domenica 18 gennaio 2009

Magyar Nyelv

Devo smetterla di alzarmi la notte e materializzare attraverso le lettere dell'alfabeto i miei pensieri.
Non è salutare dormire così poco, poi mi stupisco di avere l'emicrania da tre giorni...

oggi mi è capitato di poter parlare con un'amica di uno dei miei più cari amici nella mia lingua natia.
In genere comunico nell'antico idioma magiaro quasi esclusivamente con mia madre, mia sorella e mia nonna e con i miei amici di Budapest quando sono a "casa"..
Da qui potrebbe nascere un'altra considerazione ma per questa volta non la materializzerò.

Invece il sottile piacere di parlarsi in una lingua amica, una lingua che permette quando si è lontani da casa di ricavarsi un personale bozzolo di sicurezza e di sensazione di casa.

Lei perchè è lontana da casa, io perchè vivo lontano da quella che è la mia terra natia dove vorrei tornare più spesso rispetto a quello che le mie attuali possibilità economiche possono permettermi.

è curioso constatare che quando due connazionali si incontrano in un paese straniero alla fin fine vanno a parare sempre della loro terra natia e dei suoi sapori.

Difatti abbiamo organizzato a data da definirsi una cena magiara con tutti i crismi, con entrambi in cucina a spadellare delizie insolite ai palati italiani.

è stato un pomeriggio imprevisto, doloroso ( grazie alla mia emicrania che non mi abbandona da tre giorni ), inaspettato e divertente.

peccato che Budapest sia a quasi 1000 km da questa nebbiosa città...

Sensazioni di casa..

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