martedì 7 luglio 2009

Wrong



Qualcosa si rompe, va in frantumi...
schegge, elementi di un unico grande puzzle, che solo uniti tra loro riescono a creare una grande trama.
Semplici schegge di vita che non hanno nessun significato prese singolarmente.
Eppure tentiamo di rimescolare e di riunire i piccoli pezzi della nostra vita mirando ad un un unico disegno perfetto.
Peccato che esso perfetto non lo sarà mai, sono troppe le variabili in gioco ed ormai quello che era un perfetto unico è diventato un accozzaglia di pezzi uniti con la colla.
Un restauro per quanto perfetto non sarà mai l'originale.
Ogni volta la delusione che colpisce inesorabile, che fa star male, un rimprovero tutto sommato insignificante che ferisce come una una pugnalata in mezzo alle budella, senti il sangue caldo scorrere, ti rendi conto dell' ennesima ferita, dell'ennesimo frammento che si stacca dall'unico.
I pezzi persi per strada sono sempre di più, dovrei essere assuefatto a questo dolore ed invece è sempre lo stesso sapore metallico, amaro un po come quando da piccoli ci si morde la lingua. Il dolce amaro del sangue fresco ha un sapore inconfondibile.
Ecco, io associo quel sapore alla sensazione dolorosa di aver deluso qualcuno.
In me insignificanti parole, che magari altri dimenticano dopo 2 minuti, rimangono incise a fondo e sgretolano le mie certezze, la mia fiducia verso persone che non ti parlano in modo chiaro o che lo fanno in modo fin troppo chiaro ma allo stesso tempo inaspettato.
La solitudine in uno stato d'animo del genere aiuta sempre, non ti farà stare meglio ma almeno non provocherà altra sofferenza.
avevo pensato anche di dimostrare ad una persona che era in errore, ma ci ho ripensato, sarebbe una ripicca e basta sia nel caso avessi ragione sia che avessi torto.
rimarrò silente, per un pò.... l'affezionarmi troppo è un mio limite, non vengo mai capito, ma forse sono io ad essere sbagliato.

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