lunedì 13 agosto 2018

Der Schwarzwald, für immer in meinem Herzen (Kapitel 1)

Il primo incontro, dopo attenta e lunga pianificazione, fu nell'aprile del 2013.

Sarebbe dovuto essere un giro in moto con i fiocchi assieme a Mauro ma così non fu per una maledettissima perturbazione che alla fine di Aprile di quell'anno portò le temperature in picchiata sino ai 10/12 gradi alle ore 13.00 oltre ad una pioggia ed un freddo fuori scala per il periodo.

Andammo in auto, compatendo i tanti coraggiosi mototuristi che nonostante tutto percorrevano le città e le strade del Baden-Württemberg meridionale.
La breve vacanza fu bella e divertente nonostante le nostre moto rimasero nei nostri rispettivi box ma ci siamo ripromessi di tornare. ( le foto sono di Mauro )

Hexenloch Mühle

Schwarzwälder Kirschtorte

 Augustiner Platz (Friburgo)

segnaletica gotica a Friburgo

Questa piccola premessa per giustificare il mio ritorno al buttare giù pensieri sparsi relativi a delle sensazioni legate alla moto, all'amicizia ed a dei posti di una bellezza che le parole scritte mai potranno rendere giustizia.

Febbraio 2018, chat su WhatsApp con Ale, il freddo ed il letargo motociclistico fanno venire la voglia di fare un giro in moto di quelli da ricordare.
La data la stabiliamo in quanto Lisa, Stefano e Massimo( rispettivamente moglie e marmocchi di Ale ) saranno al mare e quindi quel weekend di luglio potrà essere quello giusto.

Ok, la data è stabilita, 7-8-9 luglio 2018, ora non mi resta che organizzare il tutto.

La partenza sarà nel pomeriggio di venerdì 7 con una sosta nella cittadina svizzera di Rotkreuz nel canton Zugo, esattamente a metà strada tra Milano e la nostra meta finale, Glottertal nella bassa foresta nera a pochi chilometri da Friburgo in Bresgovia.
La mia prima visita con Mauro nel 2013 mi piacque così tanto che ho deciso di riproporre lo stesso "campo base" anche se non nel medesimo hotel. Possiamo dire che anche il nuovo albergo non ha avuto nulla da invidiare al precedente, anzi, il livello di accoglienza del turista in questa parte della Germania è sempre di altissimo livello.

Ci vediamo appena dopo la frontiera di Chiasso, una breve sosta per il pieno dei nostri serbatoi e  per l'acquisto della vignetta per le autostrade e si parte direzione San Gottardo.

Questa parte di viaggio, come per tutti i viaggi in autostrada è stata tediosa come non mai, l'unica emozione provata è stata quella di controllare in continuazione i limiti di velocità per non incorrere in sanzioni(variabili, tacci vostra svizzeri maledetti).
giunti ad Airolo evitiamo con cura il tunnel del Gottardo per fare il Passo, finalmente due curve.

Certo, non è esattamente l'orario del giorno ideale per pieghe varie ma nonostante tutto è stato divertente..... congelarsi.
Freddo intenso e delle "simpaticissime" nuvole in picchiata libera ci hanno accompagnato fino a  Göschenen dove abbiamo ripreso l'autostrada.
In alcuni tratti di strada l'umidità era talmente intensa che se ne poteva quasi sentire l'odore, il che accompagnato agli scarsi 10° C non ha di certo aiutato a rendere scorrevole la nostra guida.
Unico vantaggio nel percorrere la strada che va da Andermatt a Göschenen in un orario insolito è che era del tutto priva di traffico. Peccato che non si vedesse praticamente a più di 20/30 mt.

Rientrati in autostrada abbiamo proseguito per Svitto e poi per Rotkreuz.
Arrivati in albergo facciamo il check - in al volo e mangiamo un boccone veloce, la cucina calda non era più disponibile, nonostante fossero appena le 21.

L'albergo, Aparthotel-Rotkreuz, è una struttura moderna e ordinata. Non è il classico esempio di struttura accogliente ma è pulito, pratico e davvero in una posizione super strategica per una sosta di tipo overnight in un viaggio da fare a tappe.
Davvero inusuale il bagno in camera, separato dalla stessa da una semplice parete di cristallo. Per una coppia potrebbe anche andar bene ma per altre tipologie di viaggiatori potrebbe essere quanto meno imbarazzante(immagino dei colleghi di lavoro o una coppia di amici/che).

Al mattino tiriam fuori le moto dal garage dell'albergo e dopo una colazione in un supermercato locale, proseguiamo il nostro viaggio verso Dietikon, Baden e poi Koblenz per entrare in territorio germanico.

Dopo una piccola perdita di tempo, dovuta a dei lavori in corso che a causa chiusura di una strada ci hanno costretto a tornare indietro e ricominciare da capo,

Schmitzingen

imbocchiamo finalmente la Bundesstraße 500 ovvero la strada della foresta nera.

Già dai primi metri, che a dire il vero io già conoscevo, capisci che la 500 è pura istigazione a delinquere motociclistico. Curve e contro curve su un asfalto gripposo e senza avvallamenti.
un paesaggio dove il verde domina incontrastato con ancora la possibilità di sentire il profumo del bosco. Seguiamo mollemente la danza delle curve sino allo Schluchsee dove rallentiamo perchè  Bärental è ormai prossima e voglio far assaggiare ad Ale la sua prima  Schwarzwälder Kirschtorte presso la pasticceria Zum Gscheiten Beck, una delle migliori della zona.
 divertenti incontri tedeschi 😁
Zum Gscheiten Beck Konditorei

Al nostro arrivo abbiamo anche la sorpresa del trenino d'epoca fermo nella vicina stazione ferroviaria.

 Historische Zug





Ripartiamo verso il nostro albergo e dopo il Titisee ed Hinterzarten svoltiamo per Sankt Märgen, splendido paesino di 900 anni uno dei più caratteristici della zona, si prosegue per Sankt Peter in un vero toboga di curve sino ad arrivare a Glottertal.
Arriviamo in albergo, qui finalmente l'atmosfera della foresta nera esplode in tutta la sua tradizione.
Hotel Gasthaus Adler



Facciamo una veloce e gustosa merenda a base di speck della foresta nera uova e cetriolini, per poi fare una capatina a Friburgo.


Fribusrgo è sempre la gran bella città che avevo avuto modo di conoscere 5 anni fa, le caratteristiche canaline d'acqua sono quasi tutte asciutte e quest'anno in Germania ed in generale in Europa ha piovuto davvero poco, città sempre viva piena di gente e di cose da fare, ci siamo imbattuti in un festival del vino... Ad averlo saputo prima venivamo giù in autobus 😜

 il duomo

la piazza del duomo

Rientrati a Glottertal ci prepariamo per la cena, dopo una doccia ristoratrice scendiamo nel giardino dell'albergo ed ordiniamo da mangiare. Entrambi ordiniamo dell'ottima sella di Capriolo con contorno di Spätzle ed una crepe ai mirtilli rossi.

accompagnato da birra, per Ale e da un ottimo vino locale per me


Dopo una passeggiatina serale per le viuzze del paese ci siamo meritati un sonno ristoratore, domani sarà una giornata impegnativa.

Glottertaler Kirche
 (continua)

sabato 23 giugno 2012

Alpenstraßen in Österreich 6.1(capitolo a parte)



Die Nockalmstraße

Lei merita un capitolo a parte, è LA STRADA...

Che ci voglia un pedaggio per percorrerla è un dettaglio, piccolo piccolo che ripagherà ancor di più il piacere psicofisico che si prova aggirandosi nel parco nazionale dei monti Nockberge.
Trentacinque chilometri senza un incrocio a raso, senza che il nastro d'asfalto s'interrompa, il tutto condito dall'esperienza che sei all'interno di un parco nazionale, un paradiso naturalistico dal paesaggio quanto mai variegato.

La storia geologica dei monti Nockberge è antica come è insolito il profilo di questi "oltre 2000", arrotondati come colline ma maestosi come montagne sacre di lidi lontani.
In più la dominante verde di boschi e prati, le sassaie ed i numerosi ruscelli fanno il paio al trattamento di riguardo che viene riservato al motociclista.



Qui come su tutte le strade montane alpine d'Austria il motociclista è coccolato e riverito, certo il passaggio non è dei più economici ma come detto più volte la bellezza dei luoghi e la gestione degli stessi è impeccabile, anche se gli avvertimenti potrebbero intimorire



Dopo il casello tutto entra in una dimensione quasi onirica...

anche dei cavalli al pascolo rendono la cosa più piacevole





i primi due tornanti e poi il veloce allungo nella stretta vallata per il primo antipasto..  una serie di curve e contro curve che non fanno che accrescere l'appetito e la fame di altre curve.
si passa da un costone della valle all'altro fino a rimanere sul versante di sinistra per un fenomenale allungo mai diritto, fino ad una curva secca a sinistra che lascia il bosco per un paesaggio più brullo.
Qui c'è uno dei pochi punti di ristoro presenti sulla Nockalm, con tanto di giardino delle marmotte..
ancora un allungo portentoso, tutto in salita con l'impressione di andare ad infilarsi dritto nel torrente di fronte a noi.
Invece uno stretto tornante a destra ci fa tornare ad un ritmo di guida concitato.



Un persorso velocissimo con asfalto perfetto ma appena appena scivoloso, giusto per farci gustare qualche leggero sovrasterzo in uscita dalle curve più strette..

Abbracciati al versante sinistro della valle ci troviamo a percorrere il suo spartiacque , il primo di quelli che percorreremo.
qui il secondo punto di ristoro, dove ci fermeremo in seguito, con un panorama incredibile sul secondo spartiacque che è anche il punto più alto della Nockalm. Un primo accenno di discesa permette di assecondare la decina di tornanti ampi e perfetti e di ritornare ad una quota dove il bosco riappare protagonista indiscusso alternandosi con piccoli pascoli.

Un altro allungo nel bosco condito con curvoni orgasmici per poi puntare decisamente verso l'alto, in un continuo serpeggiare  fino ad una frenata tremenda se non si conosce il percorso a menadito.
uno stretto ed infido tornante in contro pendenza, quasi invisibile dal'allungo appena percorso.
qui comincia quella che ho ribattezzato la "Manina", per la somiglianza con una mano aperta..
i tornanti non sono nel classico schema rettilineo --> curva --> rettilineo ma sono uniti da altre curve e quindi danno questa illusione a veder la mappa.





Poi l'ultimo allungo che sembra catapultarti in mezzo al bacio tra due monti..  una stretta sella, poco più larga della sede stradale che immette nel secondo tratto della Nockalm e del terzo punto panoramico e di ristoro.
da qui sarà tutto in discesa, dapprima impegnativa,con curve di difficile interpretazione tanto che ognuno di noi le ha percorse con traiettorie molto personali ma sempre efficaci. Di nuovo il bosco veloce e sinuoso al tempo stesso, fino al casello di uscita...

Abbiamo percorso la Nockalm 3 volte, eravamo talmente gasati che abbiamo fatto le prove, il relax e la cronometrata ...
Durante il relax ci siamo fermati a gustarci una birra Luca, un radler io ed una mineralwasser Mauro..



Abbiamo avuto anche il tempo di ingarellarci con una coppi di automobilisti tedeschi, uno in Porsche e l'altro in BMW Z4 M.
Alla fine ci siamo divertiti e complimentati a vicenda..

Superata la Nockalm, con nostro dispiacere, puntiamo verso il TurracherHohe...

Continua...

Alpenstraßen in Österreich 6


Da Radstadt a Innerkrems

Appena svegli Radstadt ci regala un cielo di un azzurro terso e la piazza principale un senso di pace e tranquillità..



l'hotel Post invece prima della nota dolente( il conto, peraltro onestissimo ), ci offre una colazione tipicamente austriaca nelle quantità e nella qualità.



Bene siamo pronti e preparati alla partenza...



Ci attendono l'Obertauern, il Katschberg, la Nockalm, il Turracher e ( dopo essere passati nuovamente per il katschberg ) per finire al meglio la Villacher Alpenstraße....

L'Obertauern è la classica strada di montagna moderna, quella che quando si è deciso di costruirla con il minimo sforzo si è cercato il passaggio più facile senza interventi troppo invasivi sull'ambiente circostante.
La vallata da percorrere verso il suo punto più alto è ampia e costellata di pascoli verdi con mucche pezzate intente nella loro occupazione principale, brucare l'ottimo foraggio.
Noi percorriamo a velocità sempre maggiore, in alcuni punti la carreggiata è addirittura a 2 corsie e superata Untertauern le curve cominciano ad essere un filo più tecniche ed impegnative, l'ultima vera e propria rampa a doppia corsia poco prima di Obertauern, che corrisponde all'incirca al punto più elevato del passo, riesco a dare il peggio di me sbagliando del tutto la traiettoria impostata nonostante la perfetta visibilità. Mauro e Luca mi chiederanno poi cosa avessi avuto in mente il quel punto.
Purtroppo di questo tratto di strada non abbiamo foto perchè i km previsti da percorrere erano veramente tanti e quindi il primo "trasferimento" verso la Nockalm decidiamo di farlo speditamente.
Il Taurach compare alla nostra destra creando man mano la gola del Taurachbach, profonda e con tratti di pendenza sinuosa veramente impegnativi; tanto ampia la valle al di la del passo quanto stretta e ondeggiante al di qua.
Raggiungiamo Mauterndorf, e svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per il Katschberg,
Sankt Michael im Lungau è l'ultimo baluardo di questi pochi km di strada di valle molto veloce ed a vocazione tipicamente agricola.

Orma il Katschberg ci attende con il suo carico di curve, la sede stradale è perfetta ad ottima tenuta anche perchè molto frequentata, qui in inverno si scia e questa è una delle località più apprezzate della zona.
molto tortuosa e con pendenze decise a volte il Katschberg ricorda la serie di tornanti in contropendenza che ci sono sulla SS65 tra il passo della Futa ed il borgo di Santa Lucia, anche se qui la pendenza è decisamente più elevata, in discesa con tempo umido non deve essere un granchè piacevole trovarsi qui..
Grazie al cielo noi possiamo confidare in una giornata splendida per cui giù la visiera e dai di gas.
Purtroppo il giochino si rompe proprio quando sta cominciando a diventare piacevole, ecco l'unico vero e grave difetto di questa splendida strada alpina è la brevità del suo percorso, appena 12 km in tutto...

Gli alti Tauri sono dei monti molto antichi e nonostante siano oltre i 2000 mt sfoderano un aspetto amichevole perchè ammorbiditi dal tempo e dagli elementi, qui non ci sono punte aguzze ma morbidi declivi e soffici colline.
le gole scavate dai fiumi creano gli unici tratti impegnativi da percorrere ma forse sono anche i più belli.

Kremsbrücke si trova su bivio che porta alla Nockalm, chi percorrerà questa strada si stupirà di come il paesaggio sembri cambiare km dopo km..
il grazioso paesino di valle lascia posto ad un fitto bosco dove la strada serpeggia sinuosa ma veloce, le poche curve lente non impediscono al ritmo di guida di fluire e le poche case che appaiono qui e la rendono ancora più pittoresco il tutto.
Innerkrems compare in una piana verdeggiante con i monti a fare da quinta allo sparuto gruppo di malghe montane.
Il gabbiotto del pedaggio della Nockalm è li esattamente sul principio di una salita che ci porterà a godere di un nastro d'asfalto senza eguali, 35 km senza la minima intersezione stradale, completamente all'interno di un parco nazionale ovvero il  Biosphärenpark Nockberge.



Per fortuna siamo in anticipo sulla tabella di marcia e così decidiamo di fare il percorso fino all'uscita con tutta calma per poi replicarlo un altro paio di volte dedicandoci alla guida...

Contina....

Alpenstraßen in Österreich 5



Da Zell am Ziller a Radstadt


Zell am Ziller sembra irriconoscibile stamattina, la pioggia incessante di ieri ha lasciato il passo al sole e ad un cielo azzurro ma l'aria è ancora carica di umidità come le tante nuvole termiche ci suggeriscono.
Oggi come incipit avremo la Zillertaler Hochalpenstraße, sarà una prima parte della nostra tappa odierna piuttosto impegnativa, specialmente per i miei amici con i semimanubri.
La Zillertaler si snoda abbarbicandosi sulle montagne della valle in modo sinuoso per circa 50 km ed il suo tracciato è più adatto a gustarsi il panorama piuttosto che al dedicarsi alla guida allegra.
Lasciamo il Rosengarten fiduciosi che sarà una gran giornata:






Imbocchiamo la statale diretti a Kaltenbach dove le indicazioni per la Zillertaler si fanno più numerose.
usciamo dall'abitato ed i pascoli lasciano sempre più spazio al bosco.
prima del "casello" per il pagamento dei 4 € necessari al transito riusciamo anche a far qualche foto ad un torrente che procede verso valle






Il casello è in pratica un bracchino in legno presidiato da un vecchietto che parla solo tedesco con il quale ci intendiamo a gesti  


La strada è meravigliosa, un susseguirsi di curve per lo più ad ottima visibilità, che fanno capolino tra  il bosco ed il cielo.
uno spettacolo sontuoso quello che al limitare della zona arborea ci si para davanti:
le nuvole da inversione termica sembrano seguirci lentamente coma una soffice ed umida coperta bianca lasciando intravedere uno spettacolo mozzafiato sui monti circostanti:






Una breve sosta alla casa della marmotta, Murmelland Zillertal, dove possiamo fare amicizia con delle simpaticissime e vanesie marmotte....










La distrazione a volte non è una buona compagnia ed infatti, stupefatto dalla bellezza del luogo e dalla vista dei simpatici animaletti smarrisco le chiavi di Hime... ( per fortuna ho la buona abitudine di partire sempre con le chiavi di riserva ).


Ripartiamo, direzione Mayrhofen, il paesaggi si ripulisce via via dalle nubi e gli Alti Tauri incombono nella loro imponenza, il paesaggio da quassù sembra irreale, ciò che abbiamo avuto modo di vivere la sera prima sembra così piccolo e lontano eppure è tutto concentrato in una manciata di km...






come spesso mi accade non capisco come l'uomo sia riuscito nell'impresa di costruire delle carrabili in simili posti.. 






il verde irreale e le malghe che incontriamo ci cullano tra sensazioni olfattive contrastanti, il profumo dolce acidulo delle erbe montane che dopo una svolta lascia spazio all'acre odore delle stalle dei bovini in alpeggio. La montagna in questo è maestra di sensazioni mai uguali e sempre dissimili, lo stesso posto segue le stagionalità e anche nella stessa stagione è mutevole e sorprendente.
La discesa verso Mayrhofen a volte è veramente ripida e le wiederoste piazzate qui e la non facilitano di certo il compito per chi è in moto.


Giunti in valle la nuova salita verso una vecchia conoscenza, la Gerlos Straße, i suoi primi ampi tornanti portano al poderoso allungo del bosco per raggiungere Gmünd, ove tocca prestare attenzione, la strada incita ad una guida che non va molto d'accordo con l'asfalto spesso umido. L'altopiano lo si raggiunge attraversando prima l'abitato di Gerlos e poi proseguendo verso i curvoni velocissimi che passano davanti alla diga, qui spesso le mucche sostano in mezzo alla sede stradale, tanto per rendere più "impegnativo" il passaggio  






il tratto impegnativo delle Krimml Wasserfalle è molto vicino, paghiamo anche qui il pedaggio e proseguiamo... 
Le cascate sono tra le più alte d'Europa per salto complessivo, mentre la Pinzgau langue placida sotto il nostro sguardo:








La vallata scorre veloce fino a Mittersil ove seguiamo per il Thurn pass, più simile ad un'autostrada curvosa che ad un passo montano, ma d'altronde con poco meno di 1300 mt è transitabile anche in inverno.. 
Kitzbuhel non è altro che una veloce sosta benzina mentre noi proseguiamo per Saalfenden am Steinernen meer.
Questo tratto di strada è poco più di un veloce tratto di raccordo tra Kitz e l'inizio del Dientner Sattel prima di arrivare a Bishofshofen.
Il Dientner Sattel assieme al Filzen Sattel che lo precede è una strada montana tenuta in modo eccellente, peccato sia un po trafficata e percorsa anche da mezzi pesanti ma il paesaggio è da mozzare il fiato, l'imponenza dei monti qui spettacolare, il piacere della guida poi è tale che nessuno di noi tre ha pensato di fermarsi per fare una foto.... 


Bishofshofen compare dopo una ripida discesa su un nastro d'asfalto che bacia la parte più scoscesa della vallata.
Cittadina industriale con grosse aziende Bishofshofen verrebbe letteramente divorata via dal nostro passaggio se non fosse che la mia infallibiltà di guida fosse stata colta in fallo ed aiutata dal navigatore di Luca.


Una volta rientrati sulla retta via decido di modificare il nostro percorso, siamo decisamente in orario e Radstadt potrà pure aspettarci ancora qualche ora, Hallstatt( il borgo più bello d'Austria e tra i più belli del mondo, tanto che i cinesi ne stanno costrendo una copia ) ci attende.


Percorriamo velocemente la Lammertal fino al bivio che ci condurrà a Gosau...
qui riceviamo uno dei più bei regali della giornata.
Una strada immersa in un fitto bosco con una serie di curve in contropendenza che nemmeno il più folle dei costruttori avrebbe potuto immaginare così. Semplicemente meravigliosa, il solo filtra tra i rami rendendo tutto maculato.
Luci, ombre ed ancora luci a farci da severi guardiani ammonitori al nostro incedere sempre più veloce. il Paß Gschütt è un passo minore a nemmeno 1000 mt di quota ma in quanto goduria di guida ha avuto pochi rivali in questo viaggio...


L'Hallstatter see appare come al dischiudersi di un sipario teatrale, la natura ha così tanti modi di stupirci, non crederesti possibile che dopo un percorso così intimamente chiuso in mezzo alle montagne ci possa essere un panorama di così ampio respiro...  Semplicemente meraviglioso.


La carrabile corre a diversi mt sul livello del lago e mi chiedo dove sia Hallstatt, sono anni che voglio visitarla ma non ne ho mai avuto la possibilità, stavolta non me la perdo. Piccolo tunnel, le indicazioni danno il borgo dopo una svolta a sinistra... 


Parcheggio Hime e mi viene quasi una risata beffarda. Questo luogo ha qualcosa di magico, è così bello e perfetto da sembrare irreale... 














Ci rifocilliamo con uno dei migliori bratwurst mai mangiati ed un'ottima birretta, ripartiamo per raggiungere Radstadt, percorriamo tutta la sponda sud del lago molto più amichevole della sponda ovest, difatti qui ci sono anche dei campeggi con tanto di spiagge. Ci dirigiamo verso il Kopen pass, altro luogo sorpresa, quando segui le indicazioni hai l'impressione che non ci possa essere un passaggio da quella parte, hai la netta sensazione che andrai a sbattere contro un'invalicabile parete rocciosa invece anche qui gli ingegneri stradali hanno fatto un miracolo, se non fosse che è molto breve ha qualcosa di sorprendente, dalla percentuale della pendenza, molto elevata alle curve, prima strette e poi in un velocissimo sinistra destra  in mezzo ad un bosco meno fitto del Gschütt pass.
Da Pichl in poi la strada si fa di valle e raggiungere Radstadt è uno scherzo.
Anche qui il centro turistico, nonostante sia chiuso possiede la "lavagna magica" tramite la quale verificare la disponibilità degli alberghi ad accogliere tre mototuristi GP per la notte.


Alla fine l'Hotel post sulla piazza principale fa al caso nostro, parcheggio coperto e chiuso per le nostre cavalcature, un'ampia stanza quadrupla ad uso tripla nell'ala nuova dell'albergo ed un'ottima cena, un antipasto di carne, rucola e glassa di aceto balsamico, la zuppa del giorno, dell'ottima carne di maiale con contorno di patate e per chiudere dei meravigliosi Marillenknödel(gnocchi dolci ripieni di albicocche intere e marmellata di albicocche ).


usciamo a bere qualcosa per poi rientrare per farci un bel sonno, anche domani il percorso sarà impegnativo.


Continua...

Alpenstraßen in Österreich 4



Da Wenns a Zell am Ziller

l'ingresso caldo della reception del Piztalerhof non è mai stato così agognato.
Le due camere non sono recentissime ma offrono in una smagliante pulizia tutto quello di cui abbiam bisogno.
Decidiamo per la mezza pensione anche perchè uscire con il tempo da lupi dal quale siam separati solo dalle belle vetrate vista valle sarebbe folle.
La nostra decisione ci darà ragione, anche perchè la cena sarà qualcosa di molto buono, a partire dal buffet libero per gli antipasti e le insalate freschissime e gustosissime, passando per un'onesta zuppetta di verdure, avere un apice con il maiale arrosto con i funghi e patate arrosto( speziate in modo molto peculiare) e finire in un dessert al cucchiaio degno di nota. Il tutto innaffiato dalla sempre ottima birra austriaca.
La nottata passa tranquilla e le previsioni del tempo ci danno ben poche speranze che il tempo, almeno per la mattinata, muti in modo sensibile. Stupidamente non chiediamo subito di poter soggiornare 2 notti invece che una, ad averlo fatto alla sera precedente avremmo avuto la disponibilità delle camere, così invece siamo costretti a riprendere il nostro viaggio, non prima di una succulenta colazione, veramente eccellente per qualità e quantità( in questo il Piztalerhof è decisamente consigliato ).
Riempito lo stomaco di ogni ben di Dio, dolce e salato, domandiamo entro che ora dovremo liberare le camere sperando che la pioggia ed il livore all'esterno ci diano una tregua nelle prossime 2 ore.


la situazione meteo è drammaticamente bagnata...


qui si vede in che condizioni eran le strade

Sono quasi le 11:30 e ormai siam pronti a ripartire, vanno caricati solo i bagagli sulle moto e poi via, sotto una pioggia battente.
La Piztal scorre di nuovo sotto le nostre gomme e l'asfalto raschiato inondato d'acqua mi fa guidare sulle uova con la spiacevole sensazione di non aver controllo sulla direzionalità della moto nonostante l'andatura blanda dettata dalle condizioni meteo.
Siamo di nuovo sulla fondo valle 171 che corre parallela alla E60, l'autostrada che collega Bregenz ad Innsbruck, per nostra fortuna questo bagnatissimo calvario dura poco, fino alla svolta per Ötz sui primi curvoni veloci della Ötztal, peccato per il tempo veramente infame, piove in modo intenso ma non violento, condizioni veramente fastidiose.
Qui Luca prende il comando dello sparuto, e pure un po bagnato, gruppetto. Svoltiamo in direzione Küthaisattel e ho una sorta di deja vu, la valle ancora ampia prende le sembianze di una meravigliosa platea vista da un improvvisato ed ipotetico palcoscenico. Lo spettacolo è grandioso complice le basse nuvole cariche d'umidità e l patina lucida generata dalla pioggia.
La L237 sale con cipiglio sul lato di questa montagna e regala scorci di valle ampi maestosi fin quando non si infila in una stretta gola in un fittissimo bosco. Non riesco a capire se sono io ad essere poco incline alla guida sul bagnato o se è un insieme di fattori che mi fanno perdere il contatto con i miei amici.
Tutto ciò però mi fa apprezzare ancor di più le condizioni estreme in cui mi trovo, l'odore del bosco, di terra, di erba bagnata riempono sempre l'anima di impressioni contrastanti, vorresti poter percorrere questo nastro d'asfalto con un bel sole splendente eppure, sfidare gli elementi in modo così plateale rende questo incedere una sfida d'altri tempi.
Verso la cima il Küthaisattel assume un aspetto inospitale, complice il panorama roccioso ed il meteo decisamente avverso. La calata verso Axam prima e Mutters dopo la percorriamo in modo spedito nonostante tutto. Devo assolutamente tornarci con il meteo stabile. Non è un percorso lungo ma decisamente piacevole.
Da Mutters giungiamo ad Innsbruck e di li il trasferimento sulla ritrovata 171 è una noia mortale sotto la pioggia fino alla svolta per la Zillertal.
Qui finalmente la pioggia comincia a calare per infine smettere al nostro arrivo a Zell am Ziller.
Anche qui l'ottimo servizio dell'ente turistico ci permette di trovare una gasthof decisamente a modo ad un prezzo onesto, il Rosengarten.


panorama dal balcone dell'albergo


simpatico effetto "residuo" della pioggia sul tetto di una VW Passat

Visto che sono appena le 15 e che ha finalmente smesso di piovere decidiamo di farci una doccia e far due passi in questa famosa località turistica del Tirolo.
Piccolo paesino dai connotati tipicamente montani con tanto di lungo fiume molto gradevole.
Ci sediamo al Cafe Conditorei Gredler dove ci rifocilliamo con dolci e cappucini.
Assistiamo anche al ritorno della rediviva pioggia al coperto della terrazza della pasticceria.
Il fuggi fuggi generale dei pedoni ha sempre un non so chè di ridicolo, come se lo scapicollarsi alla ricerca di un posto all'asciutto consentisse di bagnarsi di meno..
Apriamo la serata, una volta passato l'ennesimo ed ultimo scroscio di pioggia, presso il ristorante macelleria della Pension Mühlbacher, che non ci permette di ordinare piatti caldi perchè la cucina era chiusa da 5 minuti.... Alla fine ci rifacciamo dello sgarbo subito senza colpo ferire.
Per loro errore ci fan pagare solo il bere e quindi risparmiamo qualche soldino.
Luca e Mauro, concludono la giornata nella Stübe dell'albergo mentre io, decisamente provato dalla giornata odierna mi infilo in branda ben consapevole che domani ci aspetterà quello spettacolo naturale della Zillertaler Hochalpenstraße.

Continua....