sabato 28 novembre 2009

tristezza

Mi viene il dubbio che per esternare quello che sento debba provare sempre sensazioni violente.
Incomprensioni mai chiarite fra persone a cui voglio bene in egual misura mi abbattono.
è come se la mia corazza all'apparenza impenetrabile, a ciò che voglio rimanga fuori dalla mia vita, crolli come un'armatura di sabbia viene sciolta dall'acqua del mare.
Questi momenti di difficoltà all'apparenza insuperabili mi rendono più forte?
ogni volta nello sconforto riesco sempre a ricostruire la mia armatura, sempre più forte.
Riuscirò una volta per tutte a trovare un equilibrio?
oppure il dubbio che ogni volta che ricostruisco lascierò volutamente una piccola breccia per far passare le sensazioni?
se non passassero più, diventerei una persona arida senza più nulla da dire.
ora però mi debbo rimboccare le maniche.
tutto è appena crollato, sono nell'abisso più profondo e per il momento non ho voglia di uscirne....

2 commenti:

  1. ..l'intensità di un dolore, della disperazione, della sofferenza interiore, che nasce dalla perdita di se stessi, degli affetti o dei propri punti di riferimento, non si può comprendere se non sulla propria pelle. Non esistono dolori grandi e dolori piccoli, esiste solo il grado d'intensità con cui ognuno di noi li percepisce..e non esiste sofferenza più difficile da affrontare e metabolizzare di quella quotidiana, di quell'insostenibile desiderio di cedere all'oblio, di mollare la presa, di perdersi nella disperazione...

    ..scrissi queste parole su una pagina del Dracula di Stoker, erano i primi anni del 2000, ma questa sensazione non mi era nuova..potremmo rimanere lì fermi, in disparte dal mondo e nel frattempo farci scivolare tutto addosso, potremmo sperare di inaridirci x la convinzione che ciò ci porterebbe a non conoscere + la sofferenza, allora con quale materiale costruiremo la nostra armatura? d'acciaio o di sabbia? la prima ci proteggerà dai colpi ma le bozze rimarranno..la seconda sarà illusoria, xchè alla prima ondata verrà giù...le persone come noi si illudono di voler indossare un'armatura ma è una presa in giro, xchè viviamo di emozioni e queste sono anche dovute al dolore..un drago enorme da affrontare ogni volta e poi esausti ci accasceremo al suolo, in quella foresta, lontani dal regno, lontano da tutti..passerà del tempo ma ci rialzeremo e nella presunzione che nulla + ci potrà sfiorare, proprio in quel momento qualcosa accadrà ed incrocerà il nostro cammino...siamo fatti x lottare Kawaliere errante...prendi tutto il tempo che ti serve, ma lo sai che ti rialzerai nuovamente x provare e riprovare tutto ciò che la vita ti propone...siamo fatti x lottare e assaporare la vita..un abbraccio!

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  2. poi esiste anche la fortuna di trovare persone che ti capiscono spesso molto più di quanto tu riesca a capire te stesso.
    :)

    avrei bisogno di essere errante per sopraffare le vecchie sensazioni con le nuove.

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