occhiata sembra tutto disabitato, poi noti un'auto dietro un cespuglio, un giardino fiorito davanti alla casa troppo curato e capisci che li c'è qualche fortunato che abita un luogo magico.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Decido di non volermi fermare ancora ed indosso l'antiacqua, alcuni non credono che sarà necessario(ed avranno ragione). Poco prima di Ampus nella stretta strada di campagna c'è un piccolo ponticello con dei muretti a secco che mi fa tanto sud dell'Inghilterra, la mia parte irrazionale mi suggerisce di accelerare ed in un istante sento prima la ruota anteriore galleggiare per poi sentire il motore salire improvvisamente di un 2000 giri, sto volando, che figaaata!!!</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">I “deficienti” ( VI ADORO!! </span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">)</span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">che ho dietro fanno lo stesso... Senza parole.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Il bivio tra la D49 e la D51 vede una sosta un po più lunga del solito, Mauro si attarda a causa di un fissaggio mal eseguito della sua attrezzatura antiacqua sulla motovelocebianca.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">Luca ha il tempo di scattare delle foto che sono tra quelle meglio riuscite di tutto il nostro viaggio.</span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><span class="Apple-style-span" style="color: #323d4f;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 18px;">In special modo questa:</span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-fgIRb63SghA/TexuXDZ6onI/AAAAAAAAARY/MgxE_vV7jro/s512/IMG_5756.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-fgIRb63SghA/TexuXDZ6onI/AAAAAAAAARY/MgxE_vV7jro/s320/IMG_5756.jpg" width="240" /></span></a></div><span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px; color: #323d4f; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 18px;">La Rennsport posteriore dello Stè da segni di stanchezza, Draguignan è molto vicina, cercheremo un gommista per mettere delle nuove scarpette tonde e nere alla Zetona.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ancora pochi km sulla D49 e di D955 e siamo nella zona periferica di Draguignan, <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />la ricerca di un gommista in mezzo al traffico di una giornata lavorativa fa salire pericolosamente la temperatura del nostro liquido refrigerante e la 675 di Linuccio non ce la fa, va in ebollizione.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Siamo stanchi e se lo Ste ed Albi sono alla spasmodica ricerca di un treno di gomme per la Zetona, io, Luca, Mauro, Mimmo e la Manu siamo in assistenza ( più spirituale che fisica ) di Linuccio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Dobbiamo attendere lo scendere della temperatura del motore della Triumph, decido che è ora di cercare un punto di ristoro e parto alla ricerca.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La fortuna vuole che sia a pochissima distanza anche se sono sempre scettico di un posto del genere in una zona industriale, invece la Boulangerie Le Four De Brossolette (633 Avenue Brossolette, 83300 Draguignan ), ci fa scoprire sapori dolci e salati veramente notevoli...<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Abbiamo tutto il tempo per rifocillarci ( non avevamo pranzato visto la colazione e la partenza ritardata ), aspettare Albi e lo Ste e recuperare del liquido refrigerante per la Daytona.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Recuperate le forze ripartiamo passando per il centro storico, ormai mancano poco più di 30 km all'arrivo a “casa”, e la D562 è una scoperta che ha dello stupefacente, bellissima e straveloce con punti tecnici da pelo sullo stomaco.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Appena fuori dal centro abitato mi faccio sorprendere da una curva a destra che chiude e mi ritrovo a far l'inglese nonostante non lo faccia mai e la velocità fosse tutt'altro che elevata.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Poi su un'uscita a regimi poco consoni al CdS ( che sia francese poco importa ) in piena accelerazione su un semirettilineo incrocio una volante della Gendarmeriè... Credo abbiano visto solo un lampo grigio....<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Arriviamo a destinazione ed abbiamo anche il tempo per un corroborante bagno in piscina.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Poi l'arrivo di Paoletto e della Kia, la preparazione della cena da parte della Manu ( applausi a scena aperta ), la preparazione dei tavoli.... in realtà ne è rimasto uno solo.. l'altro ha avuto un piccolo inconveniente... cavolo sembrava fosse esplosa una bomba al piano di sotto.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La serata si è conclusa in tranquillità con l'appuntamento per il giro del sabato... <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Continua....</span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-70737381618138447042011-06-20T23:50:00.002+02:002011-06-20T23:50:57.113+02:00Allez en France<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px; color: #323d4f; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><span style="color: red; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="font-weight: bold; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="font-size: 20px; line-height: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">Allez en France</span></span></span><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Avevo già messo giù qualche pensiero sparso ma ho fatto una cosa che non faccio mai, ho riletto...<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ebbene, ho fatto un tabula rasa di tutto ed ho deciso di ricominciare da capo....<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />********************************************************************************<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Complice un sabato uggioso di inizio Giugno decido che è ora di porre fine al marasma di pensieri e sensazioni che hanno accompagnato l'ennesimo tour organizzato principalmente per gli altri e poi per me.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />O meglio le destinazioni che scelgo sono sempre egoisticamente approvate, da me in esclusiva ovviamente, però il resto è organizzato e strutturato in modo tale da regalare ai miei Amici un' esperienza del tutto indimenticabile. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ogni anno è sempre più difficile riuscire a trovare luoghi, in primis, e strade che vi ci porteranno che sappiano ancora stupire per la loro bellezza e qualità.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ho il privilegio di conoscere dei motociclisti con la M maiuscola e quindi deluderli sarebbe uno smacco gravissimo alla mia autostima.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Dopo questa piccola precisazione aziono il tasto rewind sul mio personale taccuino di memorie per riportarla a mercoledì 1 Giugno.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Serata alquanto movimentata in casa mia, era tempo che non c'erano più di tre persone assieme a me.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Una semplice pizza con amici impazienti di partire si è trasformata nella solita “serata di merda con amici di merda”.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La partenza è fissata per giovedì 2 Giugno, le previsioni non sono il massimo ma alla fine cosa sarebbe un giro Davvico senza il flagello della pioggia!?!?!?!?<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Luca ha dormito da me ( arrivare dal Trentino in mattinata per essere a San Donato per le 8:30 sarebbe troppo anche per lui), come al solito svegliarlo diventa un'impresa.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Non capirò mai come riesca poi ad attivarsi nel giro di un nanosecondo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ci prepariamo, facciamo colazione e poi ci troviamo con gli altri viaggiatori ( Albi, Stè, Mimmo e la Manu) al casello dell' A7 direzione Genova.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Abbiamo un appuntamento con Linuccio e Maurino alle 10:15 sulla diramazione tra A7 ed A26 per poi proseguire verso la Francia.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il resto del tratto Autostradale non merita menzione se non fino a quando, usciti dallo stesso, non ci dirigiamo verso Barolo dove prima salutiamo una vecchia conoscenza in Enoteca regionale per poi mangiare un boccone in un ristorantino li di presso( La Cantinetta).<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La nostra fortuna è stata arrivare un attimo prima di tanti altri turisti ( essendo in 8 ) e trovare un bel tavolo lungo dove accomodarci. Decidiamo per una sosta veloce in modo da non appesantirci per la prosecuzione del nostro viaggio. I grissini sono come sempre una delizia, lunghi circa mezzo metro, croccanti, ruvidi, dorati quanto basta e con un profumo intenso di pane appena sfornato, si fatica a non ingozzarsi con loro... Il misto di salumi è molto buono ma tutto sommato non differente da quello che possono offrire tanti altri posti di qualità.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Lo stupore invece mi rapisce i sensi quando ci portano una delle specialità della casa, un uovo appena riscaldato in una pasta leggerissima, servito con del burro fuso in cui son stati fatti saltare degli asparagi affettati a cubettini. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Delicatissimo, aromatico e dolce per il burro fuso. E' una sorta di unico raviolo gigante nel quale si nasconde un cuore dorato di tuorlo d'uovo appena intiepidito. Mai assaggiato nulla di simile.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Segue il bis di primi, composto dai classici ravioli del plin tipicamente piemontesi e di una consistenza morbidissima, più azzeccata la cottura del primo vassoio che non la seconda, ed a robusto rinforzo dei Tajerin al ragout, nel quale forse la nota aromatica dell'alloro era un filo troppo invadente.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il vino non dovrei nemmeno menzionarlo visto il luogo scelto per desinare, ovviamente un Barolo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Una bottiglia per 8 persone, alla fine è il giusto compromesso tra gusto e preservazione dei punti sulla patente.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ripartiamo in direzione Cuneo per poi seguire le indicazioni per il Col di Tenda.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il mio personalissimo incubo, nonché antagonista e costante di tutte le mie peregrinazioni motociclistiche si manifesta: LA PIOGGIA.....<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Le strade piemontesi, non me ne vogliano i locali, sono approssimative in quanto a grip e sotto la pioggia subiamo tutti perdite d'aderenza per fortuna non troppo pericolose.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Ci fermiamo in un'area commerciale appena fuori Cuneo per il rito della vestizione con gli antipioggia, ironia della sorte l'unico spazio coperto che vediamo e scegliamo per l'operazione è un autoloavaggio...<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Sulla salita verso il Col di Tenda facciamo benzina a pochi km dal confine di stato, presso il benzinaio( caro come il fuoco ma d'altronde è forse l'ultimo prima di arrivare in Francia ) accade una scenetta molto divertente.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Una signora straniera chiedeva a noi ( in moto, bagnati fradici, e visibilmente non avvezzi alla località) dove andare per evitare la coda in ingresso al tunnel che portava in Francia.... Gli avrò detto( in inglese ) 4 volte che non eravamo locali e lei si ostinava a chiedermi secondo me qual'era la strada migliore da percorrere... la gente è strana... a volte. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Sosta di 15 minuti presso l'ingresso del tunnel( è a senso unico alternato ) poi pronti via e dopo circa 3 km abbondanti siamo finalmente in Francia e udite.. udite .. all'asciutto!!!!<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Finalmente possiamo sbizzarrirci un po alla guida, peccato rendersi conto che mancano tre moto al trenino, a dir il vero piuttosto sfilacciato, che avevamo formato.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Dico a Linuccio di proseguire e raggiungere Luca e lo Stè, io aspetto ma non vedendo sopraggiungere nessuno comincio preoccuparmi, ingrano la prima e torno indietro. Raggiungo Maurino ed Albi che, non vedendo sopraggiungere Manu e Mimmuzzo, si sono fermati a togliere antipioggia ed a fumarsi una paglia. Sempre più in pensiero continuo a risalire la strada cercando di non pensare al peggio.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Grazie a Dio incrocio i ritardatari per scoprire che avevano subito una multa dall'asfissiante e pattugliante presenza della Polizia francese. Nel frattempo ci eravamo tutti riuniti, anche coloro che erano andati avanti erano tornati sui propri passi, o meglio traiettorie, per accertarsi delle condizioni di tutti. Ridiamo tutti della gaffes fatta da Mauro ed Albi che avevano avvisato da bordo strada un motociclista di rallentare, vista la presenza della Gendarmerié transalpina, peccato che il motociclista in questione fosse un pulotto....<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Purtroppo il pur bellissimo paesaggio, qui il Royà scava una sorta di canyon nelle rocce dove la strada si aggrappa qui e la in modo sinuoso dove c'è spazio, non ha meritato la giusta attenzione per la paura di incappare in qualche controllo non propriamente corretto da parte delle forze dell'ordine.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Per fortuna il nostro itinerario ci porta a deviare dalla D6204 all'altezza di Breil Sur Royà per imboccare le D2204 direzione Sospel.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />L'altitudine cambia, la vegetazione anche, complice una tarda primavera tutto è in fiore ed i relativi profumi riescono ad invadere piacevolmente i miei condotti nasali.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il ritmo si fa interessante, veloce ma non sincopato, gli scorci verdeggianti scorrono davanti ai miei occhi e solo la sinuosità della strada mi riporta a concentrarmi di più sulla guida.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La strada dopo aver costeggiato la parte alta del monte comincia a digradare lentamente verso il basso fino a giungere in una verdissima vallata, qui Sospel giunge come una manna, in un pomeriggio assolato. Siamo tutti mediamente assetati e facciamo una sosta in un improbabile bar thailandese( tra un po nemmeno a Milano ci sono ristoranti thai ed in questo paesino invece... ), per dirigerci verso L'Escarène. Qui si ricomincia a salire e scendere sino al Paese dove termina anche la D2204. E strano constatare come questi paesini abbiano una sorta di effetto patinato, come se quell'aspetto leggermente invecchiato fosse studiato ad arte. Poi questi paesini non hanno l'aria desolata e disabitata che potrebbero avere in Italia, tutto ciò mi lascia piacevolmente colpito.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />In una curva piuttosto gustosa prima io, poi Linuccio ed infine Mauro rischiamo l'highside per non meglio specificate cause...<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La D215 appena intrapresa si trasforma in D615 e ci porta sin quasi a Castagniers passando per Contes. Questo tratto è forse il canto del cigno per la piacevolezza ella guida e per la bellezza del paesaggio per questa giornata, anche se…. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Da Castagniers un pezzo di strada di valle che affianca il fiume Varo(o almeno credo lo sia) per poi risalire verso Gattières dove ho potuto constatare la prevedibilità dello Stè in certe condizioni...<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Mi sorpassa un T-Max, 1....2......3 ed ecco che passa lo Ste all'inseguimento con Luca a seguire a fionda a mo di scudiero. Scoprirò poi che non avranno avuto soddisfazione perchè il conducente dello scaldabagno Yamaha non era abbastanza “aggressivo” …. <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Dimenticavo, qui siamo passati dalla D6202 alla D2210 che ci ha accompagnato sino a Vence e di li a Grasse.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Qui il mio senso dell'orientamento vacilla per qualche minuto, Grasse è bellissima e nel suo centro storico abbarbicato su un costone roccioso, sbaglio una svolta e mi ritrovo sulla Route Napoleon.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La fortuna arride agli audaci e trovo un'indicazione per Fayence, nostro luogo d'arrivo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il sole tinge tutto di colori rosati, ormai il tramonto si avvicina, l'aria è carica di umidità a questo favorisce ancor di più le tante sfumature di colore che abbracciano piante, animali, persone e cose.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La strada che imbocchiamo è una secondaria molto stretta che conduce a Fayence passando per Cabris, Speracedes e Tignet.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Peccato che alla svolta fondamentale sbaglio strada, 2 minuti prima lo Stè mi chiedeva: <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />“Dav ma sei sicuro di dove stai andando!?” <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />ed io sinceramente convinto: <br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />“ Certo certo, vai trà..”<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La D13 mi ha tradito e ci ritroviamo a Saint Cezare sur Siagne … qui lo Stè tira fuori il navigatore che ci fa seguire una strada improbabile... anche se... ricordate dove ne avevo scritto uno?<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />la strada è stretta il tramonto intenso ed i contorni cominciano ad essere meno netti.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Mi ricorda una certa discesa in simili condizioni dal Klausenpass in Svzzera.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />E' evidente che questa carrabile non è molto frequentata, asfalto a grana grossissima, quasi uno sterrato in alcuni punti, bosco fitto e l'unica presenza umana è data da un casale che non riesco a capire se sia abitato o meno. Rospi in giro, insetti illuminati dai fari delle moto ed infine anche un bel cinghiale di dimensioni tutt'altro che risibili ci accompagnano per gli ultimi km prima dell'arrivo.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Per fortuna con Luca avevamo letto le indicazioni per raggiungere i nostri appartamenti, e così quando ad una rotonda vediamo l'Intermarchè ( nota catena di supermarket francesi ) siamo certi di essere arrivati.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Continua...</span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-89764999448258686382011-03-29T18:56:00.002+02:002011-03-29T18:56:24.429+02:00Una laurea che concede….<div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Tutto nasce da una telefonata ricevuta durante un pomeriggio di fine marzo, pochi convenevoli e concordiamo un appuntamento sotto il mio ufficio.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">La controparte di questo appuntamento è lo Stè, Amico con il quale ho condiviso e spero di condividere momenti di vita vissuta motociclistica ed enogastronomica.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Il luogo dove siamo diretti e sovente lo stesso, la Trattoria di Torba, ove le mistiche sorelle Paola e Daniela riescono a sublimare l’esperienza gastronomica come delle navigate alchimiste.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Stavolta però l’occasione è speciale: </span> </div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Pietro( il figlio di Paola ) si è laureato e si festeggia in compagnia.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Entriamo in leggero ritardo eppure la sensazione di essere li da ore nonostante fossimo appena arrivati non riesce a stupirmi, qui è sempre così.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">C’è un tavolino in un angolo, non a caso apparecchiato di raso rosso come tutti i tavoli questa sera, che ci fa l’occhiolino come se non stesse aspettando altro che noi.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Mi siedo, è curioso come da questa postazione si abbia il pieno controllo della situazione della sala, non sfugge nulla al mio sguardo. I grossi vassoi di risotto portati dalla Paola, le chiacchiere rumorose e gioiose di Pietro e dei suoi tanti amici, a volte debbo far ripetere allo Stè cosa mi stesse dicendo, mi distraggo spesso ad osservare le persone.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Qui sono tutti giovanissimi e con Stè ci sentiamo i “nonni” in sala, eppure non siamo una sgradevole appendice, riusciamo ad immedesimarci ed ad integrarci alla perfezione.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Pietro d’altronde sembra l’inconsapevole direttore d’orchestra che si districa con sapienza tra un tavolo e l’altro. Non ha trascurato nessuno degli ospiti, un grande.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">La cena procede spedita tra un Barbera che scorre e del risotto che simile a magma fumante si distribuisce mollemente sui nostri piatti.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Champagne, radicchio e salsiccia sono le tre varianti con le quali la Daniela ci rapisce i sensi, non contenta opererà un successivo e succulento misfatto più tardi a base di sua maestà lo Stinco. </span> </div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Patate saltate ed un tris di ottime verdurine stufate ( zucchine, radicchio e cipolle ) a mo’ di rustico contorno.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Una commistione di sapidi e goderecci sapori che risvegliano ricordi e che ne creano di nuovi da conservare con cura.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">L’invasione da parte nostra della cucina come comprimari aiutanti nello sparecchiare e nel servire gli ottimi dolci (torta alla crema di marroni, torta biscotto al cioccolato e torta rustica al caffè), un momento speciale nella sua naturalezza e spontaneità grazie al quale rinuncio per un attimo alla mia discrezione con la richiesta di sdebitarmi da parte mia verso questa allegra famiglia: una cena ungherese preparata da me per tutti loro.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">A dire il vero mi sarei aspettato un diniego da parte della Daniela.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Supponevo, forse peccando di una certa presunzione che avrei potuto mostrare io ad una simile richiesta, che uno chef difficilmente potesse cedere il proprio regno al primo arrivato.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Adesso sono qui che cogito il menù perfetto per la serata che verrà, perché verrà, ormai ci tengo troppo a questa cosa e non posso farmi sfuggire l’opportunità di restituire in parte quello che queste persone e questo luogo mi hanno saputo donare in questi anni.</span></div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Tahoma, sans-serif;"><br />
</span></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-20885591129180098752011-03-12T21:22:00.000+01:002011-03-12T21:22:12.691+01:00Warui kūki<span class="Apple-style-span" style="color: blue;"><b><span class="Apple-style-span" style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 24px;"><span class="" title="Fai clic per visualizzare le traduzioni alternative">悪い</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 24px;"><span class="" title="Fai clic per visualizzare le traduzioni alternative">空気</span></span></b></span><br />
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Immane tragedia, un mostro di energia che si sviluppa in mezzo al mare e porta con se morte e devastazione.<br />
Tutto questo in un paese che può vantare le migliori strutture antisismiche e la migliore velocità di reazione ad un evento così potente ed inatteso.<br />
Eppure lo Tsunami non da scampo, osservo il before e l'after durante i telegiornali, sul web, sui giornali.<br />
Le immagini in movimento sono raggelanti, constatare le proporzioni di cose trascinate via dal viscido mostro ti fa rendere conto come l'uomo sia un'insignificante pagliuzza di polvere nel deserto di sua maestà Natura, con la maiuscola, da tenere sempre a mente! Lei è meravigliosa ed altera presenza nella nostra vita, regala momenti magici ma quando decide che dell'energia accumulata deve essere liberata, lo fa senza riguardi, indifferente al dolore ed allo spaesamento che provoca.<br />
é come una presenza solitaria che non si cura che di se stessa ma in questo è il genere umano ad errare, ed in modo macroscopico a volte. Madre Natura ci avverte, ci ha avvertito e ci avvertirà sempre delle sue intenzioni, certi eventi non sono prevedibili per la loro intensità ma lo sono in generale.<br />
In Giappone la popolazione è abituata ad esercitazioni frequenti per ridurre al minimo le perdite di vite umane.<br />
La popolazione, sono rimasto stupito, come lo rimango sempre quando si tratta dei giapponesi, della loro IMMENSA dignità nella sofferenza e nel dolore. Per loro ci sono delle "regole" culturali da rispettare.<br />
Sono per noi incomprensibili eppure sarebbe bello a volte reagire a dei dolori così forti con quest'incredibile dignità.<br />
Li ammiro veramente tanto per questo. Parole o meglio una serie di significati dati da quello che si deve evitare:<br />
il meiwaku, una sorta di vergogna che viene provocata alla comunità dal comportamento disdicevole di un singolo che ne fa parte. Mi chiedo a questo punto se il dolore, l'impossibilità di fare qualcosa, lo smarrimento abbiamo un sapore.<br />
Come riuscire a reagire? Da dove cominciare quando non ti è rimasto più nulla? Leggo le notizie sgomento, ho quasi le lacrime agli occhi per tutto ciò, vorrei poter fare qualcosa attivamente ed invece mi sento la solita inutile pagliuzza di polvere in mezzo ad altre sei miliardi su questo globo terracqueo.<br />
E' anche vero che quando ti trovi in un'estrema necessità riesci a trovare forze che non sapevi di avere.<br />
Auguro a questo piccolo grande paese di risollevarsi il prima possibile, anche se sono certo che lo faranno nel minor tempo possibile e ci stupiremo anche di questo.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://lh6.googleusercontent.com/-btrR6TsH1V8/TXvV1W2d-cI/AAAAAAAAExw/iwVYkt_KA8M/s1600/japanese+flag.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="https://lh6.googleusercontent.com/-btrR6TsH1V8/TXvV1W2d-cI/AAAAAAAAExw/iwVYkt_KA8M/s320/japanese+flag.jpg" width="320" /></a></div>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-57388542257798681262011-02-20T23:59:00.002+01:002011-02-20T23:59:46.688+01:00Antica Osteria di MontecarelliCi dev'essere qualcosa di particolare nel nome Paola...<br />
mi segue ovunque ci sia un luogo dedicato alla buona cucina.<br />
Stranamente oggi non voglio parlare della Paola di Torba, il suo posto nelle mie elucubrazioni mentali è riservato alla paola di Montecarelli.<br />
Una scoperta per la quale devo ringraziare Mauro ed i combrikkoli per avermici portato.<br />
L'Antica Osteria di Montecarelli è una piccola oasi di cucina casareccia ubicata tra Emilia e Toscana.<br />
Montecarelli è uno dei tanti paesini sulla SS 65, poco interessante in quanto molto simile ai tanti che si trovano in zona.<br />
Possiede però un piccolo rustico scrigno di sapori gestito da una donna che sa alla grande il suo mestiere e che riesce con la sua parlata toscana a rendere tutto più allegro e piacevole.<br />
<br />
Oggi i miei compagni di viaggio erano Mauro, immancabile nelle uscite mangerecce in zona e Marco, graditissimo compagno di avventure motociclistiche.<br />
Il tempo non è stato molto d'aiuto, la pioggia bagnava distrattamente ed in modo poco convinto tutto il paesaggio.<br />
Un intenso livore che estremizza una luce diffusa che annulla le ombre, i confini ed i perimetri delle cose.<br />
<br />
Una porta finestrata in legno scuro, il riflesso della luce che non permette allo sguardo di intromettersi all'interno,<br />
tutto ciò consente allo spirito lo stupore nella visione di questo piccolo grande locale.<br />
Un bancone solido a destra, una sala che sembra un corridoio, stretta ed angusta dove tavolacci in legno rustico flirtano con gli avventori per invogliarli a sedersi, vecchie foto in bianco e nero a memoria storica di un posto che è apparentemente è mutato poco nel tempo.<br />
Colori forti, legno scuro, cotto per il pavimento e semplici tovagliette di carta del colore di quella del pane, rustiche come conviene al posto.<br />
Un menù semplice scritto a penna su una tovaglietta:<br />
<br />
antipasti misti di salumi e formaggi toscani;<br />
una manciata di sughi disponibili con altrettante paste fresche;<br />
un paio di secondi e due contorni;<br />
per concludere altrettanti dolci.<br />
<br />
Si respira un clima mai frenetico, strano di nuovo la similarità con l'inerzia conviviale che si respira alla trattoria di Torba presso "l'altra" Paola, un simpatico cameriere che prende gli ordini i profumi di "buono" che si mescolano tra loro dando a tutto un sapore indefinibile ma piacevole.<br />
<br />
Poi il tagliere fa il suo ingresso trionfale a tavola: colori, profumi forti e sapidità.<br />
ogni volta che sono qui mi rendo conto che ad ogni cosa c'è una spiegazione, il pane toscano senza sale altrove non sarebbe gradito, qui è una necessità!! Salato sarebbe troppo, i salumi creano la magia di renderlo piacevole in un'unione di sapori perfetta.<br />
<br />
Mai avrei detto che mangiare frattaglie potesse essere così gradevole, invece la salsa di Lampredotto dischiude i suoi profumi su un crostino caldo, piacevolissimo.<br />
I primi sono abbondanti, io e Mauro optiamo per le pappardelle ma con condimenti diversi, ai porri e gorgonzola per me, agli asparagi e pecorino lui, Marco prende invece gli gnocchi con il medesimo condimento di Mauro.<br />
Alla fine i pur piacevoli secondi non li ordineremo, preferiamo passare al dolce.<br />
Anche li la signora al comando di tutto mi concede la possibilità di fare un assaggio di due squisite dolcezze Home made, tanto semplici quanto gustose, la compagnia di 2 amici motociclisti fa il resto.<br />
<br />
Anche se siamo qui in macchina, nel nostro rientro come all'andata si condividono le esperienze a 2 ruote su questa strada maestra che unisce due culture enogastronomiche eccezionali.Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6529769173769209913.post-87054842225325111812011-02-06T02:41:00.000+01:002011-02-06T02:41:15.015+01:00Dolianova<span class="Apple-style-span" style="-webkit-border-horizontal-spacing: 5px; -webkit-border-vertical-spacing: 5px; color: #323d4f; font-family: 'Lucida Grande', 'Trebuchet MS', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">E' il nome di un paesino in provincia di Cagliari.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />fino a qualche anno fa era per me uno dei tanti comuni italiani che non conoscevo, adesso è un luogo della memoria.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La prima volta che ci sono passato a dire il vero non ho visto molto, solo la casa di Manolo dopo un giro in moto epocale su e giù per nastri d'asfalto dal tracciato disegnato in collaborazione dal santo protettore dei motociclisti e dal suo corrispettivo diavolo tentatore.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Allora era una sera di fine aprile, ricordo ancora l'accoglienza in casa del babbo e della mamma di Manolo. Non mi avevano visto prima eppure mi son sentito come un cugino che non vedevano da molto tempo,accolto come un membro di famiglia da cui a malincuore fossero stati separati.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />In questa fine di gennaio sono tornato in "Sardosterra" per festeggiare il compleanno di Manolo. Ho passato tre splendidi giorni in compagnia di persone straordinarie, persone per cui i valori della famiglia, dell'accoglienza, dell'amicizia sono ancora qualcosa da vivere e coltivare.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />A cominciare dalla famiglia di Manolo in toto. Alcuni di loro non mi avevano mai visto eppure ci si è seduti tutti a tavola, assieme in quello che io amo definire PURA convivialità familiare. Il bello dei piccoli centri di provincia è proprio questo, i ritmi naturali della vita ancora riescono a scorrere, dove il pranzo della domenica è ancora l'occasione di stare assieme in famiglia rinsaldando così i legami affettivi.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />La mamma ed il babbo, due persone semplici dalle mani rese ruvide dal lavoro, un sorriso disarmante nella genuinità del gesto. Nulla è finto, nulla e cercato o voluto, è tutto naturale.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />Il maialetto, il suo involontario immolarsi alla riuscita della giornata, ha unito tutti in una corale e rumorosa sinfonia di sensazioni; alla fine del pranzo ero decisamente provato, non sono riuscito a dire di no a nulla, mi sarei sentito come un ingrato portatore di oltraggio alla Famiglia.<br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" /><br style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" />tutto questo lo associo al posto, Dolianova che ormai per me è associata allo star bene, come pochi altri posti.</span>Doctor Unicumhttp://www.blogger.com/profile/10871007934211284302noreply@blogger.com0