domenica 14 dicembre 2008

København

La fine di maggio, un tempo instabile.
Non so se sia la norma qui in Scandinavia, però me lo immagino così il tempo di una tarda primavera che corre verso l'estate come se fosse un reale e vicino traguardo.
La sveglia in questi giorni è sempre scattata presto, voglio catturare ed archiviare più sensazioni possibili in questi 5 giorni.
Questa mattina non scosto le tende della mia stanza di un comodissimo B&B sito al limitare del centro cittadino.

La doccia è spettacolare, il pavimento è riscaldato ed il doccione fa scorrere sul mio corpo addormentato morbibe goccie d'acqua calda. più volte mi sono dovuto autoconvincere ad uscire dalla doccia, era una sensazione troppo bella per interromperla..
Mi vesto frettolosamente, la doccia mi ha fatto perdere fin troppo tempo, København mi attende.
Il grosso e pesante portone mi divide dalla Nansengade e ..... sorpresa
una coltre di nebbia mi accoglie nel tepore mattutino, i palazzi sembrano dissolversi nel lattiginoso elemento che tutto ingloba.
il tepore del sole però la rende sem
pre più lieve fino a farla lentamente scomparire, è surreale vedere i palazzi comparire dal nulla, vedere fasci di luce di stella che diventano solidi nell'alba nordica. La città si schiude lentamente ai miei occhi, i danesi sono già per strada diretti verso i loro luoghi di studio o di lavoro. I ritmi però sono diversi dai nostri, meno frenetici e tutto più "normale" più a misura d'uomo. le persone che corrono lo fanno per sport, sano sport mattutino che qui sembra essere ben diffuso. All'angolo con la Nørre Volgade il posto dove in questi giorni farò colazione. In Frederiksborggade 7 la catena di Coffee Bar Baresso, ottimo il doppio cappuccino, con brioches, muffin e dolcetti di ogni tipo e dimensione.
Certo posso constatare come costi tutto
sensibilmente di più, ma anche qui come nei paesi anglosassoni l'uso delle carte di credito per pagare è diffuso e utilizzato.
Con un'abbondante colazione in corpo posso
finalemente accingermi alla visita della città.
Passo accanto l'università, e per ora niente studenti in vista è ancora troppo presto, anche se avrò il modo di vederli numerosi in feste serali in pieno centro storico. Ia città pare ordinata e molto accogliente, gli abitanti di K sono disponibili e cortesi, oltre che molto belli, non mi era mai capitato di vedere così tanta bella gente concentrata in un'unica città. Finalmente lo Strøget la via pedonale dei negozi di "livello". Con il suo andamento sinuoso che va dalla piazza del municipio(
Rådhuspladsen) sino all'altra bellissima e ampia piazza del Kongens Nytorv, ove comincia quello che fino al 1700 era un quartiere malfamato che adesso invece è uno dei gioielli di K, il Nyhavn
Posto Magico, dove assaggiare anche una delle specialità danesi per
eccellenza gli Smørrebrød ottimi sandwiches aperti, che vengono preparati solo nella pausa pranzo da accompagnare con un'ottima birra danese.
Dal Nyhavn si raggiunge in un attimo il canale principale del porto di K, al di la del braccio di mare citrtadino si scorge la sagoma ultramoderna della nuova Opera House, affascinante nella sua essenzialità. passaeggiando lungo il canale osservo i vecchi magazzini recuperati ad uso abitativo o ufficio, intriganti nel loro rosso mattone. alla fine di una paseggiata di una mezz'orretta un piccolo assembramento di persone con corollario di flash mi fa capire che la Sirenetta, altro simbolo cittadino è li.
In realtà è una piccola delusione, è una scultura con una particolare grazia ed eleganza che però ha una collocazione di un'infinita tristezza, la parte del canale e del porto forse più insignificante.
Un vero peccato.
Attraente come non mai invece il Kastellet

























Il forte militare più antico e meglio conservato d'Europa risalente al 1600 e tutt'ora abitato dai militari, infatti è aperto al pubblico solo dalle 6 alle 22 oltre questi orari viene chiuso.
il mio vabondare per musei e per la città volge al termine, come il fantastico tramonto nordico che mi fa da scorta sino al B&B per un sonno ristoratore in vista di una giornata in giro per le campagne danesi attorno alla città.
K ha qualcosa di speciale nell'aria e nelle persone che te la fa amare al primo sguardo ed al primo odore.
Una vera capitale nell' estremita più a sud della Scandinavia.

Nessun commento:

Posta un commento