martedì 7 luglio 2009

Specchio.... inusuale




certi giorni mi soffermo ad osservare, con abile noncuranza, i visi delle persone che ho più vicino.
Gli Amici, quei rari esempi di persone al di fuori del nucleo familiare a cui in taluni casi ti affidi ad occhi chiusi.

Certe volte riesco a leggere in quel coagulo di materia organica che sono pelle, occhi ossa, muscoli e sangue sensazioni positive, certe volte negative.
Però posso solamente far uso di congetture di quello che pensano e di quello che hanno vissuto.
Ecco il problema è questo:
Quando ci si lega indissolubilmente a delle persone in età adulta non si è avuta la possibilità di condividere gran parte della loro esistenza.
A me questo manca, perchè spesso sono persone che mi sembra di conoscere da sempre, saper riconoscere pensieri, abitudini, malumori e via discorrendo.
Mi manca il sapore vero della loro vita passata, mi manca la condivisione di un'amicizia che come durata mi sta stretta perchè la considero epocale.
Eppure mi sembro il solito rara avis della situazione, mi sembra di affogare tra i flutti dell'indifferenza e della superficialità e solo questi rari Amici riescono a tenermi a galla, come delfini in soccorso dei naufraghi.
Poi però mi chiedo se loro, nonostante la loro amicizia, abbiano il desiderio di conoscermi più a fondo o se sono io ad avere la necessità di dare ed ottenere maggiori attenzioni.

Alla fine i mondi che vedo nei visi altrui sono in effetti lo specchio della loro anima?

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