mercoledì 5 maggio 2010

D notte...




00.02 di un giorno di maggio,
rombo di un aereo in decollo, ascolto distrattamente una voce che legge alla radio l'oroscopo per la giornata odierna.
Un buio lucente fuori dalla mia finestra, un temporale appena terminato.
il ritmico tintinnio delle gocce d'acqua sul davanzale ha cercato di creare una melodia che mascheri il mio malumore.
Folate di vento a scuotere le zanzariere, apparente tranquillità.. le auto che passano sporadiche sulla SS 415 hanno una scia rumorosa, come un guanto d'acqua che emette una propria voce, un urlo sommesso come scia.
Avesse un colore sarebbe argentea e di una luminosità accecante.
Le luci dell'aeroporto in lontananza, anche li si preparano alla forzata staticità della notte.
Tutto scintilla granzie al velo d'acqua che tutto ricopre.
Oggi osservavo le pozzanghere, appena increspate da una leggera brezza nei rari momenti di calma di Giove Pluvio, per trasformarsi in un piccolo mare in burrasca violentato da tanti piccoli dardi provenienti dall'alto.
Tanta, troppa pioggia che mi separa, da troppo tempo, dal mio amore a due ruote; valvola di sfogo e fonte di sanità mentale che mi manca in sua assenza.
Un aspetto positivo di questa incredibile quantità d'acqua di quest'ultimo mese e mezzo è l'insolito verde brillante dei prati e delle piante, ovunque crescono e sono rigogliose come non mai.
In un piccolo orto vicino casa un iris violaceo è spuntato nel giro di pochi giorni e le screziature di viola dei suoi petali rendono la mia mattina ed il mio risveglio migliore.
Penso che tutto sommato il mondo sia ancora un bel posto da vivere se si sa cercare frammenti di vita inconsapevole sotto forma di piantine in crescita, di piccoli fichi, che diverranno nel giro di un mese degli ottimi e dolcissimi frutti da mangiare.
In tutto questo, tanto per sottolineare il fatto che non tutto è perfetto, ci sono cose che mi mancano profondamente e cose che in questo momento "posseggo".
Un labile equilibrio che vivo ogni giorno ma che è sempre al limite di un baratro, pronto a sprofondare in un abisso senza nome...

Riflessioni notturne sconclusionate

2 commenti:

  1. ...non sò per quale assurdo motivo, solo ed esclusivamente quando commento a differenza di quando scrivo, riesco ad essere meno criptico e + "limpido" forse è solo una mia impressione cmq...leggo nelle tue parole, quello scenario quasi alla blade runner, pioggia acida nei riflessi dei neon o delle luci, vedo pozzanghere mutate in oceani dove il tuffo di un bimbo celestialmente felice trasforma la pioggia argentea in raggio di gioia e quel risveglio di speranza riflesso in una piantina che nasce e cresce nonostante quel muro ruvido che trattiene le sue radici..quasi a voler dire "..bisogna morire vivendo.." una tarda primavera violentata da una vecchia stagione che rantola i suoi ultimi respiri...fà di ciò che possiedi cosa più grande di quello che ti manca ;)

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  2. ne abbiam parlato e quello che tu pensi mi manchi non è stato causa di questo che ho scritto.
    In ogni caso la mia vita al momento è incompleta ma al momento va bene così ;)

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