giovedì 8 gennaio 2009

Giornata perfetta, Uomo quasi perfetto

Beh! dire che il collegamento con l'altro mio scritto è palese...
Alagna comincia a piecermi sempre di più anche se questa volta la partenza non è stata proprio facile.
Mi spiego, il fatto di non essere indipendente dal punto di vista motoristico a 4 ruote per me in questi casi è un vero e proprio limite, ma la passione motoristica ai tempi impose una scelta o 2 o 4 ruote. Ancora oggi rifarei quella scelta un milione di volte.
la macchina è un mero mezzo di trasporto, la Moto ( il maiuscolo non è un errore di battitura ) è PASSIONE PURA al 100%.
Detto questo rientro in argomento, perchè questo potrebbe sviarmi dal vero proposito che mi spinge a scrivere questo insieme di pensieri.
Dicevo l'alba (ore 4.45) del 5 gennaio 2009 è stata un po traumatica dal punto di vista della sveglia, devo smetterla di mettere suonerie strane sulla sveglia del mio telefono mobile, per poco non mi prendeva un colpo quando ha cominciato aad ululare un'allegra suoneria tzigana.
ah! le origini alla fine mi danno una spinta in più come un bel calcio nel di dietro.
fifty fifty direi.
alla fine l'appuntamento con il ligure e la sarda era alle 7.00 alla fermata della MM1 di Milano Molino Dorino.
La nebbia è inclemente e rende il freddo ancor più pungente.
Sembro uno che sta traslocando con il suo sacchettone blu dell'IKEA, era l'unica cosa abbastanza resistente da contenere la mia tuta da sci, e gli indumenti termici necessari ad una sana e corroborante SCIATAAAAAAA.
L'Amico di Varese ci aspetta all'uscita della tangenziale e per me il viaggio continua con lui e con al sua "Ciccia" rossa.
Mezzo icredibile, Jappo anche lei 200,000 km suonati e non sentirli.
arriviamo dopo un paio (uhmmmm forso qualcuno di più) di sorpassi "cattivi" ad Alagna alle 9 e spiccioli minuti.
La nebbia è oramai un lontano ricordo, ed il sole ormai splende su un cielo azzurro come ormai Alagna ci ha abituato.
La neve è tenta e pregusto già le piste con i miei Volkl appena nolleggiati.
Un veloce acquisto dello skipass e il simpatico Gruppetto di "milanesi" acquisiti ed il varesotto sportiveggiante sono ai 2050 mt dell'arrivo dell'ovovia.
la neve è perfetta, e "scricchiola" sotto gli scarponi.
Il ligure ha fame, ringrazio il cielo perchè se no gli avrei addentato io un braccio.
Così invece ci mangiamo una focaccia ed una rustichella e siamo in linea di partenza.
l'arrivo in cima alla seggiovia è come un inizio di una nuova avventura bianca.
la discesa è insospettabilmente sciolta, saranno i Volkl o sono solo io che sono migliorato?
la giornata mi permetterà di capirlo via .... sciando.
rimango solo nella discesa, la pista è semideserta, la neve stride sotto gli sci, un rumore che mi esalta sempre, lo associo sempre a sensazioni piacevoli come il cammire sulla neve fresca quando è ancora immacolata , essere il primo a farlo.. Non sarà che è la neve in se a darmi sensazioni positive?
Il ligure segue la sua sarda metà nei suoi primi approcci con la tavola, io e l'Amico di Varese con i nostri classici sci ivece ci portiamo un pon avanti, siamo più o meno allo stesso livello e quindi non dobbiamo aspettarci troppo l'un l'altro.
Diciamo che in certi frangenti io sono più veloce, ma lui è assolutamente più tecnico.
Credo di essere orrendo da vedere, l'obbiettivo è essere più tecnico ed avere un filo di stile in più.
Però per oggi chissenefreeeega!!!! mi sto divertendo un mondo e sto sciando piuttosto bene, nel senso che non fatico, nulla mi risulta troppo difficile da fare e la discesa scorre via e siamo di nuovo agli impianti di risalita.
Cambiamo pista, un po di difficoltà in più, testiamo se le sensazioni iniziali sono reali.
la difficoltà aumenta la facilità di sciata anche, devono per forza essere gli sci non c'è altra spiegazione. :-D
nel frattempo il ligure con la tavola ci raggiunge e ci passa tipo soffio di vento di un cartone animato americano...
Direi che il ragazzo ha talento, anche se forse se la mena un tantinello di troppo.
Gressoney è li in fondo alla valle opposta, peccato che ci sia un sentiero totalmente piatto che va fatto di spinta, e peccato che un gatto delle nevi mi voglia investire in questo faticoso frangente.
poi la sorpresa, la pista che nella giornata di Sant'Ambrogio era un pullulare di gente, oggi, nell'istante che la percorro è praticamente deserta. tutta per me posso fare le linee che voglio.
Il vociare delle persone è dissolto, solo il fruscio della velocità nelle orecchie, il freddo che si insinua sotto il cappello, gli occhi che lacrimano nella percorrenza di un versante ormai in ombra.
La Montagna sa sorprenderti sempre nel bene e nel male.
Anche stavolta rischiamo di perdere l'ultimo collegamento per Alagna e quindi via di gran carriera verso gli impianti. è decisamente strano rendersi conto di essere in forma quando invece ci si aspetterebbe di essere esausti. In cima al passo Salati decidiamo di percorrere di nuovo tutta la pista che ci riporterà in paese.
quella del mio "Voglio un elicotteeeeerooooo!!!!"
Un filo di timore in sottofondo come se fosse una colonna sonora però affronto la cosa con sana ma profondissima salutistica ANSIAAAAA.
però dopo le prima curve tutto si appiana, va tutto bene e anche i tratti azzurri di ghiaccio mi fanno gola e mi faccio sempre più ardito.
Alla fine al cartello di "STOP" che identifica il nostro arrivo sono felice.
E stata una giornata GRANDIOSA come la sosta Cioccolata e Miacci.
Il ritorno in macchina tranquillo e di poche parole.
a sera inoltrata un messaggio sul telefono mobile:
"Ho le gambe che urlano....Però di felicità.... ;-)"
Come non essere d'accordo Amico mio.

1 commento:

  1. e invece le seconde possibilità a volte sono più importanti e indelebili delle prime.
    dimenticavo..
    benvenuto nel mondo blogghista :)

    M.

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