martedì 7 ottobre 2008

Autunno

Osservo la gialla foglia di platano fluttuare dall’alto ramo ove si trovava verso terra, in ghirigori senza senso logico, come in una sincopata danza moderna. La brezza autunnale fa il resto adagiandola lentamente su un mare a perdita d’occhio di gialle fotocopie di se. L’odore pungente della resina d’abete distrae i miei sensi da questo spettacolo crepitante . Attore principale di questa particolarissima rappresentazione, il letto di foglie prende lentamente fuoco grazie al tramontante sole che mi scalda con i suoi raggi. Una sensazione di lieve benessere mi pervade e le nuvole in cielo sembrano intessere un caldo maglione di cachemire a protezione di tutto. La lama di luce che proviene dalla nostra stella si fa violenta per i miei occhi, mi volto ed il bosco prende vita in un movimento di chiari scuri netti, violenti, quasi dolorosi ma per questo motivo bellissimi. La tramontana prende il posto della brezza e sottoforma di dispettoso serpentello saettante che si infila al di sotto della mia camicia facendomi provare il primo brivido di freddo stagionale. Sento il sole chiamarmi disperatamente, mi volto e quello che vedo è un vero è proprio omicidio della nostra stella portato a termine dalle nuvole nel cielo che lo soffocano inesorabilmente.
Un velo di grigio chiffon scende su tutto, ed il bel colore dorato lascia il passo ad una malinconica contro rappresentazione di se stesso, le gocce d’acqua della prima pioggia autunnale afflosciano lentamente le foglie che da fiammeggianti farfalle diventano un opaco tappeto maculato.
Sono immobile in mezzo al bosco che ascolto l’assordante rumore prodotto dalle pioggia sul letto di foglie cadute, mi bagno sempre più, tutto è cupo e grigio ma all’improvviso la pace…. Le nuvole richiamate da chissà quale forza celeste mollano la presa sul sole che illumina di nuovo un bosco che lentamente riprende il suo colore dorato…
Meraviglioso e mutevole….

AUTUNNO


Grazie mimmo.

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