lunedì 20 giugno 2011

Vers les Gorges du Verdon

Vers les Gorges du Verdon 

Giornata movimentata il giovedì, conclusasi con una “cinghiata” a base di panini chimici.

Mi spiego, essendo arrivati tardi nella struttura che ci avrebbe ospitato non riusciamo nemmeno a trovare un posticino per mangiare, o tutto già chiuso o in imminente chiusura.
Ordunque, sistemate le nostre cose ci dirigiamo verso il vicino centro commerciale dove i due ristoranti ancora aperti ci rimbalzano allegramente senza troppi convenevoli nonostante fossero “solo” le 22:30 circa.
Unico posto ancora aperto e disponibile, i nostri portafogli scopriranno bene il perchè, una specie di paninoteca/fast food che nonostante stesse per chiudere ci fornisce di cibo …. commestibile.
La fame a volte fa mangiare anche cose improbabili...

Ciliegina sulla torta, oltre al conto salatissimo, una fastidiosa pioggerellina costante che mi porta a foschi pensieri per il giro del venerdì.

Al mattino scopriamo le gioe e specialmente le grazie della locale Boulangerie Au Bébé Gourmand(202 centre commercial Mercuriales. 83440 TOURRETTES), Marille oltre ad essere uno spettacolo da vedere è anche molto cortese. In ogni caso c'è qualcuno che ha usato termini molto più coloriti per descrivere Marille e la sua collega, vero Albi?

I pain au chocolat, i croissant e le brioche sono una delizia. Il profumo delle tante baguette rende più gustosa la petit déjeuner, peccato la qualità del caffè e la sua temperatura da superficie solare. 
Credo che tante lingue ancora ne portino i segni... 

Comunque la Boulangerie rimarrà una costante delle nostre mattine. 
Oggi anche Paoletto e la Kia ci raggiungeranno e dopo una veloce consultazione generale decidiamo di fare una spesa veloce( si certo proprio veloce...) presso l'Intermarchè per la cena della serata.

Alla fine compriamo formaggi tipici e qui Mauro ha messo in piazza tutta la sua sapienza sull'argomento, ed altre amenità per le dîner in compagnia..

Ok Spesa fatta, birre e vino in frigo, preparazione e via verso le Gorges du Verdon (“sono il più grande canyon d'Europa e il secondo al mondo. La cosa che più colpisce il viaggiatore è certo lo straordinario color smeraldo delle acque del fiume Verdon.
Questo fiume la cui sorgente si trova a 2500 mt di altezza scorre per circa 200 km ed il suo corso è arricchito dalle acque di tre affluenti che scavano i loro letti nei tavolati calcarei dell'alta Provenza.” ).

La D19 scorre paciosa verso Fayence prima e Sellians dopo, paesino inscritto a pieno merito tra i più belli di Francia, come negarlo? La sua posizione affacciata sulla vallata con panorama che nei giorni giusti secondo me spazia sino al mare.
Il percorso comincia ad essere variato altimetricamente ma l'umido lasciato dalla notte ed un sole poco incisivo non ci permette di guidare in scioltezza, riusciamo però ad apprezzare tutto ciò che ci circonda compreso lo scoiattolo che mi attraversa la strada. 
Bargemon, sfila via sotto le nostre gomme ed al bivio successivo imbocchiamo la D955 seguendo le indicazioni per Comps sur Artuby. La carreggiata si fa larga, le curve ampie e veloci ed in ritmo si fa veloce, asfalto liscio come un biliardo, grip molto buono, paesaggio brullo che non attira troppo la nostra anima turistica, insomma si va.
Purtroppo i km a nostra disposizione per sbrigliare i cavalli delle nostre moto sono pochi, Comps arriva in un baleno. Aspettiamo Mimmo e la Manu al bivio per le gole per poi affrontare il traffico creato da mototuristi tedeschi e svizzeri. 
In principio non riuscivo a capire dove fossero le gole e la tanto decantata “Corniche Sublìme” poi come in un'impaziente attesa a teatro ascoltando le note di un'ouverture improvvisamente il sipario cala ed ho come un'improvviso mancamento, rimango senza fiato davanti alla magnificenza di questo luogo.
Ci fermiamo per le foto di rito e lo Ste, che non era riuscito a cambiare le sue gomme prima della partenza del viaggio, comincia a preoccuparsi seriamente e giustamente aggiungerei, per la tenuta delle stesse.

Decidiamo a malincuore di separare il gruppo, una parte rientrerà verso Fayence alla ricerca di un gommista e l'altra proseguirà verso il Luberon e la strada della lavanda.

Rientriamo sulla D19 ad Aguines ma le condizioni meteo verso il Luberon cominciano a diventare problematiche, un temporale di grossa intensità si sta abbattendo in lontananza.

Alla fine il separare il gruppo va in archivio indovinate per colpa di chi!?!? la Pioggia... il mio solito flagello personale, così rientriamo tutti.

Qui la mia “presunta” dote di navigatore ha l'opportunità di scovare l'alternativa migliore per il rientro.
La D19 va in archivio abbastanza in fretta perchè i trasforma prima in D619 e poi in D957 ed infine in D49 e qui comincia un tratto stradale molto bello e ricco di natura. Hai l'impressione di essere tornato indietro nel tempo, la presenza umana è così rarefatta che stenti a credere di essere nel 2011. Così tanto verde tutto assieme non lo vedevo da tempo. Mentre fantastico su tutto ciò le prime piccole gocce di pioggia si appoggiano sulla mia visiera incuranti del mio profondo disappunto.

Verignon appare come una fiaba in mezzo al bosco:
un gruppetto di case ed un fienile che paiono appoggiati agli alberi circostanti, ad una prima distratta occhiata sembra tutto disabitato, poi noti un'auto dietro un cespuglio, un giardino fiorito davanti alla casa troppo curato e capisci che li c'è qualche fortunato che abita un luogo magico.
Decido di non volermi fermare ancora ed indosso l'antiacqua, alcuni non credono che sarà necessario(ed avranno ragione). Poco prima di Ampus nella stretta strada di campagna c'è un piccolo ponticello con dei muretti a secco che mi fa tanto sud dell'Inghilterra, la mia parte irrazionale mi suggerisce di accelerare ed in un istante sento prima la ruota anteriore galleggiare per poi sentire il motore salire improvvisamente di un 2000 giri, sto volando, che figaaata!!!

I “deficienti” ( VI ADORO!! )che ho dietro fanno lo stesso... Senza parole.
Il bivio tra la D49 e la D51 vede una sosta un po più lunga del solito, Mauro si attarda a causa di un fissaggio mal eseguito della sua attrezzatura antiacqua sulla motovelocebianca.

Luca ha il tempo di scattare delle foto che sono tra quelle meglio riuscite di tutto il nostro viaggio.
In special modo questa:

La Rennsport posteriore dello Stè da segni di stanchezza, Draguignan è molto vicina, cercheremo un gommista per mettere delle nuove scarpette tonde e nere alla Zetona.

Ancora pochi km sulla D49 e di D955 e siamo nella zona periferica di Draguignan, 
la ricerca di un gommista in mezzo al traffico di una giornata lavorativa fa salire pericolosamente la temperatura del nostro liquido refrigerante e la 675 di Linuccio non ce la fa, va in ebollizione.

Siamo stanchi e se lo Ste ed Albi sono alla spasmodica ricerca di un treno di gomme per la Zetona, io, Luca, Mauro, Mimmo e la Manu siamo in assistenza ( più spirituale che fisica ) di Linuccio.
Dobbiamo attendere lo scendere della temperatura del motore della Triumph, decido che è ora di cercare un punto di ristoro e parto alla ricerca.
La fortuna vuole che sia a pochissima distanza anche se sono sempre scettico di un posto del genere in una zona industriale, invece la Boulangerie Le Four De Brossolette (633 Avenue Brossolette, 83300 Draguignan ), ci fa scoprire sapori dolci e salati veramente notevoli...

Abbiamo tutto il tempo per rifocillarci ( non avevamo pranzato visto la colazione e la partenza ritardata ), aspettare Albi e lo Ste e recuperare del liquido refrigerante per la Daytona.

Recuperate le forze ripartiamo passando per il centro storico, ormai mancano poco più di 30 km all'arrivo a “casa”, e la D562 è una scoperta che ha dello stupefacente, bellissima e straveloce con punti tecnici da pelo sullo stomaco.
Appena fuori dal centro abitato mi faccio sorprendere da una curva a destra che chiude e mi ritrovo a far l'inglese nonostante non lo faccia mai e la velocità fosse tutt'altro che elevata.
Poi su un'uscita a regimi poco consoni al CdS ( che sia francese poco importa ) in piena accelerazione su un semirettilineo incrocio una volante della Gendarmeriè... Credo abbiano visto solo un lampo grigio....
Arriviamo a destinazione ed abbiamo anche il tempo per un corroborante bagno in piscina.
Poi l'arrivo di Paoletto e della Kia, la preparazione della cena da parte della Manu ( applausi a scena aperta ), la preparazione dei tavoli.... in realtà ne è rimasto uno solo.. l'altro ha avuto un piccolo inconveniente... cavolo sembrava fosse esplosa una bomba al piano di sotto.

La serata si è conclusa in tranquillità con l'appuntamento per il giro del sabato... 

Continua....

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