giovedì 30 aprile 2009

Polline..

Fluttui, soffice ovatta
Piccola nuvola
Porti la vita in te
Sotto forma di minuscolo seme
Diventerai un imponente albero


mercoledì 29 aprile 2009

Grandine

Piombo gassoso
che cala dall'alto
Lampi di luce improvvisi
Lame nell'oscurità
Fredde perle che cadono

She Devil

Odore dolciastro,
vibrazioni inconfondibili,
separati per pochi giorni,
eppur sempre uniti
tutte le volte che ti osservo
le stesse violente scariche di adrenalina
non sei solo materia inerte
sei fonte di energia.
sei la mia moto...

Rugiada

Colori brillanti
Oggetti imperlati a festa
La pioggia è passata
La rugiada

Questions...

Un tarlo nel tenero legno
Natura crea e distrugge
la domanda che ti frulla in testa
instilla il dubbio.

Apple

Frutto maturo
Rugiada mattutina
L'intervento del sole
e madre natura regala...
una pennellata di rosso alla mela.

impalpabile velo fluttuante
il rosa lascia spazio al verde
il ciliegio rinasce a nuova vita


...at the end of the day

Salsedine sulla mia pelle
Sabbia sotto i miei passi
Vento tra i capelli
Il sole che scompare
E' già crepuscolo


Wind

Brivido fresco di primavera
Amico d'estate
Pittore d'autunno
Freddo nemico d'inverno.


Spring

Profumo di fiori
Sfumature di verde
Azzurro cielo.

lunedì 27 aprile 2009

essere straniero

alla fine posso considerarmi straniero in casa??
ho la fortuna/sfortuna di essere un "ibrido", di avere due case, due città che mi hanno fatto da paziente balia.

è strano constatare come ci si possa sentire stranieri in casa in base alle bizze del nostro umore:
quante volte vivendo qui in Italia mi sono sentito orgogliosanmente Ungherese,
e quante volte è successo il contrario!

avere questa doppia opportunità di visione del mondo in cui si vive, aiuta a capire meglio in mondo in cui viviamo?
Ci consente di riflettere di più sull'abitudinarietà del quotidiano?
ci permette di arrivare a constatare le differenze alle volte sensibili che portano ad un'identità nazionale?

non smetto mai di pormi domande, non fermarsi è vita...



Roma VS Budapest

Stranezze

Abbiamo realmente delle necessità?
mi spiego, necessario significa indispensabile, essenziale di cui non si può fare a meno, in assoluto o per uno scopo.

quindi suppongo che mangiare è necessario per rimanere in vita, come non necessaria è un'automobile.

però in base alle condizioni sociali cosa può essere considerato necessario e cosa superfluo?

Per me ad esempio la mia moto è necessaria, come per altri invece è necessario spendere in abiti migliaia di euro al mese.

spesso credo che questo "neccesserfluo" sia abilmente gestito dai media che ci danno per necessarie e/o superflue alcune cose o abitudini.

Me ne sono accorto osservando i cani.
il cane è un animale eccezionale, il suo amore è assolutamente incondizionato.
Si fa beffe dell'ambiente dove vive, non gli interessa.
l'importante è stare con il suo padrone, che conosce come le sue tasche.

Spesso la nostra società ci porta a credere di avere la necessità di questa o quella cosa. A volte penso che l'evoluzione abbia già raggiunto il suo apice.
che la fase calante sia già cominciata?

dovremmo prendere esempio da loro..... talvolta

Mikor beszélek..

tradotto dall' ungherese vuol dire: "quando parlo.."

mi chiedo spesso, quando si ascolta una persona parlare una lingua che non si conosce, cosa si prova? che sensazioni da una lingua "diversa"?
Personalmente mi è recentementa capitato di assistere ad una presentazione di un libro di uno scrittore olandese.
ecco, io non parlo olandese, però mentre ascoltavo ragionavo sul tipo di sensazioni che mi dava ascoltare questa lingua contradditoria.

Per certi versi ha un suono morbido e suadente che ti fa provare sensazioni piacevoli di relax e calma. Per altri versi invece la sua origine celtica esce fuori e i toni aspirati simili al tedesco la rendono ostica, dura, quasi un muro di lavagna insormontabile dove qualcuno gratta con le unghie per provocare uno stridio insopportabile.

Molto è influenzato dal tono della voce della persona che parla, il suo atteggiamento, la sua presenza fisica, rende tutto molto personale e dalle mille sfaccettature.

Dovrei chiedere ai miei amici cosa provano sentendomi parlare ungherese..




Multilingue.

Rain


Keep on raining...
it's about 24 hours, little tear drops from heaven.
Who is the God that cries?
Or is it the entire Phanteon of Gods that cries?
I can imagine myself in a lonely place in front of a beautiful wet landscape.
Me, myself and my thoughts.

giovedì 16 aprile 2009

Aprile

Come definire questo periodo?
Strano di certo.
Riesco ad entusiasmarmi per delle piccole cose come smontarmi poco dopo di fronte alla sensazione di inutilità e vuoto che mi trasmettono le persone.

Ho detto meno di un mese fa di odiare la primavera, in effetti non posso negare che certi aspetti della primavera mi danno proprio sui nervi, però la magia della rinascita mi commuove.
Questo accade tutti gli anni ed è sempre diverso:
giorni fa tornavo a casa in un tardo pomeriggio primaverile ed ho sentito un suono familiare stuzzicare le mie orecchie ancora intontite dal grigiore invernale.
Lieve, stridente, acuto come solo lei sa fare. Mirabolante acrobata dell'aria, segnalatrice del risveglio della natura, quando arriva lei la Primavera può cominciare:
La rondine


Poi mi guardo attorno ed è un fiorire di profumi di sfumature di verde che in certe condizioni di luce è così intenso da tagliare le gambe.
in cotali condizioni l'anima sussulta, si espande, si commuove, muore e rinasce con i ritmi della natura in un ciclo infinito.
Piango di gioia e nemmeno mirendo conto delle sensazioni forti che sto provando, per delle piccole... se vogliamo ovvietà a cui dovrenmmo essere abituati.

In Giappone esiste l'Hanami o festa dei Ciliegi che viene celebrata in Aprile: i giapponesi invadono i parchi cittadini per godere della fioritura dei ciliegi.
Sotto gli alberi in fiore si riuniscono con famiglia o con amici ballando, cantando, mangiando molto e soprattutto bevendo; l'Hanami dura per tutti i giorni in cui la fioritura rende i parchi pieni di impalpabili e delicati petali bianchi e rosa, di solito uno o due.
Il fiore del ciliegio (Sakura) rappresenta l'anima del Giappone: la delicatezza, il colore pallido, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della bellezza dell'esistenza.

la saggezza popolare in questo non ha eguali, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi.

Poi il giorno dopo mi trovo di nuovo in ufficio e le persone pur non facendo nulla nei miei confronti, si rendono irritanti per la loro insulsa superficialità.
Solo abiti, firme, telefono all'ultima moda, 2 pc, un portatile ed un notebook di quelli mini, cosi si può tenere a casa ilo portatile da 15 pollici e venire in ufficio per chattare con il mini computer..
poi provi a farci un discorso di spessore e ti renndi conto della vacuità di certe persone, che non sanno far altro che parlare di sesso, moda e gossip.
certe volte vorrei avere un Death Note per eliminare questi parassiti di sensazioni e risorse dalla faccia della terra.

in questi momenti penso:
" Che Amarezza...."

però allo stesso tempo chi sono io per decidere cosa è bene e cosa è male?
certo che la vita è meravigliosamente complicata...
:)