giovedì 1 ottobre 2009

Waiting for the moment to come




Sono stupito come una sensazione passata possa creare un' aspettativa futura.
Come le sinapsi nel nostro cervello lavorino associando cose apparentemente non associabili.
In questi giorni sembra che l'estate stia lentamente lasciando il passo all'autunno,
con temperature sempre più basse alla sera ed al mattino presto.
L'aria ha un profumo differente, più pungente, meno intenso ma più persistente.
l'olfatto riesce quasi a trasformare in sapore le percezioni, a trasferire all'epidermide quella pelle d'oca dovuta apparentemente a quel soffio di freddo che non si sentiva da mesi.
Sei sconcertato, è realmente il freddo che ti fa venire la pelle d'oca o è il ricordo della sensazione a provocartelo.
Nei prossimi giorni sarò sulle Alpi svizzere per il mio ultimo giro stagionale da quelle parti e non vedo l'ora che sia sabato mattina per partire e per sentire l'alito della montagna investirmi con tutta la sua freschezza.
La luce autunnale farà il resto, comincia lentamente a cambiare angolazione, se sarò fortunato una brezza da nord renderà tutto ancora più nitido e limpido.
i primi sbuffi di fumo lattiginoso che trasudano dai comignoli delle baite e dei rifugi, rivelano la vita della casa stessa, in quella baita qualcuno starà preparando qualcosa di buono o starà semplicemente scaldando quelle antiche travi di legno.
Ricordi di qualcosa di già vissuto, che vuole rivivere ancora che richiama sensazioni piacevoli, che a volte vuoi solo per te e molto spesso vuoi condividere con altri..

a volte si vorrebbe ingannare il tempo avvicinando il momento piacevole, però poi si realizza che senza lo scorrere di esso non si proverebbe la stessa fantastica sensazione di piacere legato al momento stesso


Semplicemente mancherebbe del tutto...

L'ATTESA

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