sabato 23 giugno 2012

Alpenstraßen in Österreich 3

un po in ritardo aggiungo un capitolo alla saga delle strade d'alta quota....


Da Galtür a Wenns



Sveglia di buon mattino, una colazione tipicamente austriaca ma in questo abbiam visto di meglio in questi anni a zonzo per le Alpi, la preparazione dei bagagli e delle nostre fide cavalcature.
Siamo pronti, l'aria è limpida fresca e frizzante, i  primi turisti sono già in giro per le vie di Galtür mentre noi ci apprestiamo a lasciarla.
Ogni volta che sono qui non riesco a non pensare all'immane tragedia dell'inverno del 1999 quando un accumulo di oltre 4 mt di neve si staccò generando una delle più poderose e devasanti valanghe degli ultimi 20 anni. 31 persone persero la vita ed il paese fu quasi raso a suolo. Impressionante vedere come di tutto quello non ci fosse traccia nemmeno ¾ anni dopo. Ora Galtür e Ischl sono due splendide località sciistiche della valle del Paznaun, che assieme al gruppo del Silvretta ed all'omonima strada sono un paradiso naturale sia estivo che invernale.


Dopo questa piccola digressione riprendo le redini del nostro trio e scendiamo verso valle.
Ho già avuto modo di descrivere questa bella ed ampia vallata che al calare della quota tende a diventare sempre più verdeggiante ed a stringersi in un abbraccio ove le curve si fanno più interessanti. In un certo punto qualche km prima di di Pians vediamo la strada che faremo di li a poco al di la del fiume.
Pur essendo mattino presto alla Handl Tyrol fervono i lavori alla produzione di salumi ed il profumo di affumicato titilla i sensi.


le indicazioni verso Sankt Anton ci riportano a percorrere l' Arlbergstraße prima ed il Flexenpaß dopo per arrivare di nuovo a Warth.




io su un tornante del Flexenpaß


Stamattina il traffico è decisamente più scorrevole e mi ritrovo a far strada sulla Lechtal straße rincorrendo le indicazioni per l'Hantenjoch, un passo secondario che non vedo l'ora di scoprire.
La discesa da Warth è splendida, l'altopiano digrada dolcemente verso la vallata e se prima i velocissimi curvoni dalla carreggiata larghissima e perfetta istigano al deliquere, poi la vallata meno sinuosa ma maestosa muta il motosportivo in un mototurista che gode dello splendido panorama.


Il passaggio dalla 198 alla L266 è talmente “invisibile” che i miei due compagni di viaggio proseguono senza accorgersi dell'indicazione di svolta a destra.
Non sarà la prima volta che i due “distratti” presi da frenesia da curve si “perderanno” lasciando il sottoscritto con la classica espressione da manga giapponese...  


L'approccio all'Hantenjoch è disorientante, da come mi ero documentato mi sarei aspettato qualcosa di diverso invece il primo tratto è molto tortuoso e si disiega molto lentamente con un filo del telefono annodato prima di essere svolto. Il bosco e la natura sembrano voler inghiottire la già ridotta sede stradale ed i tanti mototuristi tedeschi ed austriaci spesso ci fanno da tappo non senza stupidità. Ad onor del vero di cotali stupidi ne abbiam trovati veramente pochi. La carrabile continua a salire stretta e sinuosa verso la cima del passo ai quasi 1900 mt dell' Hantenjoch.






Ci fermiamo per una sosta rinfrescante e per fare due foto al maestoso paesaggio che ora riconosco nelle mie “preparazioni” pre-viaggio.






piccola ospite sulla mia mano...


È la tipica valle morenica tanto che che ha una forma ad “U” quasi perfetta. Un lato della valle è totalmente occupato dai detriti rocciosi che sono controllati da sensori per evitare rovinose frane sulla sede stradale, l'altro da verdeggianti pascoli per le numerose mucche in alpeggio.






I detriti morenici sulla destra..




La discesa verso Imst si da a volte ripidissima a volte dolcemente “appesa” alla montagna per finre di nuovo nel verde più intenso e profondo della Kalfesinerwald. Giunti a d Imst consultiamo la mappa sullo SmartPhone di Luca scoprendo che dovevamo prendere la direzione opposta, che smacco per un navigatore esperto come me.
Mi riprendo subito dopo imboccando la Piztal in direzione Wenns per poi proseguire per Piller e giungere nella Kaunertal, escursione non prevista nell'itinerario ufficiale ma da me fortemente voluta ( grazie Dru ).
La Piztal sarebbe magnifica, o meglio lo è, peccato che in un tratto di strada goduriosissimo abbiano   “grattugiato” l'asfalto, pratica del tutto idiota se non pericolosa per tutti i mezzi di trasporto, il che rende le strade in caso di pioggia delle trappole sovente mortali.
Detto questo il paesaggio è favoloso, montagne verdissime costellate di numerosi paesini da cartolina.
All'altezza di Wenns il bivio che divide la Piztaler straße dalla Piller straße, su quest'ultima si comincia a salire di quota in modo ben più deciso ma siccome l'ora si è già fatta critica decidiamo per una sosta pranzo in una piccola gasthof appena entrati nell'abitato.


Ordiniamo, per cominciare, tre Stiegl ( l'ottima birra salisburghese ) e poi tre bratwürst  con pane e rafano fresco macinato, una delizia. Alla fine della nostra sosta prandiale scopriamo che in nonnetto che la gestisce non è poi tanto rincitrullito come voleva farci credere, complice la l'idioma germanico fa finta di non capire che ci deve cambiare i 5 euro di resto e li voleva per se come mancia, furbastro.




la pausa pappa... 


Riprendiamo la nostra salita per i tornanti stretti e tortuosi della Piller, una strada che ha qualcosa di ancestrale e storico per come la natura ha permesso all'uomo di “scolpirla”. Il Gachen Blik miete sempre la mia anima, un belvedere così unico sulla valle dell'Inn ha qualcosa che smuove dentro, non ti lascia mai indifferente. Complice il sole l'Inn li sotto sembra un nastro di metallo lucente che serpeggia in mezzo alla valle, profonda tra i monti che la proteggono da molto vicino.




Direzione Fließ, pochi km ancora e siamo sulla strada di scorrimento veloce che ci accompagnerà fino a Prutz, dove la Kaunertaler straße ci regalerà altre emozioni.
Di ben altro calibro le emozioni che mi danno gli sguardi corrucciati dei due poliziotti austriaci, vero è che ero in sorpasso su una colonna di auto semi ferme, però non stavo facendo manovre azzardate.
La Kaunertal è una riserva naturale dove è possibile attraversare tutti gli ambienti montani dal bosco di latifoglie alla montagna di tipo glaciale( qui d'inverno si scia sul ghiacciaio che porta ai 3108 mt del Karlsjoch ).
La strada è a pagamento come molte altre in Austria ma gli 11 euro sono spesi alla grande sia per il materiale che ti viene consegnato al casello d'ingresso, sia per lo spettacolo naturale incredibile.
In principio il nastro d'asfalto segue il punto più depresso della valle ed essendo la stessa quasi del tutto rettilinea non ci sono moltissime curve da affrontare con piglio sportivo, però va detto che lo spettacolo naturale è immenso.






Il primo gradino naturale lo si supera con la diga che crea il Gepatsch Stausee, un lungo e stretto lago glaciale che poi la strada costeggia serpeggiando fino al torrente che lo alimenta.
Qui si è al di sotto di un vero e proprio arco alpino che abbraccia la vista a più di 300°.






Mi sono chiesto dove ci avrebbe portato ora la carrabile, sempre di ottima qualità con punti panoramici degnamente segnalati. Il primo tratto della salita non vede praticamente rettilinei e la vegetazione comincia ad essere mista di conifere ed arbusti con scorci sulla vallata da mozzare il fiato.






Poi un primo altipiano morenico, dove loro, le vere regine delle alpi ruminano sovrane e curiose al nostro ed altrui passaggio.






Successivamente anche l'erba lascia il passo alla nuda roccia ed infine, nonostante sia agosto arriviamo ai 2750 mt del piazzale degli impianti di risalita al ghiacciaio dove le nevi perenni sono ancora presenti.






Dopo una breve pausa a leggere le spiegazioni sul come si vorrebbe preservare il ghiacciaio ai posteri, riprendiamo a scendere e decidiamo di farlo a motore spento per godere dei rumori della natura e della montagna.






Giunti al lago una sosta per dissetarci è d'obbligo e qui incontriamo una serie di famiglie con tanti bambini chiassosi..  pensando a voce alta esclamo: “ questi qui sono sicuramente ragazzini italiani, solo noi siamo capaci di tanto baccano..”
ed in effetti una delle mamme li vicino mi conferma la cosa, dopo una simpatica e piacevole chiacchierata  ci spariamo una birretta( Luca ), un Radler ( io ) ed una mineralwasser ( Mauro ).
A questo punto l'orizzonte del cielo si fa minaccioso e suggerisco di ripartire al più presto per arrivare in Öztal, dove avevo programmato di dormire.






Stavolta per velocizzare il rientro e per non incontrare di nuovo la Polizei facciamo la Kaunerstraße che ci riporterà al Gachen Blick prima e a Wenns dopo. La Kaunerstraße è decisamente ostica, molto stretta, poco più di un sentiero asfaltata in modo approssimativo in alcuni punti e percorsa da numerosi mezzi agricoli che lasciano sulla sede stradale brecciolino e sporcizia varia.
Certo che osservare la valle dell'Inn da un altro privilegiatissimo punto d'osservazione non ha prezzo, intanto comincia a piovere....
cerchiamo di velocizzare le operazioni ma giunti a Wenns la pioggia si fa decisamente intensa.
Arriviamo ad Artz e li cerchiamo una sistemazione per la notte che nel frattempo si avvicina complice una sosta benzina. Ad Artz purtroppo non ci sono alberghi liberi e quindi risaliamo sino a Wenns dove, dopo aver consultato il sempre valido servizio turistico austriaco, veniamo messi in contatto con una possibile sistemazione.






Panorama di Wenns dall'albergo...


Alla fine nemmeno loro avranno posto ma fortunatamente al Pitztaler Hof hanno due camere per la notte.


continua...

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